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Seconda serata festival di SanRemo (2a parte)

Post n°14880 pubblicato il 07 Febbraio 2019 da Ladridicinema
 

 

23.04: Dopo il collegamento con Radio Due tocca a Ghemon. Ecco il testo:

Ghemon
Rose viola
di G. L. Picariello – S. Tognini – G. L. Picariello

Dieci fori di proiettile nell’anima
Ed il cuore ricolmo di sassi
La strada del ritorno
L’ho segnata sulla mappa dei miei passi falsi
Frasi squisite, quelle tue,
Che ora sanno di cibo per gatti
Ma sta nel gioco delle parti
Accarezzerò le tue mille spine
Sarò fragile
Rose viola
Stese sulle lenzuola
Come tutte le notti in cui
Te ne stai da sola
Nodi in gola
Ed il trucco che cola
Come tutte le notti in cui
Proprio lui ti trova
Lo sguardo segue fiero
Nello specchio questa linea curva lungo i fianchi
Mi fai sentire nuda ancora prima di spogliarmi
Tu sei il pensiero nero che mi culla
E anche stanotte scapperai su un taxi
Com’è difficile salvarsi
Rose viola
Stese sulle lenzuola
Come tutte le notti in cui
Te ne stai da sola
Nodi in gola
Ed il trucco che cola
Come tutte le notti in cui
Proprio lui ti trova
Gli occhi perdonano
Per uno come te
Anche se dico no
Resti dentro di me
Rose viola
Stese sulle lenzuola
Come tutte le notti in cui
Te ne stai da sola
Nodi in gola
Ed il trucco che cola
Come tutte le notti in cui
Proprio lui ti trova

23.02: Ovazione dell’Ariston per Baglioni e Mengoni che hanno omaggiato Lucio Battisti e Mogol

23.00: Due fuoriclasse della musica italiana rendono omaggio al numero uno

22.59: Baglioni attacca “Emozioni” di Lucio Battisti

22.57: Bellissimo il pezzo che ha vinto Sanremo nel 2013 eseguito in acustico da Mengoni con Baglioni al piano e alla seconda voce

22.55: Si riparte con Baglioni al piano e Mengoni che canta L’Essenziale

22.50: Mengoni, intervistato da Bisio, appare visibilmente emozionato. Lo attendiamo dopo il break per un’altra performance

22,48: Emozioni a Sanremo per il duetto Mengoni-Walker: il pezzo è uno dei più ascoltati per radio del momento

22.46: Mengoni in completo nero con camicia bianca… un po’ anonimo. Copricapo per Tom Walker

22.44: E’ il momento di Marco Mengoni che sale sul palco dell’Ariston con Tom Walker per cantare il suo ultimo hit “Hola (I say)”

22.43: Come ieri, Baglioni, Raffaele e Bisio fanno una parodia della Famiglia Addams, prendendo spunto dalle prese in giro sui social

22.42: E’ una versione edulcorata ed asciugata degli Ex Otago… Una canzone d’amore dolce: la sufficienza c’è ma non convince fino in fondo

22.39: Secondo Raffaele Montanari questa è una canzone orecchiabile che potrebbe avere grande successo in radio…

22.38: Non sono gli Ex Otago di Tutto Bene: riflessivi, sanremesi, non particolarmente coraggiosi. Di sicuro questo non è un brano classico del gruppo che è sul palco dell’Ariston

22.37: Michelle Hunziker presenta gli Ex Otago. Questo il testo:

Ex-Otago
Solo una canzone
di M. Carucci – S. Bertuccini – F. Bacci – O. Martellacci
R. Bouchabla – M. Carucci

Resta con me
Perché la notte mi fa perdere
Poi non ho voglia di sognare
Perché domani è uguale
Resta con me
Anche se è una vita che usciamo insieme
Dormir con te stanotte è importante
Perché ci vogliamo bene
Non è semplice
Restare complici
Un amante credibile
Quando l’amore non è giovane
Non è semplice
Scoprire nuove tenebre
Tra le tue cosce dietro le orecchie
Quando l’amore non è giovane
È solo una canzone
Abbracciami per favore
A te posso dire tutto
Tutto ciò che sento
Tutti cantano l’amore
Quando nasce quando prende bene
Quando tremano le gambe
Quando non c’è niente che lo può fermare
Ma tutte quelle storie
Che hanno visto almeno dieci primavere
Cento casini cento grandi scene
Mille pagine attaccate ancora insieme
Non è semplice
Restare complici
Un amante credibile
Quando l’amore non è giovane
Non è semplice
Scoprire nuove tenebre
Tra le tue cosce dietro le orecchie
Quando l’amore non è giovane
È solo una canzone
Abbracciami per favore
A te posso dire tutto
Tutto ciò che sento
È solo una canzone
Abbracciami per favore
Con te voglio fare tutto
Tutto ciò che sento
Resta con me
Perché da solo non ho fame
Poi non è bello cucinare
Solo per me
Solo per me
È solo una canzone
Abbracciami per favore
A te posso dire tutto
Tutto ciò che sento
È solo una canzone
Abbracciami per favore

22.36: Michelle Hunziker fa il riepilogo degli artisti da votare e incontra Claudio Baglioni

22.35: C’è Virginia Raffaele sul palco che chiama Michelle Hunziker al suo fianco

22.29: Break all’Ariston

22.28: Messaggio di fratellanza nel pezzo cantato e ballato da Bisio e Hunziker che parla di “Lega dell’amore”

22.25: Duetto tra Bisio e Hunziker

22.23: La Hunziker c’è eccome! Voce troppo squillante per un’influenza. Bisio invita a chiudere gli occhi e la Hunziker sale sulla scala dell’Ariston. Vestito meraviglioso di Michelle Gonna ampia con spacca che lascia trasparire i pantaloni e top tempestata di paillettes senza spalline

22.21: Potrebbe essere una gag…

22.20: Collegamento telefonico con Michelle Hunziker che non può essere al Festival per un’influenza

22.19: “Ho sedici anni e vivo in un carcere”… Pezzo di impatto, radiofonico, c’è l’applauso dell’Ariston

22.17: Funziona anche la scenografia dove domina il rosso e l’insert del rapper Rancore, che rende l’idea del disagio

22.16: Ritmo trascinante, incalzante, crea pathos e Silvestri è un rapper inusuale ma efficace

22.16: DANIELE SILVESTRI “ARGENTO VIVO” FASCIA BLU’
Il brano parla della vita di un adolescente e per la precisione di un sedicenne, che si sente chiaramente ingabbiato nel proprio quotidiano. Il rapporto con l’universo virtuale, con tutto ciò che si muove in rete, ma anche il senso di ingiusta predestinazione ad un futuro che non si è scelto.

22.15: E’ il momento di Daniele Silvestri, uno dei favoriti per la vittoria finale, ecco il suo testo

Daniele Silvestri
Argento vivo
di D.Silvestri – T. Iurcich – D. Silvestri – F. Rondanini – M.Agnelli

Ho sedici anni
Ma è già da più di dieci
Che vivo in un carcere
Nessun reato commesso là
Fuori
Fui condannato ben prima di nascere
Costretto a rimanere seduto per ore
Immobile e muto per ore
Io, che ero argento vivo
Signore
Che ero argento vivo
E qui dentro si muore.
Questa prigione corregge e
Prepara una vita
Che non esiste più da
Almeno vent’anni
A volte penso di farla finita
E a volte penso che dovrei vendicarmi
Però la sera mi rimandano a casa
Lo sai
Perché io possa ricongiungermi a tutti i miei cari
Come se casa non fosse una gabbia anche lei
E la famiglia non fossero i domiciliari
Ho sedici anni ma è già da più di dieci
Che vivo in un carcere
Nessun reato commesso là
Fuori
Fui condannato ben prima di nascere
E il tempo scorre di lato ma
Non lo guardo nemmeno
E mi mantengo sedato per
Non sentire nessuno
Tengo la musica al massimo
E volo
Che con la musica al massimo
Rimango solo
E mi ripetono sempre che devo darmi da fare
Perché alla fine si esce e non saprei dove andare
Ma non capiscono un cazzo, no
Io non mi ci riconosco
E non li voglio imitare
Avete preso un bambino che
Non stava mai fermo
L’avete messo da solo
Davanti a uno schermo
E adesso vi domandate se sia normale
Se il solo mondo che apprezzo
È un mondo
Virtuale
Io che ero argento vivo
Dottore
Io così agitato, così sbagliato
Con così poca attenzione
Ma mi avete curato
E adesso
Mi resta solo il rancore
Ho sedici anni
Ma è già più di dieci
Che ho smesso di credere
Che ci sia ancora qualcosa là
Fuori
E voi lasciatemi perdere
Così facile da spiegare
Come si nuota in mare
Ma è una bugia, non si può imparare
A attraversare
Quel che sarò
Nella testa girano pensieri
Che io non spengo
Non è uno schermo
Non interagiscono se li tocchi
Nella tasca un apparecchio
Specchio di quest’inferno
Dove viaggio, dove vivo, dove mangio
Con gli occhi
Sono fiori e scarabocchi in un quaderno
Uno zaino come palla al piede
Un’aula come cella
Suonerà come un richiamo
Paterno il mio nome dentro l’appello
E come una voce materna la
Campanella suonerà
È un mondo nato dall’arte
Per questo artificiale
In fondo è un mondo
Virtuoso
Forse per questo virtuale
Non è una specie a renderlo
Speciale
E dicono
Che tanto è un movimento
Chimico
Un fatto mentale
Io che non mentivo
Che ringraziavo ad ogni mio
Respiro
Ad ogni bivio, ad ogni brivido
Della natura
Io che ero argento vivo in
Questo mondo vampiro
Mercurio liquido se leggi la
Nomenclatura.
Ho, sedici anni ma già da
Più di dieci vivo in un
Carcere
E c’è un equivoco nella
Struttura
E fingono ci sia una cura
Un farmaco ma su misura
E parlano parlano parlano
Parlano
Mentre mio padre mi spiega
Perché è importante studiare
Mentre mia madre annega
Nelle sue stesse parole
Tengo la musica al massimo
Ancora
Ma non capiscono un cazzo, no
E allora
Ti dico un trucco per
Comunicare
Trattare il mondo intero
Come un bambino distratto
Con un bambino distratto
Davvero
È normale
Che sia più facile spegnere
Che cercare un contatto
Io che ero argento vivo
Signore
Io così agitato
Così sbagliato
Da continuare a pagare in
Un modo esemplare
Qualcosa che non ricordo di
Avere mai fatto
Ho sedici anni
Ho sedici anni e vivo in un carcere
Se c’è un reato commesso là
Fuori
È stato quello di nascere

22.13: Break all’Ariston

22.12: Duetto Pippo Baudo-Virginia Raffaele, che escono assieme di scena

22.10: Appare a sorpresa il re dei presentatori di Sanremo: PIPPO BAUDO. Ennesima ovazione di Sanremo per lui

22.08: Scatta il duetto con Virginia Raffaele e Claudio Baglioni che ricordano Lelio Luttazzi

22.06: Poltrona da pianoforte per “anziani” per Baglioni…

22.04: Bell’applauso per Nek. C’è Baglioni sul Palco che preannuncia un duetto in memoria di un grande della musica italiana, Lelio Luttazzi. Entra Virginia Raffaele con una sedia non proprio adatta per il pianoforte

22.02: E’ il prolungamento virtuale di “Fatti avanti amore”: canzone radiofonica che però, al momento, non decolla. Esalta la voce di Nek ma non supera la sufficienza perchè non brilla per fantasia

22.01: NEK “MI FARO’ TROVARE PRONTO” FASCIA BLU’
Brano sanremese per Nek che parla, come da tradizione, di amore. Secondo il cantautore di Sassuolo una sorta di sequel di “Fatti avanti amore”, ultimo suo brano presentato a Sanremo. Il brano inneggia all’amore come sentimento supremo. Un sentimento che stravolge tutto nella vita delle persone. Il brano è scritto assieme al figlio di Biagio, Paolo Antonacci.

 
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