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Messaggi di Giugno 2018

 

Obbligo o verità è la sorpresa della settimana

Post n°14538 pubblicato il 25 Giugno 2018 da Ladridicinema
 

Jurassic World - Il Regno Distrutto (guarda la video recensione) vince il terzo weekend di fila con quasi 1 milione di euro e porta il suo incasso complessivo a quasi 8,5 milioni di euro. Gli manca solo 1 milione per entrare nella top ten e superare Come un gatto in tangenziale, decimo con 9,5 milioni di euro. Possibile ma difficile. 
Per il resto l'unica grande sorpresa della settimana è l'ottima partenza di Obbligo o verità, thriller Universal che ha ottenuto ben 755mila euro staccando nettamente tutte le altre nuove entrate della settimana. Al terzo posto c'è infatti Sposami, stupido! che però è riuscito ad incassare appena 146mila euro, un dato che, in tempi normali, non permetterebbe nemmeno l'ingresso in classifica. 
Tutti gli altri film - Deadpool 2 (guarda la video recensione), Solo: A Star Wars Story (guarda la video recensione) - hanno chiuso il weekend con incassi quasi inesistenti e infatti il dato complessivo dice che questa settimana si è perso ben il 28% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il saldo negativo, su base annua, è invece del 6,77%: un dato assolutamente negativo, acuito dal fatto che la distribuzione ha rimandato tutti i film "estivi" ad altra data. 
Ovunque è già possibile vedere Ocean's 8Gli incredibili 2 e a breve Ant-man and the WaspSoldado. Qui in Italia invece dovremo aspettare agosto per vedere nelle sale qualche blockbuster, fatta eccezione per Skyscraper, con The Rock, che verrà mandato in sala a fine luglio, proprio nel periodo in cui effettivamente quasi tutti sono al mare o in montagna. Colpa dei Mondiali? 
In ogni caso, questa settimana arrivano Hurricane - Allerta UraganoPapillonIl sacrificio del cervo sacro (guarda la video recensione), con più di un anno di ritardo sulla sua uscita ufficiale e Tully, che potrebbero, condizionale obbligatorio, ottenere dati discreti. 

 
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Dogman

Post n°14537 pubblicato il 24 Giugno 2018 da Ladridicinema
 


Un uomo cosa può arrivare a fare se costretto a umiliazioni continue? Dove è il limite tra il giusto e il sbagliato, tra cosa è morale e non e soprattutto uno pul decidere di farsi giustizia da solo?

Questo è Dogman, ultimo film di Matteo Garrone, ispirato alla storia vera de "Il canaro" della Magliana che umiliato a livello fisico e mentale da un ex pugile decide di vendicarsi fino ad ucciderlo. Agli investigatori e ai magistrati che lo interrogarono l’uomo raccontò di aver inflitto alla propria vittima una serie di indicibili torture prima di ammazzarlo. Le indagini però dimostrarono che molti dei particolari erano inventati e molte mutilazioni furono inflitte dopo la morte del pugile.

Come detto da Garrone, il fatto di cronaca nera è stato solo uno spunto per il film.

Marcello ha un salone di bellezza per cani e una figlia, che è la sua vita. Vive nella periferia romana, in un quartiere dove tutti gli vogliono bene. Il problema è un suo amico, ex pugile, chiamato Simoncino, violento cocaionomane che da fastidio a tutto il quartiere e porta Marcello sulla cattiva strada. In molti pensano di intervenire anche in maniera definitiva, ma Marcello no, è soggiogato completamente da Simone e la sua indifesa tenerezza aggiunta a una sorta di inettitudine lo portano ad essere la vittima preferita del delinquente, distruggendone la vita.

C'è poco da dire. Matteo Garrone è abilissimo nel lavorare nei contesti complessi e duri della società italiana, nelle periferie, negli abbandonati dallo Stato. La cosa che sorprende questa volta è la sua capacità di raccontare i sentimenti migliori, la tenerezza che poi si trasforma in violenta rabbia, odio, vendetta, morte e di guardare dentro i vari personaggi e soprattutto dentro Marcello, e tirare in superficie i nostri istinti più profondi sia che siano teneri sia che siano violenti.

Il racconto non è incentrato sulla violenza o sulla vendetta, ma come sempre avviene nel cinema del regista romano ci si concentra sulle sfumature, su come si arrivi alla vendetta e come questa sia non un qualcosa per liberarsi del fastidio ma come tentativo di redimersi verso tutto e tutti.

Marcello è la parte di noi che emerge quando sbagliamo non dicendo no, pure se sappiamo di sbagliare. La sua vendetta non avviene per le umiliazioni, ma perchè perde il rispetto di se stesso e una volta avvenuta, avviene la sconfitta definitiva del canaro.

Marcello Fonte, attore non protagonista e premiato come migliore attore a Cannes, è strabiliante, in un film che non si pone il principio di fare la morale o moralismi vari, ma semplicemente viaggia nei meccanismi oscuri della mente e dei rapporti umani in un film di rara potenza che crea difficoltà nello spettatore, che avrebbe voglia di uscire dalla sala per l'ansia e la sofferenza che la storia ti pone di fronte

voto finale: 4+

Dogman è un film di genere drammatico del 2018, diretto da Matteo Garrone, con Marcello Fonte e Edoardo Pesce. Uscita al cinema il 17 maggio 2018. Durata 102 minuti. Distribuito da 01 Distribution.

Poster

Ispirato liberamente a un fatto di cronaca nera accaduto trent'anni fa, Dogman è il nuovo film di Matteo Garrone che racconta la storia cupa e violenta di Marcello (Marcello Fonte). 
La sua esistenza scorre sempre uguale e indifferente tra le pieghe di in una periferia sospesa tra la grande metropoli e la natura incontaminata. Persona mite e tranquilla, Marcello gestisce un salone di toelettatura per cani. Durante le sue giornate deve destreggiarsi tra il lavoro, la figlia adorata, Sofia, e l'ambiguo rapporto di sudditanza con Simoncino (Edoardo Pesce), un ex pugile da poco uscito di prigione e temuto da tutto il quartiere per i suoi atteggiamenti al limite della follia. 
Continuamente vittima di bullismo e soprusi, ormai stremato da una vita di umiliazioni, Marcello decide di seguire le orme di Simoncino e di diventare il suo aiutante in una serie di rapine che sconvolgono la cittadina in cui vivono. Ormai in balia del carisma di Simoncino e legato dalla lealtà nei suoi confronti in quanto amico di vecchia data, Marcello finisce col tradire non solo la sua stessa moralità, ma anche i suoi compaesani. Il peso delle proprie azioni diventa sempre più insostenibile, tanto che arriverà ad autoaccusarsi, finendo per un anno in carcere, lontano dalla figlia di cui doveva prendersi cura. Dopo aver perso tutto e tutti, arriva finalmente per Marcello la presa di coscienza, insieme a un'irrefrenabile sete di vendetta…


Dogman è il nono lungometraggio del regista romano Matteo Garrone e il suo quinto presentato al festival di Cannes, dove ha vinto il Gran premio della Giuria nel 2008 con Gomorra e nel 2012 con Reality.
Liberamente ispirato alla vera storia di Pietro De Negri, passato alle cronache criminali come "il canaro della Magliana", che nel 1988 uccise l'ex pugile suo amico e persecutore Giancarlo Ricci, come già avvenne per L'imbalsamatore, che nasceva da un altro fatto di cronaca nera, è un noir dell'anima, uno studio dei rapporti umani di sopraffazione, un'indagine sulle eterne dinamiche vittima-carnefice e una parabola astratta che non è interessata a scendere nei dettagli cruenti di un delitto che fece epoca.
Sviluppando la sceneggiatura nel corso di 12 anni, Garrone non era interessato alla verità dei fatti, quanto al ritratto, nelle sue parole, di "un uomo che, nel tentativo di riscattarsi dopo una vita di umiliazioni, si illude di aver liberato non solo se stesso, ma anche il proprio quartiere e perfino il mondo. Che invece rimane sempre uguale, e quasi indifferente".

Le modalità del delitto tennero banco per mesi sulle pagine di cronaca neraDe Negri, liberato dopo 16 anni per seminfermità mentale, raccontò in un lunghissimo memoriale ogni dettaglio dei tormenti inflitti all'uomo da cui si sentiva bullizzato. In fase processuale si scoprì che questo delirio da grand guignol era in parte frutto dell'immaginazione del toelettatore, che Ricci era morto dopo mezz'ora senza mai essere chiuso nella gabbia, dove non sarebbe nemmeno entrato, e che le mutilazioni erano state tutte inflitte alla vittima post-mortem. Che il film tocchi nervi ancora scoperti lo dimostra la curiosità morbosa che si è riaccesa sui protagonisti di quelle vicende, perseguitati da paparazzi e cronisti, tanto che la madre di Ricci, dopo che la sua richiesta di sequestro del film è stata respinta, ha annunciato una querela per diffamazione. Sulla vicenda è in uscita anche un film diretto da Sergio Stivaletti, Rabbia furiosa, con Riccardo De Filippis, che fin dal poster dichiara intenti opposti a quelli di Garrone, e promette di innestarsi sul solco dell'horror più esplicito.

Nel film di Garrone a interpretare De Negri è il bravissimo attore calabrese Marcello Fonte, anche scultore e musicista. Membro della compagnia stabile Fort Apache Cinema Teatro, dal 2000 è apparso in vari sceneggiati tv e film, tra cui Concorrenza sleale di Ettore Scola, Gangs of New York di Martin Scorsese, la serie La mafia uccide solo d'estate, L'intrusa e Io sono tempesta, anche se quello in Dogman è il suo primo ruolo protagonista.
Il suo amico-rivale e vittima, Simoncino, ha invece il volto e il fisico di Edoardo Pesce, attore noto al grande pubblico televisivo per Romanzo criminale - La serie dove era Ruggero Buffono e per la partecipazione a I cesaroni, e che non è nuovo a ruoli di “coatto” e assassino, come vediamo anche nella sua recente interpretazione del killer mafioso Giovanni Brusca nel televisivo Il cacciatore. La sua partecipazione a Fortunata e Cuori Puri gli ha valso la candidatura al Nastro d'Argento nel 2017. Anche lui è musicista: canta e suona la chitarra nel gruppo blues The St. Peter's Stories e nell'"Orchestraccia", collettivo artistico di teatro canzone.

 

Dogman, il nuovo film di Matteo Garrone, presentato in concorso al Festival di Cannes 2018, è così descritto dal suo regista:

Dogman non è soltanto un film di vendetta, anche se la vendetta (ma meglio sarebbe chiamarla riscatto) gioca un ruolo importante, così come non è soltanto una variazione sul tema (eterno) della lotta tra il debole e il forte. È invece un film che, seppure attraverso una storia "estrema", ci mette di fronte a qualcosa che ci riguarda tutti: le conseguenze delle scelte che facciamo quotidianamente per sopravvivere, dei sì che diciamo e che ci portano a non poter più dire di no, dello scarto tra chi siamo e chi pensiamo di essere.
FRASI CELEBRI:

 

Dal Trailer Ufficiale del film:

Marcello (Marcello Fonte): A me qua me vogliono tutti bene nel quartiere
Simoncino (Edoardo Pesce): So' n'amico tuo io, sì o no?!

Simoncino: T'ammazzo a sta' botta, apri sta cosa, aò! Apri, oh!

Dalla Clip: Fiera canina

Sofia (Alida Calabria): Papà! Sbrigati, non c'hai tanto tempo!
Sofia: Papà! Metti lacca e poi pettina...e alza la cresta!


Sofia: Papà! Pettinala, pettinala, pettinala...sì, tutta, tutta, la devi pettinare tutta quanta!

Dalla Clip: Marcello e Alano

Marcello (Marcello Fonte): Questa? Eh lo so, quella l'ho fatta!

Marcello: Fermo, eh! Ste! Ste!

 


 
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Dogman

Post n°14536 pubblicato il 21 Giugno 2018 da Ladridicinema
 

Un uomo cosa può arrivare a fare se costretto a umiliazioni continue? Dove è il limite tra il giusto e il sbagliato, tra cosa è morale e non e soprattutto uno pul decidere di farsi giustizia da solo?

Questo è Dogman, ultimo film di Matteo Garrone, ispirato alla storia vera de "Il canaro" della Magliana che umiliato a livello fisico e mentale da un ex pugile decide di vendicarsi fino ad ucciderlo. Agli investigatori e ai magistrati che lo interrogarono l’uomo raccontò di aver inflitto alla propria vittima una serie di indicibili torture prima di ammazzarlo. Le indagini però dimostrarono che molti dei particolari erano inventati e molte mutilazioni furono inflitte dopo la morte del pugile.

Come detto da Garrone, il fatto di cronaca nera è stato solo uno spunto per il film.

Marcello ha un salone di bellezza per cani e una figlia, che è la sua vita. Vive nella periferia romana, in un quartiere dove tutti gli vogliono bene. Il problema è un suo amico, ex pugile, chiamato Simoncino, violento cocaionomane che da fastidio a tutto il quartiere e porta Marcello sulla cattiva strada. In molti pensano di intervenire anche in maniera definitiva, ma Marcello no, è soggiogato completamente da Simone e la sua indifesa tenerezza aggiunta a una sorta di inettitudine lo portano ad essere la vittima preferita del delinquente, distruggendone la vita.

C'è poco da dire. Matteo Garrone è abilissimo nel lavorare nei contesti complessi e duri della società italiana, nelle periferie, negli abbandonati dallo Stato. La cosa che sorprende questa volta è la sua capacità di raccontare i sentimenti migliori, la tenerezza che poi si trasforma in violenta rabbia, odio, vendetta, morte e di guardare dentro i vari personaggi e soprattutto dentro Marcello, e tirare in superficie i nostri istinti più profondi sia che siano teneri sia che siano violenti.

Il racconto non è incentrato sulla violenza o sulla vendetta, ma come sempre avviene nel cinema del regista romano ci si concentra sulle sfumature, su come si arrivi alla vendetta e come questa sia non un qualcosa per liberarsi del fastidio ma come tentativo di redimersi verso tutto e tutti.

Marcello è la parte di noi che emerge quando sbagliamo non dicendo no, pure se sappiamo di sbagliare. La sua vendetta non avviene per le umiliazioni, ma perchè perde il rispetto di se stesso e una volta avvenuta, avviene la sconfitta definitiva del canaro.

Marcello Fonte, attore non protagonista e premiato come migliore attore a Cannes, è strabiliante, in un film che non si pone il principio di fare la morale o moralismi vari, ma semplicemente viaggia nei meccanismi oscuri nella mente e dei rapporti umani in un film di rara potenza che crea difficoltà nello spettatore, che avrebbe voglia di uscire dalla sala per l'ansia e la sofferenza che la storia ti pone di fronte

 

 
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Film nelle sale da oggi

Post n°14535 pubblicato il 21 Giugno 2018 da Ladridicinema
 

 
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Jurassic World ancora primo, oltre 1 milione di Euro nel weekend

Post n°14534 pubblicato il 18 Giugno 2018 da Ladridicinema
 

Jurassic World - Il regno distrutto (guarda la video recensione) incassa un altro mezzo milione di euro di domenica e chiude il weekend con più di 1 milione e un totale di 6,9 milioni. Il film dovrebbe chiudere poco oltre gli 8 milioni e quindi non riuscirà a entrare nella top ten assoluta stagionale, il cui ultimo posto è occupato con 9,5 milioni da Come un gatto in tangenziale, che quindi sarà l'unico film italiano presente in classifica. 
Per il resto, ci sono pochissimi spunti: 211 - Rapina in corso e Ogni giorno (guarda la video recensione) si confermano come le migliori new entry della settimana, anche se faticano a superare i 100mila euro. Mary e il fiore della strega (guarda la video recensione) raccoglie altri 52mila euro di domenica e resta sopra alla coppia Solo: a Star Wars Story (guarda la video recensione) e Deadpool 2 (guarda la video recensione), che arrivano rispettivamente a 4,2 milioni di euro e 6,9 milioni di euro (leggermente sotto al dato del predecessore, che aveva chiuso con 7,4 milioni di euro). 
Dogman (guarda la video recensione) resiste in top ten e ieri ha anche guadagnato una posizione, chiudendo al nono posto con 20mila euro, mentre A Quiet PassionLa stanza delle meraviglie(guarda la video recensione) e La truffa dei Logan (guarda la video recensione) hanno chiuso tutti con cifre irrilevanti. 
E adesso? Questa settimana non si vedono, all'orizzonte, film capaci di muovere il box office in modo significativo. Potrebbero ottenere risultati discreti Sposami, stupido!Obbligo o verità e Una vita spericolata, ma è chiaro che l'assenza dei grandi film americani, tutti rimandati ad agosto e settembre, si farà sentire. 

 
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Il Trono di Spade: Ordinato il pilota del primo spin-off prequel da coming soon

Post n°14533 pubblicato il 15 Giugno 2018 da Ladridicinema
 

09 giugno 2018 

 

Il Trono di Spade: Ordinato il pilota del primo spin-off prequel

 

Sarà anche vero che il sipario calerà su Il Trono di Spade nella primavera del 2019, ma HBO non sembra per nulla intenzionata a smettere di raccontare la sua storia. Con un annuncio che ha del clamoroso nonostante fosse ampiamente atteso, la rete via cavo americana ha dato ufficialmente il via alla produzione dell'episodio pilota di uno dei cinque spin-off prequel in sviluppo da alcuni mesi.

A fare un passo avanti è l'idea messa nero su bianco da Jane Goldman, nota al pubblico per aver scritto Kick-Ass e X-Men: L'inizio, e attualmente anche dietro le quinte dell'adattamento live-action de La sirenetta. La storia è ambientata nello stesso mondo de Il Trono di Spade ma migliaia di anni prima quella guerra dei Sette Regni che, come sappiamo, sta coinvolgendo tra le alte le case dei Lannister, degli Stark, dei Targaryen e dei Baratheon. Più precisamente, come si legge nella descrizione del progetto diffusa da HBO, "la serie racconta la china del mondo dall'Età d'oro degli Eroi al suo momento più buio". E aggiunge: "Solo una cosa è certa: dai raccapriccianti segreti della storia di Westeros alle vere origini degli Estranei, ai misteri del Continente Orientale, alla leggenda degli Stark... non è la storia che pensiamo di conoscere".

Oltre a scrivere la sceneggiatura, Goldman ne sarà anche la showrunner e la produttrice esecutiva. Ovviamente, il progetto coinvolge anche George R. R. Martin, l'autore della saga letteraria Cronache del Ghiaccio e del Fuoco da cui tutto è cominciato, in qualità di produttore esecutivo. Completano il team di produzione Vince Gerardis (Il Trono di Spade) e Daniel Zelman (Bloodline). Stando ai libri di Martin, l'Età degli Eroi si colloca 10,000 anni prima le storie di Game of Thrones, finita poi con la Lunga Notte (un inverno durato una generazione) e la più grande guerra contro gli Estranei. Tra i personaggi che potrebbero far parte della serie, spiccano Brandon il Costruttore e Lann l'Astuto, fondatori rispettivamente di Casa Stark e Casa Lannister.

In attesa di maggiori dettagli, per ora non è chiaro cosa ne sarà degli altri quattro spin-off prequel in sviluppo a HBO, scritti da Carly Wray (Mad Men), Brian Helgeland (Mystic River), Max Borenstein (Godzilla) e Bryan Cogman (Il Trono di Spade). In una precedente dichiarazione, il presidente della rete Casey Bloys aveva detto: "Se dovessimo andare avanti e ordinare un pilota e [successivamente] una serie, nulla sarebbe in onda su HBO almeno fino a un anno dopo la fine de Il Trono di Spade. Vogliamo che l'ultima stagione de Il Trono di Spade, essendo un evento, abbia su di sé tutte le attenzioni. Non vogliamo usarla per lanciare [una nuova serie]. Vogliamo tenerle un po' distinti".

 
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film usciti giovedi

Post n°14532 pubblicato il 15 Giugno 2018 da Ladridicinema
 

 
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L'ultima grande uscita della stagione è un successo: Jurassic world vince il weekend

Post n°14531 pubblicato il 12 Giugno 2018 da Ladridicinema
 

Jurassic World - Il regno distrutto vince facilmente il weekend e raggiunge un totale di 3,6 milioni ma questo nuovo episodio viaggia molto più lentamente rispetto al primo, che aveva ottenuto 5,7 milioni di euro e aveva terminato la sua corsa a ben 14,7 milioni di euro. Il regno distrutto dovrebbe chiudere attorno agli 8 milioni e questo significa che non riuscirà ad entrare nella top ten assoluta stagionale. Il film era anche l'ultima grande uscita di questa stagione, visto che i distributori hanno deciso di far slittare le uscite di successi annunciati quali Ocean's 8Gli incredibili 2 e Ant-man and the Wasp. Prepariamoci ad almeno due mesi sottotono: al momento c'è un calo di -6,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. 
Solo: A Star Wars Story (guarda la video recensione) chiude il weekend con 358mila euro e arriva a 3,8 milioni. Il film raggiungerà i 4,5 milioni complessivi, senza lasciare traccia nella classifica annuale, se non come benchmark negativo di riferimento per i prossimi film del franchise. Buono invece il dato per Deadpool 2 (guarda la video recensione), che però è lontano da quello del primo episodio (meno di 7 milioni contro 7,4 del film del 2015). 
Bassi gli incassi relativi agli altri film in classifica: nella giornata di ieri, a parte i tre film già citati, hanno tutti incassato meno di 50mila euro: i migliori, tra gli italiani, restano Dogman (guarda la video recensione) e Lazzaro felice(guarda la video recensione), mentre Tito e gli alieni (guarda la video recensione) e Malati di sesso nono sono arrivati nemmeno a 100mila euro complessivi nell'arco del weekend. 
Da segnalare il 14 giugno l'uscita dell'animato Mary e il fiore della StregaPitch Perfect 3Ogni giornoLa stanza delle meraviglie (guarda la video recensione) e A Quiet Passion (da non confondere con l'horror dal nome simile!).

 
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Sense8, annunciata la data dell’episodio finale da wired

Post n°14530 pubblicato il 08 Giugno 2018 da Ladridicinema
 
Tag: news, novità, tv

 


La serie delle sorelle Wachowski tornerà all’inizio dell’estate con un ultima puntata conclusiva di due ore

Quando l’anno scorso Netflix aveva preso la decisione di non proseguire con ulteriori stagioni di Sense8, i fan della serie creata dalle sorelle Wachowski erano insorti, scatenando un appello collettivo sui social. Fortunatamente la piattaforma di streaming ha concesso la realizzazione di un ultimo episodio speciale che metta degnamente fine alle intricate vicende dei protagonisti dalla mente intrecciata. E in questi giorni è stato rivelato anche quando potremmo vedere finalmente questa puntata conclusiva.

Visualizza l'immagine su Twitter

 

Con un poster diffuso sui canali social della serie, infatti, è stato annunciato che i Sensate torneranno per la loro ultima avventura il prossimo 8 giugno. Le due ore (questa la durata dell’ultimo capitolo) serviranno dunque a tirare le fila delle storie personali dei personaggi principali. Torneranno infatti tutti gli attori del cast, fra cui Toby Onwumere, Tina Desai, Miguel Angel Silvestre, Jamie Clayton, Tuppence Middleton, Doona Bae, Brian J Smith e Max Riemelt.

 

Secondo l’annuncio “i componenti del cluster, i loro compagni e alcuni alleati inaspettati intraprendono una missione di salvataggio e di sabotaggio della BPO per proteggere il futuro di tutti i sensate“. Alla fine della seconda stagione, infatti, l’associazione chiamata Biologic Preservation Organization (BPO) aveva catturato Wolfgang ed era intenzionata a braccare tutti gli esseri dalle capacità mentali sviluppate. I protagonisti dunque porteranno a termine la missione viaggiando fra Berlino, Bruxelles, Parigi e Napoli, dove sono state girate parecchie scene.

 
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Rimetti a noi i nostri debiti

Post n°14529 pubblicato il 06 Giugno 2018 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Rimetti a noi i nostri debiti

Post n°14528 pubblicato il 06 Giugno 2018 da Ladridicinema
 

Netflix sta cambiando il cinema e le serie tv, soprattutto per quanto riguarda la distribuzione, così anche noi italiani ci stiamo adattando. 

Dopo "Il venditore di medicine", Antonio Morabito continua a indagare sul potere, o meglio sugli interessi e il lato oscuro di esso con "Rimetti a noi i nostri debiti", la storia di debitori che non possono pagare, e creditori senza scrupolo pronti a fare qualsiasi cosa per recuperare questi soldi, mandando i riscossori a recuperare in qualsiasi modo quel debito.

Il racconto del Bel Paese che fu, con un tasso di disoccupazione alle stelle, con imprese che falliscono continuamente e persone che non riescono ad arrivare a fine mese e che si indebitano fino al collo, pur sapendo di non poter ripagare il debito. Tra questi disgraziati c'è anche Guido (Santamaria), ex tecnico informatico. Viene licenziato quasi subito come magazziniere, va in depressione. Aiutato solamente da un professore che tenta di far capire a Guido come "gioca il potere". Guido si offre di pagare il suo debito lavorando gratis per la finanziaria che ha in mano il suo debito. Franco (Giallini), gli farà da mentore insegnandogli il "mestiere". Lui è un esattore senza scrupoli che si trasforma in un altro appena torna a casa o davanti a un confessionale dove confessa alcuni suoi peccati, ma senza citare cosa fa.

Un film che è una riflessione su quello che è il mondo di oggi, e su quello che la crisi ha creato e ampliato. Un mondo di corrotti dominato dal denaro, in mezzo alla precarietà della vita e del lavoro. Un j'accuse al sistema politico e economico corrotto e malato, al mondo del lavoro precario, che offre solo "lavori di merda". E' presente anche un'accusa a questa Europa degli egoismi dove contano solo alcuni paesi e le lobbies, attraverso le parole di un professore polacco, un ispirato Jerzy Stuhr, che ci racconta cosa è oggi l'Ue e quali sono i movimenti politico-strategici dei vari paesi, usando metafore e giocando al biliardo: "Il sistema politico economico italiano è come i frattali, non fa altro che riproporre modelli già collaudati", oppure "L'unico modo per toccare i poteri forti è mischiarsi, è il disordine puro, è l'entropia incontrollabile, la carambola".

Sono temi spesso affrontati nel cinema, anche troppo e malamente; ma la capacità dell'autore e la novità è quello di saper analizzare l'anima o meglio la corruzione di essa, all'interno della società di oggi senza che buoni e cattivi siano raccontati con limiti ben definiti. O ancora l'analisi dei sentimenti e degli atteggiamenti più radicali, come la misericordia, l'intreansigenza, la vergogna, il pentimento sono raccontati ai limiti estremi.

Ma il pentimento c'è? Non per nulla Morabito inserisce un verso della preghiera del Padre Nostro, il "rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai  nostri debitori", che Franco recita ogni giorno come penitenza dopo essersi confessato ma senza raccontare quello che fa a lavoro e quindi non pentendosi veramente, mentre Guido confessa i propri scheletri a Irina, mettendosi a nudo, che lo guarda disgustata e decide di andarsene.

I personaggi che si muovono sullo schermo sono solo fantasmi, sono tutti debitori, tutti perdenti e tutti in qualche modo arrancano. Il tutto sullo sfondo di una Roma cupa. Una società senza scampo e senza più alcun limite.

Il film di Morabito non lascia indifferenti e genera un moto di sconforto e disagio a causa di una situazione in cui tutti, prima o poi, potrebbero trovarsi, specie di questi tempi, specie in Italia.

 
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Tito e gli alieni

Post n°14527 pubblicato il 06 Giugno 2018 da Ladridicinema
 

Tito e gli alieni è un film di genere commedia, fantascienza del 2018, diretto da Paola Randi, con Valerio Mastandrea e Clémence Poésy. Uscita al cinema il 07 giugno 2018. Durata 92 minuti. Distribuito da Lucky Red.

Poster
  • TRAMA TITO E GLI ALIENI:

Tito e gli alieni, il film diretto da Paola Randi, è una commedia che parla di un Professore (Valerio Mastandrea), per l'esattezza uno scienziato napoletano, che vive isolato dal mondo in una casa mobile nel deserto del Nevada, accanto all'Area 51. Mentre dovrebbe lavorare a un progetto segreto per il governo degli Stati Uniti, non fa altro che passare le sue giornate sul divano ad ascoltare il suono dello spazio.
Una vita piatta e monotona, segnata dalla morte della moglie, la cui voce spera ancora di captare. Il suo unico contatto con il mondo esterno, nonché unica fonte di brio all'interno della sua vita, è Stella (Clemence Poesy), una giovane wedding planner che organizza matrimoni per i turisti a caccia di alieni.
La sua esistenza solitaria viene sconvolta dall'arrivo dei due nipoti da Napoli: Anita (Chiara Stella Riccio) di 16 anni e Tito (Luca Esposito) di 7, che il fratello Fidel (Gianfelice Imparato) gli ha affidato prima di morire. Sconvolto dalla notizia della scomparsa di Fidel, il Professore è pronto ad accoglierli e si attrezza, letteralmente, come meglio riesce. Il problema è che i due ragazzini erano convinti di trasferirsi a Las Vegas, e invece si ritrovano in mezzo al nulla, in balia di uno zio sconclusionato e depresso, in un luogo misterioso in cui si dice vivano gli alieni.

FRASI CELEBRI:

 

Dal Trailer Ufficiale del Film:

Professore (Valerio Mastandrea): Come va? Sono lo zio! Ecco zio! Bacino...

Fidel (Gianfelice Imparato): Ciao fratello! Poi alla fine, effettivamente, sono morto! Per i bambini, ho stistemato tutto. Non vedono l'ora di venire là...l'America...

Tito (Luca Esposito): Zì, teng' fam'!

Anita (Chiara Stella Riccio): Uh Maronn' mia, ro' c'han purtat?!
Tito: Te giuro Anì
Anita: Ma 'a ro' sta 'a piscina?
Tito: Anì, ti giuro...
Anita: Dov'è Lady Gaga?

Voce off: Connessione all'area 51

Anita: Dobbiamo fare una spuntatina alla barba
Professore: La barba non me la devi toccare, la barba!

Tito: Pà, so' Tito, mi senti?

Professore: Non ti posso aiutare, Tito, mi dispiace! Non si parla con i morti!

Fidel: Ma chi altro al mondo gli farebbe ascoltare il suono dei pianeti?!

Anita: Secondo me a Stella piace zio
Tito: Se Stella è bellissima e zio è un macello!

Tito: Di me ti puoi fidare, io ti faccio da assistente
Professore: E Tito chiede dove stai, muah, stai viaggiando nello spazio?! Alla velocità della luce, niente di meno!

 


 
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Tito e gli alieni

Post n°14526 pubblicato il 06 Giugno 2018 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Respiri

Post n°14525 pubblicato il 06 Giugno 2018 da Ladridicinema
 

Respiri è un film di genere thriller del 2018, diretto da Alfredo Fiorillo, con Alessio Boni e Pino Calabrese. Uscita al cinema il 07 giugno 2018. Durata 87 minuti. Distribuito da Europictures.

Poster
TRAMA RESPIRI:

Alfredo Fiorillo dirige Alessio Boni in Respiri, un viaggio tra i più segreti pensieri della mente umana, all'insegna del glorioso cinema di genere italiano.
Dopo aver sofferto una grave disgrazia, Francesco, un ingegnere di quarant'anni, si trasferisce insieme alla figlia nell'antica villa di famiglia sulle rive del lago d'Iseo. Tra le mura della dimora dimenticata risiede già un ospite misterioso, di cui non si percepisce nient'altro che l'eco lontana di un respiratore. Ma altre strane presenze, decisamente più oscure, minacciano la ricerca di pace di Francesco, aiutato in questo luogo di segreti solo dall'amica d'infanzia Marta (Lidiya Liberman), da sempre innamorata di lui. Perché è tornato lì? Quali ricordi lo tormentano? Riuscirà a dominare il dolore e a sopravvivere in un ambiente così sinistro? Le risposte sono custodite nei respiri che animano la silenziosa villa.



 
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Rabbia furiosa - Er Canaro

Post n°14524 pubblicato il 06 Giugno 2018 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Rabbia furiosa - Er Canaro

Post n°14523 pubblicato il 06 Giugno 2018 da Ladridicinema
 

Rabbia furiosa - Er Canaro è un film di genere noir del 2018, diretto da Sergio Stivaletti, con Riccardo De Filippis e Romina Mondello. Uscita al cinema il 07 giugno 2018. Durata 120 minuti. Distribuito da Apocalypsis.

Poster
TRAMA RABBIA FURIOSA - ER CANARO:

Fabio ha appena scontato otto mesi di galera per un crimine che non ha commesso, al posto di Claudio, un suo amico ex pugile, un delinquente di piccolo calibro che ambisce a diventare il boss del Mandrione (quartiere periferico romano). Claudio gestisce traffici vari e si occupa anche di combattimenti tra cani. Ogniqualvolta i suoi cani rimangono feriti, egli si rivolge all'amico Fabio che, clandestinamente nel retrobottega della sua toletta per cani, si occupa di piccole operazioni chirurgiche e medicazioni. L'amicizia tra Fabio e Claudio è molto ambigua, quasi malata. Claudio ha una personalità bipolare che lo porta a volte ad agire con estrema cattiveria nei confronti di Fabio che sembra subire senza reagire. Tutto questo dura da tempo fino a quando Fabio, non potendo più sopportare, deciderà un giorno di attuare la sua terribile vendetta...



 
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La Terra dell'Abbastanza

Post n°14522 pubblicato il 06 Giugno 2018 da Ladridicinema
 

La Terra dell'Abbastanza è un film di genere drammatico del 2018, diretto da Damiano D'Innocenzo, Fabio D'Innocenzo, con Andrea Carpenzano e Matteo Olivetti. Uscita al cinema il 07 giugno 2018. Durata 96 minuti. Distribuito da Adler Entertainment.

Poster
  • TRAMA LA TERRA DELL'ABBASTANZA:

La Terra dell'Abbastanza, il film diretto dai fratelli Damiano e Fabio D'Innocenzo, vede protagonisti Mirko (Matteo Olivetti) e Manolo (Andrea Carpenzano), due giovani amici che vivono alla periferia di Roma.
Bravi ragazzi, fino al momento in cui, guidando a tarda notte, investono un uomo e decidono di scappare. La tragedia si trasforma in un apparente colpo di fortuna: l'uomo che hanno ucciso è un pentito di un clan criminale di zona e facendolo fuori i due ragazzi si sono guadagnati un ruolo, il rispetto e il denaro che non hanno mai avuto. Un biglietto d'entrata per l'inferno che scambiano per un lasciapassare verso il paradiso.

In un mondo in cui la sofferenza è sinonimo di debolezza, i due ragazzi protagonisti si spingeranno oltre il limite della sopportazione per vedere fin dove si può fingere di non sentire nulla. Purtroppo, lo scopriranno sulle loro spalle: si può fingere fino alla fine. Non esiste uno stop, se non il definitivo. Perché il sangue non fa più impressione e la paura cessa di essere un meccanismo di difesa, la violenza diventa l'unico linguaggio comprensibile. Un linguaggio che fa terra bruciata dovunque lo si parli. Non importa quale sia il luogo di provenienza delle vittime.

CURIOSITÀ SU LA TERRA DELL'ABBASTANZA:

Fabio e Damiano D'Innocenzo, registi del film La Terra dell'Abbastanza, hanno voluto raccontare com'è facile assuefarsi al male: "I due ragazzi protagonisti uccidono involontariamente un uomo e scelgono la via più facile, quella del silenzio, ma i fantasmi di quest'evento non gli lasciano tregua - hanno spiegato i registi, alla loro prima esperienza cinematografica -. Così cominciano a corazzarsi dai sensi di colpa. Credono sia più facile accumulare ulteriore carico di disumanizzazione invece che ripulirsi da quanto è accaduto. Al punto da non sentire più niente, coscienza compresa".

 

Dal Trailer Ufficiale del Film:

Manolo (Andrea Carpenzano): Mamma mia 'gna faccio più anna 'a scola, te 'o giuro oh!
Mirko (Matteo Olivetti): Eh daje, va! Se pigliamo st'altri du' anni così se mettemo a lavora', no?! Trovamo un lavoretto carino
Manolo: Barman, annamo a fa i barman
Mirko: Ma co' chi, co' rumeni e 'e rumene?
Manolo: Vabbe, che cazzo te frega!

Danilo (Max Tortora): Avete investito 'na persona, mica so' pizza e fichi, eh?!

Danilo: Noi adesso, senza volerlo, glie avemo fatto un favore immenso ar clan dei Pantano! Avete ammazzato un infame

Manolo: Aò, ho trovato er modo pe' farte entra'!

Uomo: Tu hai mai sparato?
Manolo: Sì, sì
Uomo: Te?
Mirko: No

Mirko: 'Namo! È morto, annamo!

Angelo (Luca Zingaretti): A te già te conosco
Manolo: Ciao Angelo!
Angelo Ciao

Alessia (Milena Mancini): A Mì, ma perché invece de sta sempre con' Manolo, non stai un po' co' tu' madre?

Manolo: Sapemo tutto l'uno dell'altro, me dici che cazzo è successo?

Angelo: Ma che t'hanno fatto per statte così sul cazzo?

Angelo: I giovani devono pote' sognà!

Mirko: Ci pensi mai a quella sera te?!
Manolo: A volte. Strano, eh...da zero a mille, così buh!

 


 
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Diva

Post n°14521 pubblicato il 06 Giugno 2018 da Ladridicinema
 

Diva! è un film di genere biografico del 2017, diretto da Francesco Patierno, con Barbora Bobulova e Anita Caprioli. Uscita al cinema il 07 giugno 2018. Durata 75 minuti. Distribuito da Officine UBU.

Poster

Un viaggio attraverso i ricordi e le interpretazioni di una diva italiana del teatro e del cinema di tutto il mondo: Valentina Cortese.

DIVA!, il film diretto da Francesco Patierno, è tratto dal libro autobiografico "Quanti sono i domani passati", a cura di Enrico Rotelli edito da Mondadori, e racconta la vita di Valentina Cortese attraverso un flusso narrativo che vede interpretare le parole dell'artista da otto tra le migliori attrici italiane del momento: Barbora BobulovaAnita CaprioliCarolina CrescentiniSilvia D'AmicoIsabella Ferrari, Anna FogliettaCarlotta NatoliGreta Scarano; una prova unica nel suo genere quella di interpretare colei che è stata candidata come miglior attrice non protagonista agli Oscar per "Effetto Notte" di François Truffaut, e che è stata la musa di Giorgio Strehler (nel film interpretato Michele Riondino) che la diresse in una versione passata alla storia de Il Giardino dei Ciliegi e, non da ultimo, attrice prediletta dei registi più importanti della storia del cinema italiano come Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Franco Zeffirelli.


Presentato alla 74a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nella selezione ufficiale fuori concorso. Il film ha conquistato lo Starlight Cinema International Award e il Nastro D'Argento come migliore documentario 2018.

IL CAST DI DIVA!:

 
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Nel nome di Antea

Post n°14520 pubblicato il 06 Giugno 2018 da Ladridicinema
 

Nel nome di Antea è un film di genere documentario del 2018, diretto da Massimo Martella, con Massimo Wertmüller e Letizia Ciampa. Uscita al cinema il 08 giugno 2018. Durata 75 minuti. Distribuito da Istituto Luce Cinecittà.

Poster
TRAMA NEL NOME DI ANTEA:

Due opere della pittura italiana raccontano come sono riuscite a uscire indenni dalla Seconda Guerra Mondiale, senza essere per nulla intaccate. A salvaguardare queste e molti altri ritratti sono stati un gruppo di giovani funzionari italiani delle Belle Arti, che, nonostante il loro coraggio e la loro dedizione, sono rimasti nell'ombra fino a poco tempo fa. Hanno tenuto lontano i capolavori dai bombardamenti, tenendoli nascosti in luoghi al di fuori delle città prese di mira; poi, dopo l'armistizio, li hanno protetti dall'avanzare della linea del fronte e da possibili razzie.
Tra gli umili eroi che hanno messo al riparo questi quadri e hanno agito dietro le quinte del conflitto ci sono: Pasquale Rotondi, che in due rifugi nelle Marche mise in salvo migliaia di opere del Nord Italia; diversi i funzionari ministeriali, come Lavagnino, Argan, Lazzari, che quando nessun posto in Italia era più sicuro, riuscirono a ricoverarne una parte all'interno del Vaticano; le giovani studiose, Palma Bucarelli e Fernanda Wittgens, che, mettendo a rischio le loro stesse vite, hanno salvato i capolavori loro affidati.
Un tentativo di salvaguardare l'arte dell'intera nazione, dalle opere d'arte napoletane, portate via da Montecassino, ai capolavori dei musei fiorentini, trafugati dai nazisti e recuperati prima che passassero il confine.

Il racconto di questa missione di salvataggio culturale, però, interessa anche i tentativi di restaurare ciò che sembrava irrimediabilmente perduto. Anche se non tutto si è salvato, è grazie a queste persone coraggiose che oggi possiamo ammirare e mostrare al mondo intero Caravaggio, Giorgione, Raffaello e molti altri. Il generale americano Clark, a comando delle truppe coinvolte nella Compagna d'Italia, disse che fare la guerra in Italia era come combattere in “un maledetto museo”; eppure, quel museo è sopravvissuto ed è testimone della storia della nostra identità, trasmettendo ogni giorno il valore universale della bellezza.


 
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