CINEMA PARADISO

Sinceri e senza doppi fini gli aiuti russi all'Italia per contrastare il coronavirus - Ambasciatore da sputnik


Ad affermarlo è l'ambasciatore della Federazione Russa in Italia Sergey Razov, che in un'intervista esclusiva all'agenzia Agi ha proprio parlato dell'assistenza fornita da Mosca per fronteggiare e contenere la diffusione del Covid-19, che ha stravolto la vita di tutto il Paese e messo in seria difficoltà in particolare il Nord.Nell'intervista esclusiva all'agenzia Agi il capo della missione diplomatica russa in Italia Sergey Razov ha precisato in cosa consiste l'assistenza russa all'Italia per fronteggiare l'emergenza di coronavirus."In concreto si tratta dell’arrivo in Italia di 122 medici militari, virologi ed epidemiologi, 8 equipe mediche composte da un terapeuta, epidemiologi, anestesista, infermiera e interprete; 30 unita' di mezzi speciali-unita' mobili (ciascuna composta da due veicoli) e moduli di elaborazione dati installati su veicoli 'Kamaz'. Inoltre, i velivoli russi hanno portato in Italia presidi di protezione, unita' mobili per la disinfezione dei mezzi di trasporto e del territorio, in grado di sanificare anche condutture idriche, attrezzature medicali tra cui alcune decine di ventilatori polmonari, macchine di analisi biologica e patogena, 100 mila sistemi di test, mascherine sanitarie di alta classe di protezione, guanti, mille completi di protezione, 700 completi medico-infettivologo e altre attrezzature varie"."In particolare, e' arrivato in Italia un nuovissimo laboratorio, uno dei 15 di cui dispongono in totale le Forze di Difesa NBC. Tutto questo, attraverso il ministero della Difesa della Federazione russa a titolo gratuito", ha sottolineato l'ambasciatore.Relativamente alle zone di attività del personale medico russo, l'ambasciatore Sergey Razov ha riferito che a seguito delle consultazioni svoltesi ieri a Roma è stato deciso di inviare gli specialisti russi "in una delle città del Nord maggiormente colpite, Bergamo," aggiungendo che il lavoro non consiste nelle consultazioni, ma nello "svolgere un lavoro pratico direttamente negli ospedali, fianco a fianco con i colleghi italiani" e per adempiere al meglio i tecnici russi saranno aiutati "da un gruppo di interpreti militari."Per quanto riguarda la permanenza in Italia del personale russo, l'ambasciatore ha evidenziato che verrà deciso congiuntamente da entrambe le parti.Sergey Razov ha poi escluso nella maniera più categorica che l'assistenza russa abbia fini propagandistico-politici, ricordando tra l'altro che in passato "la Russia ha già prestato più di una volta il proprio aiuto al popolo italiano. Nel 1908, durante il devastante terremoto di Messina, i marinai russi salvarono gli abitanti dalle macerie della città e sulle proprie navi li trasportarono negli ospedali.""Posso solo dire che nel nostro Paese c'è un detto: ‘Non esiste il dolore degli altri’. La Russia non poteva rimanere indifferente davanti a una situazione così difficile per l’Italia... Ma di quale propaganda si può parlare? La Russia ha risposto alla richiesta dei vertici italiani ed è disponibile a fornire imponenti aiuti a titolo gratuito", ha detto aggiungendo che Mosca si astiene rigorosamente dal rilasciare giudizi e commentare le azioni dell'Europa con l'Italia, che fanno parte "esclusivamente nell'ambito delle relazioni dell’Italia con i suoi partner".Infine l'ambasciatore ha chiarito il concetto di solidarietà."Alcuni in Europa concepiscono la solidarietà come adesione generale alle sanzioni e disciplina di blocco. A nostro avviso, la solidarietà dovrebbe essere altro. I popoli che hanno una plurisecolare storia di amicizia, in situazioni difficili dovrebbero tendersi la mano. Il presidente Putin ha ripetutamente parlato della necessità che i Paesi uniscano le loro forze per combattere nuove sfide e minacce globali. E cosa potrebbe esserci di più pericoloso della diffusione dell'epidemia a cui stiamo assistendo? Come ho già detto, per noi non esiste il  ‘dolore altrui’."