CINEMA PARADISO

Cannes, vince film thailandese Germano premiato come miglior attore da La repubblica


Elio Germano e Daniele LucchettiCANNES - La Palma d'oro va al film tailandese 'Uncle Boonme Who Can Recall His Past Lives' di Apichatpong Weerasethakul ma anche l'Italia ottiene il suo, importante, riconoscimento con Elio Germano, miglior attore per il film di Daniele Luchetti 'La nostra vita'. Ex aequo con Javier Bardem, anch'egli padre dolente per 'Biutiful' di Gonzalez Inarritu. E Germano nel ritirare il premio ringrazia il suo regista, la produzione e dedica il riconoscimento a tutti gli italiani: "Siccome la nostra classe dirigente rimprovera sempre al nostro cinema di parlare male della nostra nazione dedico il premio all'Italia e agli italiani che fanno di tutto per rendere l'Italia un paese migliore nonostante la loro classe dirigente''. Un riconoscimento importante dunque per il film di Luchetti che era stato accolto bene nei giorni scorsi e che è arrivato venerdì nelle sale italiane. La giuria presieduta da Tim Burton ha quindi apprezzato l'interpretazione dei due attori, entrambi impegnati in un ruolo di padre che lotta con difficoltà economiche e tormenti interiori. Quello di Germano è un operaio edile che trovatosi vedovo con tre figli piccoli tenta di garantire loro l'agiatezza economica passando sopra alle regole e alle morti bianche, quello di Bardem è ugualmente un padre solo (la moglie è psicologicamente debole) che, scopertosi malato, cerca di assicurare con mezzi poco leciti un futuro ai figli. Deve aver colpito il presidente di giuria Tim Burton l'immaginifico film tailandese, storia di un uomo anziano che sul letto di morte rivive le sue vite passate. Nel film realismo e fantastico si mescolano attraverso storie e leggende popolate da animali misteriosi. Il regista ritirando la Palma ha rivolto il primo pensiero alle vittime degli scontri che hanno insanguinato Bangkok negli ultimi giorni tra le camice rosse, vicine al premier deposto Thaksin Shinawatra, e l'esercito. Il premio per la miglior attrice è andato a Juliette Binoche per 'Copia conforme', coproduzione italiana del regista iraniano Abbas Kiarostami girato in Toscana. Nei suoi ringraziamenti (ai genitori, ai figli, agli uomini che l'hanno amata) l'attrice francese ha ricordato, commossa, il regista iraniano Jafar Panahi (al nono giorno di sciopero della fame) ancora incarcerato in Iran. ''La sua colpa è di essere un artista in un paese dove si svolge una difficile lotta''. Il Gran Premio della giuria è stato assegnato al film francese 'Des hommes e des dieux' di Xavier Beauvois dedicato ad un gruppo di monaci trappisti in Algeria, che dopo anni di condivisione con la popolazione musulmana, furono sterminati. Conclude il Palmares 'Un Homme qui cri' di Mahamat-Saleh Haroun del Ciad; il premio come miglior regista a Mathieu Amalric (attore francese di 'Lo scafandro e la farfalla' di Schnabel e cattivo per 007) per 'Tournéè che ha chiamato sul palco le sue attrici spogliarelliste e la miglior sceneggiatura a Lee Chang-dong per 'Poetry' della Corea del Sud.