ROMA - Tanti gli appuntamenti per il 25 aprile, 74esimo anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo. Cortei, convegni, spettacoli e iniziative di vario genere per celebrare la nascita dell'Italia democratica. Una ricorrenza che anche quest'anno è argomento di discussione e confronto politico. E in questo quadro spicca la scelta dei ministri della Lega di non partecipare a nessuna delle manifestazioni in programma.
 Gli appuntamenti più importantiL'evento principale del 25 aprile è previsto a Milano. Corteo lungo Corso Venezia, a partire dalle ore 14. Interverranno  il sindaco Giuseppe Sala, la segretaria generale Cisl Annamaria Furlan e Carla Nespolo, presidente nazionale dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia.

Sono previste commemorazioni a Predappio, luogo di nascita di Benito Mussolini, e a Verona, con cortei il mattino e orazione ufficiale di Lidia Menapace, partigiana e saggista. A Marzabotto oratore ufficiale sarà Massimo Cacciari e interverrà Vauro.

Mercoledì 24 il segretario della Cgil, Maurizio Landini, sarà ad Alessandria. A Bologna è stata organizzata una tre giorni in piazze, basiliche e giardini: 21, 24 e 25 Aprile.

Nel Comune di Gattatico, provincia di Reggio Emilia, si ricorderanno i sette fratelli Cervi, trucidati dai nazisti al poligono di tiro di Reggio. A Todi la camminata della Liberazione si chiamerà "Nessuno escluso".

A Roma il corteo partirà alle 9.30 da Largo Bompiani e raggiungerà Porta San Paolo. A Firenze invece la manifestazione per la Liberazione sarà alle 10 in piazza Santa Croce e poi in piazza della Signoria. Parteciperà anche il vicepresidente del Csm David Ermini.

A Cerignola, provincia di Foggia, la giornata è stata titolata "A me non me sta bene che no" citando Simone, il ragazzo che nella periferia di Roma ha sfidato i neofascisti di Casapound. Libera e l'Unione italiana sport popolari, infine, affiancheranno l'Anpi a Catanzaro.
 I ministri leghistiNessun ministro leghista parteciperà a manifestazioni in occasione della Festa per la Liberazione dal nazi-fascismo. Matteo Salvini ha fatto sapere che il 25 aprile sarà a Corleone, in Sicilia, per l'inaugurazione del locale commissariato di polizia, insieme al governatore siciliano Nello Musumeci e al capo della polizia, Franco Gabrielli. "E' giusto ricordare i drammi storici di settanta anni fa, però la guerra di Liberazione oggi io, da ministro dell'Interno, non la faccio ricordando il fascismo e il comunismo, la faccio combattendo la mafia nel cuore della Sicilia. Fortunatamente siamo in democrazia, fascismo, comunismo e nazismo non torneranno più", ha detto il capo della Lega con l'abituale associazione dei tre pensieri politici del Novecento: tutti messi allo stesso livello. Salvini è da sempre critico nei confronti di una ricorrenza che, a suo giudizio, negli anni "si è tinta un po' troppo di rosso" e invece dovrebbe tornare a essere la "festa di tutti".

Tra i ministri leghisti, il titolare delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, ha fatto sapere che passerà "in famiglia" la ricorrenza. Non risulta nelle agende di alcun altro ministro del Carroccio una partecipazione alle celebrazioni. Non ha annunciato alcuna presenza neppure il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, nonostante il programma scolastico preveda un lungo approfondimento sulla fine della guerra e la Liberazione nazionale sottolineando - su un piano storico - l'importanza del 25 Aprile e della Resistenza italiana.I sindaci contro la ResistenzaSul territorio il discorso è diverso. I governatori e i sindaci della Lega dovrebbero partecipare alle cerimonie del 25 aprile, in veste istituzionale. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sarà a Vittorio Veneto con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, così come il governatore lombardo Attilio Fontana dovrebbe partecipare alle celebrazioni nella sua Varese.

Altri sindaci "ex nordisti" si sono invece distinti per la scelta di boicottare la manifestazione: il primo cittadino di Gallarate (Varese), Andrea Cassani, ha accorciato la durata dei cortei. Ha fatto discutere, sempre in Lombardia, la decisione della sindaca di Lentate sul Seveso, Laura Ferrari, di Forza Italia, di cancellare le celebrazioni della Liberazione.

A Monfalcone, città guidata dalla sindaca leghista Anna Maria Cisint, sono previste due manifestazioni: il Comune ha deciso che nel ricordo a San Poletto non parlerà l'Anpi ma rappresentanti di Assoarma, la federazione delle associazioni d'Arma della Repubblica.