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Fabrizio De André - Principe Libero

Post n°14233 pubblicato il 23 Gennaio 2018 da Ladridicinema
 

Fabrizio De André - Principe Libero è un film di genere biografico del 2018, diretto da Luca Facchini, con Luca Marinelli e Valentina Bellè. Uscita al cinema il 23 gennaio 2018. Durata 200 minuti. Distribuito da Nexo Digital.

Fabrizio De André - Principe Libero ora in programmazione in 276 SaleTrova Cinema
Poster

Fabrizio De André - Principe libero, il film diretto da Luca Facchini, con Luca Marinelli nei panni del grande cantautore genovese, mette in scena il racconto di una personalità unica che ha segnato la storia della canzone e della cultura italiana. 

"Io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare". C'è una citazione del pirata britannico Samuel Bellamy iscritta nelle note di copertina di uno dei dischi più belli di Fabrizio De André, "Le nuvole". E a questa frase si ispira il titolo del film a lui dedicato. "Principe" e "libero", due parole che, accostate, raccontano molto bene De André: il magnetismo e il naturale distacco di un principe, sempre pronto a raccogliere e ad appassionarsi alle storie dei diversi, degli ultimi, dei diseredati, e a farne parabola, canzone, preghiera; la ricerca della libertà e il racconto di un viaggio fatto "in direzione ostinata e contraria", per usare i versi di una sua canzone, che lo hanno reso il testimone e il cantore dell'uomo e della sua divina imperfezione, promuovendone valori come la tolleranza, il perdono, la comprensione, il rispetto, l'amore. 

Se queste sono le caratteristiche universalmente note dell'arte di Fabrizio De André, ciò su cui si concentra Fabrizio De André - Principe libero è l'umana avventura del suo protagonista: dall'infanzia ai capolavori della maturità, passando attraverso il racconto accurato degli anni di Genova, del rapporto con la famiglia e dell'apprendistato formativo svolto nei caruggi della città, contornato da amici vicini come Paolo Villaggio - sarà lui a coniare per De André il soprannome con cui è tuttora noto, Faber - e delicatamente più distanti, come Luigi Tenco. Seguono i primi successi - Mina che porta in televisione la sua "Canzone di Marinella" -, le prime timide esibizioni dal vivo, l'incontro con Dori Ghezzi, la vita da agricoltore in Sardegna fino alle drammatiche pagine del rapimento e al successivo ritorno sulle scene. 

Co-prodotto da Rai Fiction e Bibi Film e distribuito da Nexo Digital, Fabrizio De André. Principe libero è scritto da Francesca Serafini e Giordano Meacci sia per la televisione che per il cinema. Dopo un breve passaggio in sala per soli due giorni a gennaio 2018, il film, diretto da Luca Facchini, si sposta sul piccolo schermo (Rai1) il mese successivo. Le due diverse modalità di fruizione sono state pensate per rendere omaggio prima alla scomparsa del cantautore, avvenuta a gennaio del 1999, poi alla sua nascita, il cui 78esimo anniversario cade il 18 febbraio.


Fabrizio De André, nato a Genova nel 1940 e morto a Milano nel 1999, è uno dei più importanti cantautori italiani. Soprannominato "Faber" dall'amico di sempre Paolo Villaggio, ha inciso 13 album e, in quasi 40 anni di carriera, ha raccontato storie di emarginati, ribelli e prostitute, scrivendo brani di altissima poesia come "La guerra di Piero", "Bocca di Rosa", "La canzone di Marinella" e "Un giudice". A 19 anni dalla sua morte lo ritroviamo al cinema (e dopo in tv) in un biopic che ripercorre i momenti più importanti della sua vita artistica e personale, in particolare gli anni di Genova, i rapporti con i familiari, i primi successi, il grande amore con Dori Ghezzi. 

A dirigere Fabrizio De André - Principe Libero è Luca Facchini, già autore del documentario A Farewell to Beat che racconta l'ultimo viaggio in America di Fernanda Pivano, scrittrice e saggista che, proprio con Faber, firmò il libero adattamento di parte de "L'Antologia di Spoon River" e che definì la voce di De André "La voce di Dio". A interpretare invece il protagonista del film è Luca Marinelli, che, avendo già dato prova delle sue abilità canore in Lo chiamavano Jeeg Robot (dove si era esibito in una versione di "Un'emozione da poco" di Anna Oxa), non ha avuto problemi cantare alcuni brani, primo fra tutti "Il pescatore". 

La scelta di un attore romano ha scontentato i fan irriducibili di un artista che era anche un esegeta dei dialetti e delle lingue minoritarie. Sono bastate poche frasi pronunciate nel trailer a farli infuriare, nonostante l'aderenza dell’attore al personaggio (nei gesti, nelle espressioni del viso, nel modo di parlare) e a spingerli a gridare quasi allo scandalo. 
A difendere l'interpretazione di Marinelli (e a sostenere l'idea di ingaggiarlo) è stata invece la Ghezzi, che ha dichiarato: "Luca si è dimostrato bravissimo pur avendo a disposizione non tanto materiale, perché di Fabrizio, anche visivamente, c'è molto poco. L'archivio è scarso, attraverso poche foto e frammenti di repertorio Marinelli è riuscito veramente a somigliargli. Mi domando dove sarebbe arrivato se l'avesse conosciuto". 
Quanto a Cristiano De André (figlio del cantautore), fin dal principio era contrario all'idea di una fiction (Fabrizio De André - Principe Libero è stato pensato anche per la televisione) e di un film. 
Quando ha accettato il ruolo, Luca Marinelli non immaginava le reazioni antipatiche dei puristi, ma sapeva che l'impresa a cui andava incontro non era facile. "E' un ruolo difficile da interpretare" - sembra abbia dichiarato a inizio lavorazione - "perché De André è esistito, non è una finzione. Quando ho raccontato a un mio amico del film, mi ha detto ‘ma che sei matto? Fabrizio è stata ed è una figura importante che ho conosciuto a 14 anni. Me lo sono portato dietro nella vita". 

Per la parte di Dori Ghezzi, Facchinetti e i produttori hanno optato per Valentina Bellè, che aveva già affiancato Marinelli in Una questione privata dei fratelli Taviani e che si è tinta il capelli di biondo. Completano il cast Valentina Radonicich, Davide Iacopini, Gianluca Gobbi ed Ennio Fantastichini.

 

 

Dal Trailer Ufficiale del Film

Fabrizio De Andrè (Luca Marinelli): Me ne vado 
Discografico 1: No, aspetta De Andrè...aspetta, facci spiegare! De Andrè l'artista tu sei! 
Discografico 2: Che poi ti stiamo chiedendo solo una ritoccatina... 
Discografico 1: Qua nessuno vuole limitare la tua libertà 
Fabrizio De Andrè: A me pare proprio di sì invece! 

Padre di Fabrizio (Enni Fantastichini): Fabrizio, si può sapere cosa c'è che non va? 
Giovane Fabrizio: Non va che devo sempre fare quello che dite voi 

Amico (Gianluca Gobbi): Perchè dietro quegli occhi batte un cuore di neve...è un capolavoro! 

Fratello di Fabrizio (Davide Iacopini): Con la musica puoi spiegare che cos'è la bellezza...dobbiamo provarci almeno 

Fabrizio De Andrè: Perchè essere anarchico è darsi delle regole prima che te le diano gli altri 

Discografico 1: De Andrè! Che ne diresti di parlare di affari? 
Discografico 2: Vogliamo fare un disco! 
Fabrizio De Andrè: E se io non avessi più niente da dire?! 

Voce Off: Sei un genio! È ora del grande pubblico 

Voce Off 2:scrivi e canta la tua musica, se è questo che vuoi veramente

 

Non è la prima volta che la macchina da presa si interessa alla figura di Fabrizio De André. Nel 2008 esce Amore che vieni, amore che vai di Daniele Costantini, tratto dal romanzo "Un destino ridicolo", scritto a quattro mani da Fabrizio De André e Alessandro Gennari nel 1996. Dietro ai personaggi del film, come in quelli del libro, si celano i due autori, mentre le vicende legate all'avvenente istriana Maritza sono una chiara trasposizione letteraria di "Bocca di Rosa", una delle più celebri canzoni di De André. 
Nello stesso anno Rizzoli pubblica il cofanetto "Faber. Vita, battaglie e canzoni di Fabrizio De André", al cui interno sono contenute due opere. 
Il DVD di Faber (1997), film diretto da Bruno Bigoni, ovvero il primo documentario che ricostruisce il percorso artistico del cantautore genovese, strettamente legato ai luoghi, ai volti e agli incontri che hanno segnato la sua vita e la sua poetica, come la Sardegna dell'Agnata, i caruggi di Genova e la moderna Milano. Il film raccoglie anche le testimonianze dei suoi amici più intimi, che si intrecciano alla voce di De André registrata durante alcune esibizioni dal vivo. Un omaggio al cantautore ma soprattutto all'uomo che fu. Il DVD è accompagnato dal libro "Accordi eretici" (Euresis Edizioni, 1997) a cura del giornalista Romano Giuffrida e introdotto da un omaggio del poeta Mario Luzi. Si tratta di una raccolta analitica di saggi che esaminano l'intera opera di De André, dalla poesia alla musica, e il ruolo da lui giocato nell'educazione politica, sociale e culturale dell'Italia del secondo dopoguerra. 

Il 2008 offre un altro prodotto audiovisivo su De André: Faber Nostro, il primo cortometraggio narrativo sul cantautore, ispirato alla sua figura e ai personaggi delle sue canzoni. Scritto e prodotto da Lino Pinna e Rossella Sabato, il film coinvolge molti artisti, tra cui Piero Vanzulli, interprete di De André, Barbara Sirotti (Bocca di Rosa), Gian Paolo Pirato (la Princesa), Renato Redaelli (il suonatore Jones), Omar Gallazzi (Tito) e Sergio Masieri (il padre). 

Passano sette anni prima del successivo film su De André. Nel 2015 esce Faber in Sardegna & l'ultimo concerto di Fabrizio De André, un documentario diretto dal regista sardo Gianfranco Cabiddu - vincitore del David di Donatello nel 2017 per la sceneggiatura de La stoffa dei sogni. Il film racconta i giorni trascorsi da De André nell'Agnata, in Gallura (Sardegna), dove soggiornò e visse, e il suo ultimo concerto del 13-14 febbraio 1998 al Teatro Brancaccio di Roma. 
Il punto di vista adottato dal documentario è intimo e familiare, interessato al De André privato e al rapporto del cantautore con la terra di Sardegna. Inoltre la colonna sonora è costituita da alcune delle canzoni di Faber e da pezzi tratti dal suo ultimo live. 

Fabrizio De André. Principe libero ha dunque alle spalle quattro produzioni, ma se ne discosta per l'ampiezza dello sguardo, che ripercorre l'intera vita di uno dei più grandi poeti della musica italiana: dall'infanzia ai primi successi e alle prime esibizioni dal vivo, dall'apprendistato a Genova alla vita da agricoltore in Sardegna, dalle tormentate pagine del rapimento ai capolavori della maturità, dalla vicinanza di Paolo Villaggio alla delicata amicizia con Luigi Tenco, dal coraggio di esporsi con ostinazione alla solidarietà nei confronti degli ultimi e degli esclusi di ogni tempo e di ogni luogo, dalle prostitute dei caruggi di Genova agli indiani del massacro di fiume Sand Creek.

  • PRODUZIONE: Rai Fiction, Bibi Film

 
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