CINEMA PARADISO

75° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE - PC LIVORNO


Quest'anno ricorre il 75° anniversario della vittoria della Guerra di Liberazione. Per la prima volta non sarà possibile celebrarlo pubblicamente nelle strade e nelle piazze del paese.Se ciò fosse stato possibile lo avremmo fatto organizzando una manifestazione pubblica non solo per ricordare una data che ha segnato una tappa storica nella storia d'Italia con la sconfitta del fascismo e del nazismo; ma anche e soprattutto per ricordare che i partigiani non lottarono soltanto per cacciare i tedeschi e battere i fascisti, ma furono animati da grandi ideali di giustizia sociale, democrazia e libertà. E per ricordare e ricordarci che quegli ideali sono rimasti, ad oggi, irrealizzati.Proprio in questi giorni possiamo vedere come quella Costituzione della Repubblica, nata dalla Resistenza e da quel 25 Aprile, che già negli ultimi decenni è stata aggredita e violata più volte, rimane lettera morta nel garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute e ad una vita degna.Anche per questo non ci uniremo ai “cortei virtuali” promossi in questi giorni che come unico scopo hanno quello di promuovere un mito unificatore necessario a raccogliere il consenso della gente e nascondere non solo il drammatico fallimento di questo sistema sociale e le responsabilità di chi governa il paese, ma anche il fatto che i lavoratori e le loro famiglie devono prepararsi ad affrontare condizioni di vita, di lavoro e di sfruttamento ancora più feroci, ancora più disumane.Perché solo a questo prezzo verranno garantiti i profitti dei padroni!Da parte nostra il 25 Aprile ci ricorda che la classe operaia, i lavoratori del nostro paese hanno saputo lottare in passato sfidando il tallone di ferro dei nazisti e dei fascisti; sfidando il fuoco dei cannoni e delle mitragliatrici; sfidando il pericolo della deportazione nei lager. E alla fine hannovinto! E il prezzo che i padroni hanno dovuto pagare per aver sostenuto il fascismo è stato enorme: dopo vent'anni si sono trovati ad avere le fabbriche rovinate, distrutte dai bombardamenti ed il paese portato alla rovina.Il 25 Aprile ci serve a ricordare e a far ricordare che è impossibile governare democraticamente senza e contro gli operai organizzati, senza e contro la classe opeaia ed i lavoratori uniti.Oggi una società nuova, in cui non esista più lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, in cui siano veramente garantiti il diritto al lavoro, il diritto allo studio, il diritto ad un alloggio dignitoso, il diritto ad un'assistenza sanitaria gratuita per tutti, il diritto a vivere una vita degna, sembra essere irraggiungibile. Ma non è così! Ciò che oggi appare come irrangiungibile, è in realtà l’unica scelta ragionevole: il potere nelle mani dei lavoratori!