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Messaggi del 03/08/2012

 

28 MAGGIO 1972: LA "GIOVIN SIGNORA" DIVENTA GRANDE da Tuttojuve

Post n°8378 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 
Tag: libri, news

Il mio libro dedicato al primo scudetto di Boniperti presidente
03.08.2012 15:00 di Stefano Bedeschi
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Questo libro dedicato allo scudetto numero quattordici della Juve l’ho scritto per svariati motivi. Innanzitutto, perché è il primo dei tanti scudetti che ho festeggiato insieme a milioni di tifosi juventini (non considero quello del 1966/67, essendo troppo piccolo per capire l’importanza di quella vittoria).

E poi per ricordare, con tanta nostalgia, un calcio fatto di romanticismo, di tanta passione, di tanta fatica e sudore. Fatto di personaggi bizzarri e stravaganti, presidenti appassionati della propria squadra e veri e propri “padri-padroni”. Allenatori filosofi, maghi e maghetti. Giocatori che siedono in panchina con la pelliccia o che portano la pistola. Nessuna traccia di procuratori, i calciatori sono di proprietà delle proprie società che dispongono, nel bene o nel male, del loro destino.

E, soprattutto, è il calcio delle maglie “pulite” dalle sponsorizzazioni. Rigorosamente numerate dall’uno all’undici, dove il due è il terzino destro, il tre il terzino sinistro, il sei il libero e così via. Dove la divisa del portiere (salvo qualche rara eccezione) è completamente nera, come quella dell’arbitro. Dove il pallone è bianco con i pentagoni neri e gli scarpini tutti neri, senza colori strani.

È il calcio di “Tutto il calcio minuto per minuto”. Che attesa spasmodica per conoscere i risultati del primo tempo! La trasmissione radiofonica, infatti, cominciava alle 15:30, in coincidenza con l’inizio dei secondi tempi (le partite si giocavano tutte alle 14:30, niente anticipi o posticipi). Bortoluzzi, Ameri, Ciotti ed Ezio Luzzi erano gli amici della domenica pomeriggio. Insieme a Paolo Valenti che conduceva “90° minuto” e mostrava, alle 18:00 circa, i goal delle partite. E, infine, alle 19:00 un tempo della partita più importante della giornata, con la voce di Nando Martellini. Certo, per gli adulti c’era anche “La domenica sportiva”, ma io allora ero un bimbo e, come tutti i bimbi dell’epoca, mi mandavano a letto dopo “Carosello”.

Questo libro lo dedico ai miei coetanei, che saranno sicuramente colti da tanta nostalgia, ma anche ai più giovani, alle nuove leve che, probabilmente, faticheranno a capire questo tipo di calcio. La speranza è che, per una volta, ci possa essere l’unione di queste generazioni così tanto diverse e distanti sotto uno stesso denominatore comune: l’amore per il calcio.

 

LO TROVI QUI IN FORMATO E-BOOK: www.urbone.eu/obchod/28-maggio-1972-la-giovin-signora-diventa-grande

LO TROVI QUI IN FORMATO LIBRO: http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=767508

 
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007 Skyfall - è arrivato anche il trailer ufficiale in italiano! da comingsoon

Post n°8377 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 
Tag: news


 

E' online il primo trailer ufficiale italiano di 007 Skyfall, il nuovo episodio della saga dell'agente James Bond che uscirà sui nostri schermi il 31 ottobre prossimo. Questo 23mo film della serie, diretto da Sam Mendes, vede di nuovo Daniel Craig nei panni di 007. In Skyfall, la lealtà di Bond verso M sarà messa alla prova quando il suo passato verrà a perseguitarla. Quando l'MI6 verrà messo sotto assedio, 007 dovrà scovare e distruggere la minaccia, non importa a quale costo. Nel film troviamo anche Javier BardemRalph FiennesNaomie HarrisBérénice MarloheBen WhishawHelen McCroryRory KinearAlbert Finney e Judi Dench. 

 

Play video
007 Skyfallil trailer ufficiale italiano

 
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Anche Sorrentino per scegliere l'italiano da Oscar da cinecittà news

Post n°8376 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 
Tag: news

Angelo Barbagallo (produttore), Nicola Borrelli (direttore cenerale Cinema MiBAC), Martha Capello (presidente AGPC Associazione Giovani Produttori Cinematografici), Paola Corvino (presidente UNEFA - Unione Nazionale Esportatori Film e Audiovisivi), Valerio De Paolis (distributore), Piera Detassis(giornalista), Fulvio Lucisano (produttore), Paolo Mereghetti (critico cinematografico) e Paolo Sorrentino (regista) sono i nove membri della commissione di selezione istituita dall'Anica, su incarico dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che dovranno designare il titolo italiano per la corsa all'Oscar categoria Miglior Film in lingua straniera.


La selezione sarà effettuata tra i film, usciti nelle sale italiane tra il 1° ottobre 2011 e il 30 settembre 2012, che presenteranno la loro candidatura all'Anica entro il prossimo 14 settembre.
La cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles il 24 febbraio 2013.

 
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Diaz, la verità di Canterini: “Fu una rappresaglia, vidi facce assetate di sangue” da Il fatto quotidiano

Post n°8375 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 
Tag: libri, news

L'ex comandante della "celere" di Roma firma un libro sull'irruzione nella scuola del G8 di Genova. Dove accusa gli alti vertici della Polizia di Stato di aver cercato di depistare le indagini su quella "macelleria" scaricando tutte le colpe sui suoi uomini

“La Diaz fu una rappresaglia scientifica alla figuraccia mondiale per le prese in giro dei black bloc. Un tentativo, maldestro, di rifarsi un’immagine e una verginità giocando sporco, picchiando a freddo, sbattendo a Bolzaneto ospiti indesiderati assolutamente innocenti”. A dirlo, anzi a scriverlo, non è un no global reduce dalG8 di Genova, ma un poliziotto. E che poliziotto: Vincenzo Canterini, primo dirigente oggi a riposo, all’epoca dei fatti comandante del Primo reparto mobile, cioè dei “celerini” romani. Nel quale era inquadrato il VII Nucleo Sperimentale, l’élite antisommossa protagonista dell’irruzione nella scuola genovese sotto il comando di Michelangelo Fournier, che per quell’operazione avrebbe poi coniato l’efficace etichetta di “macelleria messicana“.

Canterini ha deciso di raccontare la sua verità su quell’episodio inDiaz, libro scritto con i cronisti del “Giornale” Gian Marco Chiocci e Simone Di Meo e pubblicato da Imprimatur. Undici anni dopo i fatti del 2001 e, soprattutto, neppure un mese dopo la condanna definitiva in Cassazione dello stesso Canterini e di altri 24 poliziotti, compresi Fournier e diversi capisquadra del VII. In Diaz, l’ex capo dei celerini romani accusa apertamente le alte sfere del Viminale di aver cercato di scaricare sui di lui e sui suoi uomini le responsabilità, anche penali, di quella “macelleria indiscriminata”. Non riuscendoci grazie alla caparbietà dei magistrati genovesi. Che però avrebbero commesso l’errore opposto, cioè di dividere la scena della Diaz in “buoni e cattivi”, dove buoni erano tutti gli occupanti del dormitorio improvvisato e cattivi tutti i poliziotti intervenuti. La tesi di Canterini, invece, è che all’interno della scuola ci furono gravi atti di resistenza – smentiti quasi del tutto nella ricostruzione processuale – e che gli uomini del VII Nuncleo non si siano abbandonati ad alcun pestaggio indiscriminato, a differenza di altri colleghi (leggi il racconto di Canterini in un brano del libro Diaz).

I FANTOMATICI GOS. Allora, chi sono i responsabili del violento pestaggio di oltre sessanta persone su 93 arrestati? La domanda non è da poco, visto che tra i 25 condannati – compresi alti dirigenti degli apparati investigativi come Franco Gratteri, Gilberto Caldarozzi e Giovanni Luperi, rimossi dai loro incarichi per l’interdizione dai pubblici uffici – nessuno è mai stato accusato di specifici episodi di violenza, ma soltanto di aver affermato il falso nei verbali o di non aver impedito le brutalità. Canterini riesuma la tesi del “Gos“, il fantomatico “Gruppo operativo speciale” della polizia che negli anni dopo il G8 fu anche oggetto di interrogazioni parlamentari, ma la cui esistenza non è mai stata confermata.

I Gos restano ectoplasmi che Canterini racconta così: “I fantasmi del Gos, come i mazzieri in abiti civili, diversi da noi per minimi dettagli cromatici su caschi e cinturoni, avevano un tratto distintivo comune: il volto irriconoscibile, coperto da foulard o mefisti. Solo per questo l’hanno scampata”. Vale la pena ricordare che al processo Diaz nessun poliziotto ha mai fornito elementi utili per identificare colleghi resposabili di singoli atti di violenza. E che la tesi riportata nelle sentenze ormai definitive è che ad abbandonarsi ai pestaggi furono uomini di tutti i reparti, VII nucleo compreso. Fournier ha avuto il merito di confermare in aula lo scenario delle “colluttazioni unilaterali” ai danni degli occupanti, e per questo in polizia si è guadagnato la fama di “Giuda”, denuncia Canterini. Che riflette: “Mi chiedo, e chiedo a chi indossa la divisa e legge queste pagine: peggio lui o i Ponzio Pilato che nell’ombra hanno picchiato, tramato, depistato rovinando colleghi che sapevano innocenti?”. 

“SETE DI VENDETTA”. Detto questo, il libro Diaz è l’ennesima – forse definitiva – conferma della ricostruzione di quella tragica notte così come emerge dalle carte giudiziarie. In estrema sintesi, l’operazione fu decisa dai vertici del Viminale – leggi gli uomini del capo della polizia Gianni De Gennaro – soprattutto per esigenze politico-mediatiche, per riscattare la pessima figura nella gestione dell’ordine pubblico nelle due giornate di manifestazioni del G8. Offrendo in pasto a giornali e tv – debitamente avvertiti in anticipo dal portavoce di De Gennaro Roberto Sgalla – nientemeno che il “covo” dei black bloc. Ma sotto la scuola di via Battisti finirono per radunarsi circa 400 poliziotti di tutti i reparti che, esasperati e stravolti da due giorni di scontri, trasformarono la “perquisizione” in una spedizione punitiva, in una vendetta cieca contro i manifestanti. Così Canterini racconta il raduno degli agenti sotto la Questura, la sera del 21 luglio: “Di qua i miei uomini, di là la classica ‘macedonia di polizia’ che per esperienza volevo sempre lontana dai teatri di ordine pubblico. Facce stanche, affaticate, assetate di sangue e di vendetta. Gente in fibrillazione, completamente alla frutta per quei due giorni d’inferno, che scalpitava. Un’accozzaglia di divise blu e di dialetti incomprensibili. La preoccupazione maggiore era per quei tipi in borghese, con la pettorina della polizia”.

ERRORI O STRATEGIA? Tutto chiaro, allora? Non proprio. Perché anche nel libro di Canterini serpeggia l’eterno dubbio del G8 di Genova. Gli errori che hanno accompagnato i momenti cruciali dell’ordine pubblico – gli allarmi assurdi propalati dai servizi segreti alla vigilia della manifestazioni, la carica dei carabinieri ai Disobbedienti in via Tolemaide, l’operazione Diaz – sono stati davvero tali?O qualcuno, negli apparati dello Stato, ha giocato sporco perché la situazione degenerasse? All’origine della spedizione alla Diaz c’era stata una situazione di tensione creatasi in via Battisti al passaggio di un “pattuglione” della polizia nel tardo pomeriggio del 21 luglio, quando il G8 e le sue manifestazioni erano ormai finiti. Urla, insulti, il lancio di un paio di oggetti, nessun ferito. Da qui la decisione di intervenire nel “covo”. Ma ecco il cattivo pensiero che Canterini condivide con molti dei suoi nemici no global: “A me quel passaggio con le sirene è sempre puz­zato. Perché andare a stuzzicare il cane che dor­me? Perché provocarlo e costringerlo a una reazio­ne? Perché ricominciare daccapo quando ormai a Genova non si vedeva più anima viva? Ragionavo per sensazioni, e non trovavo risposte senza che altri interrogativi iniziassero a ronzarmi dentro”.

 
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Scuola Diaz, Canterini racconta il blitz del G8 di Genova. E i “demoni” della polizia

Post n°8374 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 
Tag: libri, news

“Pozzanghere di sangue”, “urla disumane”, pestaggi bestiali di “anziani claudicanti” e “ragazze nei sacchi a pelo”. Così Vincenzo Canterini, allora comandante del Reparto mobile di Roma, racconta del blitz alla scuola Diaz, la notte del 21 luglio 2001 al termine del G8 di Genova. Il brano è tratto dal libro Diaz, che il dirigente di polizia oggi a riposo ha scritto con i giornalisti Gian Marco Chiocci e Simone di Meo per Imprimatur editore.  

Un casino infernale. Gli anfibi degli agenti rimbombavano sordi inciampando sui contusi e slittando sopra vetri rotti, vestiti strappati, pozzanghere di sangue. Giuro, erano pozzanghere. Dietro la porta che dava sulla palestra notai i primi feriti, piangevano accasciati contro la parete. Urla disumane, terrificanti, sembravano provenire dall’aldilà. Vidi gente calpestata dalle scarpe dei poliziotti. Presi la via delle scale facendo lo slalom tra panche rovesciate e gli ultimi agenti che mi sorpassavano mentre salivo. Avevo deciso di fare un sopralluogo in tutti i piani, ma il proposito sarebbe rimasto tale, a causa di ciò che vidi non appena alzai il piede dall’ultimo gradino della rampa.

La mia vita andò in testacoda. Mi bloccai appena mi si presentò davanti agli occhi lo scannatoio al primo piano. Inizialmente pensai a un campo di battaglia dovuto a violente resistenze. Perché resistenze, checché se ne dica, a cominciare dalle cancellate sprangate e dagli oggetti lanciati dalla finestre, ve ne furono molte tra gli occupanti. Gli abusi dei rappresentanti dello Stato ci furono e furono ingiustificabili. Ma alla Diaz non fu tutto bianco e nero, i manifestanti non erano tutti buoni e i poliziotti non erano tutti cattivi. I miei capisquadra, per dire, raccontarono di scontri cruenti. (…)

Ma i veri demoni, quelli che hanno approfittato dell’impunità dopo aver goduto a percuotere anziani claudicanti e ragazze nei sacchi a pelo, erano vestiti in jeans e maglietta con il fratino “polizia”. Erano quelli che indossavano la divisa “atlantica”, i caschi lucidi e i cinturoni bianchi (i nostri U-Boot erano invece opachi, i cinturoni neri). Erano anche gli appartenenti, così si diceva nell’ambiente, a un misterioso gruppo operativo speciale ribattezzato Gos, da non confondere con i Gom della Penitenziaria, e di cui mi parlò con dovizia di particolari un noto sindacalista di polizia che a tanti guai andò incontro per aver avuto l’ardire di interrogare testualmente così il ministro dell’Interno e il capo della polizia: «Con la massima cortesia e urgenza si chiede di sapere» se per davvero esista «un qualche organismo della polizia denominato Gos, ovvero Gruppo operativo speciale, quando sia stato istituito, chi ne è a capo, chi lo componga, come sia stato selezionato il personale che ne fa parte, quali siano le sue competenze e se sia stato in qualche modo utilizzato durante l’ultimo G8 tenutosi a Genova e, nel caso, in quali occasioni». 

di Vincenzo Canterini
da Diaz (Aliberti editore)

 
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VENUTO AL MONDO - Dopo Toronto a San Sebastian da cinemaitaliano.info

Post n°8373 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 
Tag: news


Il film di Sergio Castellitto, tratto dall'omonimo romanzo di Margaret Mazzantini, parteciperà alla sessantesima edizione del Festival di San Sebastian


VENUTO AL MONDO - Dopo Toronto a San Sebastian
Dopo l'anteprima prevista al Festival Internazionale di Toronto, "Venuto al Mondo" di Sergio Castellitto sarà presentato alla sessantesima edizione del Festival Internacional de Cine de San Sebastian in Spagna, che si terrà dal 21 al 29 settembre 2012.

Tratto dall'omonimo romanzo di Margaret Mazzantini, il film narra la storia di Gemma, una donna che parte con il figlio sedicenne per Sarajevo. Ad attenderla all'aeroporto, Gojko, poeta bosniaco, amico, fratello, amore mancato, che ai tempi festosi delle Olimpiadi invernali del 1984 traghettò Gemma verso l'amore della sua vita, Diego, il fotografo di pozzanghere. Il romanzo racconta la storia di questo amore, una storia di ragazzi farneticanti che si rincontrano oggi invecchiati in un dopoguerra recente. Una storia d'amore appassionata, imperfetta come gli amori veri. Ma anche la storia di una maternità cercata, negata, risarcita. Il cammino misterioso di una nascita che fa piazza pulita della scienza, della biologia, e si addentra nella placenta preistorica di una guerra che mentre uccide procrea.

La sceneggiatura del film; una coproduzione italo-spagnola realizzata da Alien Produzioni, Medusa Film,, Picomedia, Mod Producciones e Telecinco Cinema con il contributo del MiBAC; è realizzata da Sergio Castellitto con Margaret Mazzantini. 

Nel cast Penelope Cruz, Emile Hirsch, Pietro Castellitto, Luca De Filippo, Jane Birkin, Adnan Haskovic e Saadet Aksoy.

30/07/2012, 12:07

 
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Genova, morto il giornalista Cesare Viazzi: fu tra i fondatori di Rai Tre da blitzquotidiano

Post n°8372 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 
Tag: news

Cesare Viazzi

GENOVA – E’ morto a Genova Cesare Viazzi, giornalista ed ex direttore della Rai della Liguria. Viazzi aveva 83 anni ed era malato da tempo. Fu tra i fondatori di Rai Tre e, nel 1979, del Tg3. Iniziò la sua carriera come critico teatrale per il “Caffaro”. Poi passò alla radio e alla televisione: nel 1960 entrò in Rai dove rimase fino alla pensione. In tv inseguì alcuni eventi speciali: le alluvioni di Firenze e di Genova, l’occupazione di Praga, le Olimpiadi di Mosca e i festival di Cannes. Se ne va un altro giornalista Rai, dopo Alfredo Provenzali, morto il 13 luglio scorso.

Nel 1979, con la nascita di Rai3 e del suo Tg, diede vita ad alcune rubriche come Tg3 settimanale, Tg3 Set e Tresette. Il figlio Alberto, giornalista anche lui, racconta: “Mi ha sempre dato ottimi consigli, che per me restano fondamentali. Uno di questi era: il giornalista deve essere sempre oggettivo e dire le cose come stanno”.

 
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La lotta continua a Cinecittà da Articolo21

Post n°8371 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 
Tag: news

cinecitta1

Si e’ ridotto il danno, almeno sui temi della ricerca e delle attività’ culturali, nel testo varato venerdì’ notte sulla ‘spending review’ dalla commissione bilancio del Senato
. La norma e’ piena di cose negative, tuttavia rispetto al primo articolato deciso dal governo alcuni emendamenti sono passati, emersi anche dal dibattito di Articolo 21. Rimangono autonomi e indipendenti il Centro sperimentale di cinematografia, la Cineteca nazionale e l’Istituto Centrale per i Beni sonori e audiovisivi; possono continuare a ricevere erogazioni pubbliche gli enti culturali, esclusi pure questi ultimi dalle soppressioni previste per il contenimento delle spese. La ricerca per quest’anno e’ salva. Si tratta di piccoli spiragli, da riprendere nella battaglia per la conoscenza e i saperi, purtroppo negletta in questo provvedimento come in tutto l’insieme di una politica che non riesce a superare il berlusconismo come forma culturale. Grazie, invece, alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, che per giorni e giorni sono stati davanti al Senato. E non dimentichiamo che la lotta continua a Cinecitta’.

30 luglio 2012

 
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Cinecittà: il Cinema “Made in Italy” rischia di scomparire

Post n°8370 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 
Tag: news

cinecitta1

Il Cinema, da più di 100 anni possiede l’immagine del mondo. È uno dei massimi miti dell’epoca contemporanea, è l’espressione artistica del  XX Secolo. Ha fotografato e raccontato rivoluzioni, guerre e catastrofi, ha seguito attimo per attimo la crescita di una pianta o lo sbarco sulla luna, è un prezioso aiuto per ogni sorta di insegnamento, ha prestato volti e azioni agli eroi  della letteratura e inventato ogni tipo di storia possibile e fantascientifica.

Ha inciso e incide sul costume, sul comportamento, sui modi di pensare come uno degli strumenti più incisivi dell’arte espressiva. Ci ha portato in altre realtà, in altre città e civiltà: attori e attrici del cinema ci parlano dallo schermo e noi ci rispecchiamo nei loro personaggi.

Ogni storia che ci racconta il cinema è un debito che paghiamo verso artisti, tecnici e artigiani che hanno lavorato per nutrire la nostra fantasia,  portandoci in territori sconosciuti, o fatto scoprire la realtà quotidiana che non sappiamo vedere.
Ogni storia del cinema è un viaggio nella nostra memoria, nei nostri ricordi, o in quella dei popoli, dei fatti che riempiono il mondo conservato in una pellicola per trasmetterci un valore culturale di conoscenza e riflessione.
Questo è il cinema.
Un cinema, che a Roma e in tutto il resto del mondo viene riconosciuto con un nome:Cinecittà, “la fabbrica dei sogni”, cosi definita da sempre. Uno stabilimento di37 ettari composto da 22 teatri di posa, 2 tensostrutture, 300 tra camerini ed uffici, 21 sale trucco, una piscina di 7.000 mq., una falegnameria, una scenografia pittorica, una sartoria, un laboratorio di sviluppo e stampa, apparecchi multimediali, montaggio in AVID, attrezzerie, ecc.

La sua posizione è strategica all’interno della città di Roma, a soli9 kmdal centro, a due passi dalla fermata della metropolitana, vicino al Grande Raccordo Anulare e agli aeroporti romani, ed è raggiungibile con estrema facilità da produzioni, fornitori, clienti e turisti.

Cinecittà: il più bello e il più grande teatro del mondo dopo Hollywood
Da Quo Vadis al Neorealismo i cineasti hanno sempre lavorato nei teatri di Cinecittà. Autori come Zavattini, Rossellini, De Sica, con la loro arte ed i loro capolavori fecero la fortuna del cinema italiano. Poi nel 1950, con  il contributo americano, in particolare della MGM, si decise di girare a Roma il colossal storico Quo Vadis?

In quegli anni Cinecittà divenne la Hollywood sul Tevere: nei teatri di posa e lungo i viali era possibile incontrare registi e i divi stranieri più celebri dell’epoca, poi Ben Hur, con Charlton Heston. Seguendo con Cleopatra (1961), interpretato da Elizabeth Taylor e Richard Burton, Guerra e pace (1956, K. Vidor) e Il tormento e l’estasi (1964, C. Reed). E gli italiani non erano da meno: nel 1959 si girò La dolce vita, uno dei capolavori di Federico Fellini, seguito da Visconti e Pasolini.

Cinecittà è sempre stata la città dei sogni, dando lavoro a migliaia di persone, coprendo ruoli di ogni genere, dalla semplice comparsa fino ai mestieri artigianali e di specializzazione come scultori, pittori, decoratori facendo da capofila la famiglia De Angelisancora oggi attiva da 4 generazioni con un laboratorio storico all’interno a Cinecittà.

Cinecittà ha dato vita a maestri scenografi, costumisti, attori e registi che hanno primeggiato nella loro attività artistica in Italia e nel mondo. I film italiani hanno ottenuto100 nomination all’Oscar e ben 47 statuette sono state assegnate a registi, attori, scenografi, montatori, ecc.
Ricordiamoci che dal 1937 nel nostro territorio romano abbiamo la prima azienda cinema del XX secolo, la prima in Europa.  Questa nostra cultura è stata viva fino ai primi anni ’90 con una Cinecittà non sempre in uno stato ottimale ma sempre attiva e prolifera.

Oggi, Cinecittà è vuota22 teatri di posa vuoti. Anche i due teatri occupati da Canale 5 con “Amici” e “Il grande fratello” sono andati via. Oggi il cinema non è più vivo come quello che ho raccontato prima, tutto quello che vi ho raccontato e rimasto solo un ricordo, la speranza  di un ritorno per la generazione precedente ed il sogno dei giovani per un cinema che non hanno conosciuto.
Il cinema viene sempre ricordato come il lavoro del divertimento, in pochi conoscono le difficoltà e la passione che ci vuole per realizzare un prodotto filmico.  Qualche ministro dice che con la cultura non si mangia; l’occupazione del cinema e di Cinecittà a Roma e nel Lazio è enorme.  Abbiamo migliaia di operai specializzati, tecnici, artisti, registi, attori, ecc.  Abbiamo 350 persone tra Cinecittà Studios e Luce, circa 8.000 tra operatori, addetti e professionisti, 12.000 aziende artigianali nel settore, per un totale di circa 250.000 persone che ruotano nella filiera del cinema.

La Cinears (De Angelis) ha nei suoi magazzini 30.000 pezzi tra stucchi e statue di varie grandezze e stile, costruiti appositamente per il cinema mondiale. Un museo che racconta 70 anni di storia del cinema che deve essere conservato. Le 5/6 sartorie Cineteatrali hanno una media di 30.000 costumi d’epoca ogn’uno nei propri magazzini. Consideriamo anche due società storiche di arredamento d’epoca come Rancati e Postiglione, oggi è rimasta solo una tappezzeria, Schiavi, purtroppo l’altra,  Sanchini che risiedeva all’interno di Cinecittà non esiste più da un anno.

Questo è il cinema. È Cinecittà con la sua cultura, la sua industria e la sua potenziale occupazione professionale che muove Roma e Lazio. Il cinema è un espressione artistica, una professione, un mestiere, un industria. Dobbiamo impegnarci per passare alle nuove generazioni la cultura del saper raccontare, del saper collaborare con le nuove tecnologie senza dimenticare il passato.

Dal 1997, da quando Cinecittà è gestita privatamente non mi sembra che abbia avuto un risveglio industriale e artistico come si supponeva con l’ingresso di Luigi Abete.

Dal 4 luglio 2012  Cinecittà è occupata, è la prima volta da quando è nata Cinecittà che i lavoratori dello stabilimento occupano il sito. 70anni di storia, 70anni di cinema e mai gli addetti ai lavori erano arrivati a tal punto, ci è riuscito il Dott. Luigi Abete. E’ riuscito prima, a non far entrare le produzioni cinematografiche negli studi per i costi troppo alti, poi l’abbandono dei teatri che hanno portato la produzione del Fiction di “Modugno” a non poter girare nel teatro 7 per l’invasione dei volatili in teatro, fino ad arrivare alla stupenda idea di costruire all’interno degli studi, un albergo a 5 stelle e un parcheggio sotterraneo per 6000 posti auto. Utile, a suo dire, a rilanciare Cinecittà.

Sono convinto, è l’ho accennato prima, il cinema è un lavoro ma è in particolar modo passione, è un sentimento indispensabile per fare cinema in e con qualsiasi ruolo. E Abete, un banchiere, non può avere la passione per il cinema. Tanto da far pensare a interessi molto lontani da quelli a cui è votata per missione Cinecittà.

Molti di noi, tra attori, registi, scenografi, ma anche molti politici hanno aderito al nostro appello per non far morire Cinecittà, sostenendo il nostro progetto alternativo di rilancio dello stabilimento. I primi firmatari sono: l’Art. 21, Movem 09, l’ApTI, l’art. 9, ecc.

Un patrimonio romano e una realtà di fama mondiale, deve partire dalla loro vocazione produttiva, adeguare il complesso esistente al mercato attuale, dare valore aggiunto ai suoi spazi e alla nostra produzione cinematografica. Cinecittà va adeguata e rilanciata con idee e scelte coraggiose, non rottamata culturalmente per il riuso dell’area.

1. Un accordo tra l’ANICA, RAI e Cinecittà Studios per riportare le produzioni cinematografiche e di Fiction a ricostruire le scenografie nei teatri di posa. Riavvieremmo il lavoro nei teatri con il rilancio del settore. Vuol dire occupazione sul nostro territorio di artigiani e operari specializzati che vivono e producono in tutto il Lazio.

2. A Cinecittà vanno ospitati nell’arco dell’anno almeno 2 appuntamenti di livello internazionale:

- senza togliere il prestigio del “Roma Film Festival”, oggi ospitato all’Auditorium, si può pensare ad un prolungamento del festival presso gli Studi di Cinecittà – parliamo delFestival del Cinema Indipendente Europeo, un incontro di idee e di prodotti dell’Europa Unita, supportato e riconosciuto dai Paesi Membri, dove la giovanecultura del Vecchio  Continente si confronta, si espone e si offre al mercato. In altre parole a Roma, a Cinecittà confluirebbe il meglio della produzione indipendente europea e qui i nuovi autori, promossi dai rispettivi Paesi, troverebbero una vetrina internazionale e soprattutto un luogo di riscontro economico e di vendita dei migliori prodotti. A questo scopo il Festival del Cinema Indipendente Europeo deve offrire un servizio di vendita e di acquisto, un mercato dei prodotti presentati, un servizio di commercializzazione che vada dalla distribuzione cinematografica alla distribuzione Home Video, alla vendita Free e Pay TV e alla Web TV. – questa stessa struttura di commercializzazione va fatta funzionare nell’intero arco dell’anno in stretta connessione con gli Studios, offrendo ai produttori e agli investitori non solo la possibilità di entrare a Cinecittà’ con un’idea e uscirne con la pellicola, ma oltre che alla realizzazione del prodotto il mercato tra produzioni europee. – per coprire l’intero anno di attività nella stessa struttura è possibile sviluppare e/o riprendere il Festival della Fiction televisiva. E ampliarlo con il mercato televisivo Europeo.

Cinecittà deve diventare una “CITTADELLA DELLA CREATIVITA”, iniziando con gli uffici dedicati agli autori, scrittori e sceneggiatori, uffici per le Associazioni di Categorie dello spettacolo, alle redazioni dei giornali cinematografici e di spettacolo. Per arrivare ad attività socioculturale e di sviluppo aprendo le porte alle attività formative e performative dello Spettacolo dal Vivo come il Teatro, la Danza e la Musica, organizzando spazi e servizi.

3 . Cinecittà va restaurata e valorizzata dal punto di vista architettonico, per creare le

premesse di questa nuova ricettività internazionale e di questo rilancio della nostra industria cinematografica. Va realizzato, sul fronte di via Lamaro, uno spazio multiuso che comprenda, accanto alle sale cinematografiche, anche spazi adeguati agli incontri con i protagonisti nazionali e internazionali del cinema.

4. Allo scopo di potenziare il richiamo turistico, a Cinecittà va realizzato uno spazio espositivo che accolga e accompagni i visitatori (a partire dalle scuole, fino al turismo internazionale) alla scoperta della Città del Cinema. Sarebbe un viaggio nel tempo e nella fantasia, da uno spazio classico ad uno multimediale. Ma dovrà essere realizzato (quale migliore soluzione?) con la collaborazione progettuale e fattiva degli artigiani e delle imprese del settore.

Ciò significa anche centralizzare e mettere in collegamento tra loro aziende prestigiose che concorrono alla realizzazione del prodotto filmico: Rancati, Cinears, Postiglione, Annamode, Tirelli, Farani, ecc.

Ditte che da circa 50 anni hanno fatto e ancor oggi fanno il cinema Italiano. Queste aziende vanno reinserite nella struttura dello Stabilimento con laboratori interni a Cinecittà e la possibilità di avere su via Lamaro dei punti-vendita aperti al pubblico. In uno spazio così concepito può essere inserito un valore aggiunto come l’Archivio RAI, costumi e scene, ovvero la storia della nostra televisione.
Sarebbe inoltre uno spazio ideale per il Museo della Moda, a tutt’oggi rimasto il sogno dei maggiori stilisti italiani.

 

5. Accanto agli eventi internazionali e alle attrazioni espositive permanenti,Cinecittà dovrà ospitare una serie di attività e servizi legati al prodotto audiovisivo, che ne andranno a costituire l’ossatura e la dinamicità quotidiana. A questo scopo va segnalata l’importanza della diffusione degli audiovisivi tramite WEB TV, un settore estremamente fertile che annulla i modelli consolidati della TV tradizionale e apre nuovi canali di fruizione e di profitto: un mercato in espansione che già conta 500 milioni di utenti connessi a larga banda, destinatari di nuovi contenuti ma anche oggetto di nuovi mercati pubblicitari.

Quindi dare una nuova veste imprenditoriale e di promozione filmica a Cinecittà Luce.

6. Ultimo polo indispensabile alla nuova vita di Cinecittà è quello della formazione:

formazione per i giovani italiani che vogliono apprendere e specializzarsi nei mestieri del cinema (pittori, stuccatori, macchinisti, elettricisti, ecc), mestieri che vanno a completare quelle professioni di alto livello che da 60 anni vengono formate dal Centro Sperimentale di Cinematografia. Al settore della formazione va collegato quello dell’aggiornamento per i già professionisti e quello della ricerca con nuove tecnologie, un’importante attività che il nostro settore ha sempre dimenticato.

A fronte di questo progetto di largo respiro, per un patrimonio che, nato a Roma, deve restare ricchezza di questa Città. (Per i dettagli www.artnove.org )
E’ per questo che ci stiamo battendo, è per questo che invito tutti, addetti ai lavori, associazioni professionali /culturali e società civile ha essere con quei dipendenti che presidiano Cinecittà in via Tuscolana, 1055.
Con il coraggio di mettersi contro i poteri forti guadagnando solo 1.000 euro al mese.

27 luglio 2012

 
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USCITE DEL 24/08/2012

Post n°8369 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 

Locandina: Madagascar 3: Ricercati in Europa
Madagascar 3: Ricercati in Europa(Madagascar 3: Europe's Most Wanted)GENERE: Animazione, Commedia, Avventura, Family
ANNO: 2012  DATA: 22/08/2012
NAZIONALITA': USA
REGIA: Eric Darnell, Tom McGrath, Conrad Vernon
CAST: Ben Stiller, David Schwimmer, Frances McDormand, Sacha Baron Cohen, Chris Rock, Jada Pinkett Smith
Locandina: Babycall
Babycall(Babycall)GENERE: Thriller
ANNO: 2011  DATA: 24/08/2012
NAZIONALITA': Germania, Norvegia, Svezia
REGIA: Pal Sletaune
CAST: Noomi Rapace, Kristoffer Joner, Henrik Rafaelsen

 
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USCITE DEL 17/08/2012

Post n°8368 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 

Locandina: I Mercenari 2
I Mercenari 2(The Expendables 2)GENERE: Azione, Thriller
ANNO: 2012  DATA: 17/08/2012
NAZIONALITA': USA
REGIA: Simon West
CAST: Sylvester Stallone, Jason Statham, Arnold Schwarzenegger, Bruce Willis, Jean-Claude Van Damme, Chuck Norris
Locandina: LOL - Pazza del mio Migliore Amico
LOL - Pazza del mio Migliore Amico(LOL)GENERE: Commedia
ANNO: 2012  DATA: 17/08/2012
NAZIONALITA': USA
REGIA: Lisa Azuelos
CAST: Miley Cyrus, Demi Moore, Ashley Greene, Thomas Jane, Adam G. Sevani, Gina Gershon

 
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USCITE DEL 10/08/2012

Post n°8367 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 

Locandina: Nudi e felici

Nudi e felici(Wanderlust)GENERE: Commedia
ANNO: 2012  DATA: 10/08/2012
NAZIONALITA': USA
REGIA: David Wain
CAST: Jennifer Aniston, Paul Rudd, Malin Akerman, Ray Liotta, Kathryn Hahn, Lauren Ambrose

 
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USCITE DEL 03/08/2012

Post n°8366 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 

Locandina: Damsels in distress - Ragazze allo sbando
Damsels in distress - Ragazze allo sbando(Damsels in distress)GENERE: Commedia
ANNO: 2011  DATA: 01/08/2012
NAZIONALITA': USA
REGIA: Whit Stillman
CAST: Greta Gerwig, Adam Brody, Analeigh Tipton, Megalyn Echikunwoke, Carrie MacLemore, Hugo Becker
Locandina: Diario di una schiappa 3 - Vita da cani
Diario di una schiappa 3 - Vita da cani(Diary of a Wimpy Kid: Dog Days)GENERE: Commedia, Family
ANNO: 2012  DATA: 03/08/2012
NAZIONALITA': Canada, USA
REGIA: David Bowers
CAST: Zachary Gordon, Devon Bostick, Peyton List, Steve Zahn, Rachael Harris, Anne Openshaw
Locandina: Dream House
Dream House(Dream House)GENERE: Thriller
ANNO: 2011  DATA: 03/08/2012
NAZIONALITA': USA
REGIA: Jim Sheridan
CAST: Daniel Craig, Naomi Watts, Rachel Weisz, Mark Wilson, Joe Pingue, Elias Koteas
Locandina: La congiura della pietra nera
La congiura della pietra nera(Jianyu)GENERE: Arti marziali, Azione, Thriller
ANNO: 2010  DATA: 03/08/2012
NAZIONALITA': Cina, Hong Kong, Taiwan
REGIA: John Woo, Su Chao-Bin
CAST: Michelle Yeoh, Jung Woo-sung, Barbie Hsu, Kelly Lin, Wang Xueqi, Shawn Yue

 
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In testa ancora Biancaneve e L'Uomo Ragno

Post n°8365 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 

Non riservano grosse sorprese gli incassi del weekend cinematografico. Biancaneve e il Cacciatore continua a rimanere in testa, con 455.239 euro incassati nel fine settimana, per un totale di 6.766.262. Un risultato decisamente ragguardevole dato il periodo vacanziero, l'inizio concomitante delle olimpiadi e la natura 2D della pellicola.

Lo segue The Amazing Spider-Man, che raggiunge quota 10.216.652 con i 346.593 euro incassati nel weekend.
Al terzo posto si piazza La leggenda del Cacciatore di Vampiri in 3D, che dopo il calo di venerdì sembra essersi ripreso (pur rimanendo sotto le aspettative), con un incasso di 202.146 euro per un totale di 949.898 euro. Recupera una posizione Bed Time (177.400 euro), mentre ne perde unaContraband, l'action thriller diretto da Baltasar Kormákur e con protagonista Mark Wahlberg (164.238 euro per un totale di 232.918). Seguono Un anno da leoni (67.355 euro per un totale di 67.355), Cena tra amici (46.783 euro per un totale di 423.472), La memoria del cuore (29.126 per un totale di 40.724) e Il Dittatore (29.092 euro per un totale di 2.643.120).

 
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A Roma fine riprese film F.Brogi Taviani da Ansa

Post n°8364 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 
Tag: news

Gli ultimi sconosciuti da regista Masoch e Forse Dio e' malato02 agosto, 15:31
A Roma fine riprese film F.Brogi Taviani(ANSA) - ROMA, 2 AGO - Si girano a Roma le ultime riprese del nuovo film di Franco Brogi Taviani, regista di Masoch e Forse Dio e' malato, nuova pellicola nata dal corso di specializzazione per filmmaker dello IED (Istituto Europeo di Design). ''Non un saggio di fine corso, ma - spiega il regista - un film vero e proprio, seppure a basso budget, dalla struttura insolita per il cinema italiano, che affronta in chiave metaforica la 'patologia' della nostra societa' che dimentica se stessa''.

 
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Craig, 007 muore e 'risorge' in Skyfall

Post n°8363 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 

Sorpresa nel trailer, in sala dal 31 ottobre02 agosto, 18:07
Craig, 007 muore e 'risorge' in Skyfall(ANSA) - ROMA, 2 AGO - Dopo aver accompagnato la regina Elisabetta II all'Olympic Stadium nella cerimonia d'apertura delle Olimpiadi di Londra, Daniel Craig, agente segreto 007, torna al cinema con Skyfall, nuovo film della saga di James Bond, in sala dal 31 ottobre, il cui trailer italiano e' stato rilasciato oggi. E dove si scopre che Bond muore precipitando da un viadotto. La notizia ha del clamoroso, ma quando redivivo si presenta a M (Judi Dench) che gli chiede dove fosse, 007 risponde: ''a godermi la morte''.

 
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Addio a Gore Vidal, enfant terrible

Post n°8362 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 
Tag: news

Addio a Gore Vidal, enfant terrible

LOS ANGELES - Gore Vidal, l'enfant terrible della cultura americana, il grande scrittore che a 22 anni scandalizzò gli Stati Uniti con il suo romanzo dichiaratamente omosessuale, che diventò un bestseller, 'La statua di sale', è morto ieri a 86 anni nella sua casa di Hollywood Hills, a Los Angeles, per le complicazioni di una polmonite. Drammaturgo, sceneggiatore di film di successo come 'Improvvisamente l'estate scorsà di Joseph L. Mankiewicz e 'Ben-Hur' di William Wyler, lo scrittore aveva tentato più volte, ma con scarso successo, anche di candidarsi in politica. Nato il 3 ottobre del 1925 a West Point, Gore Vidal, pseudonimo di Eugene Luther Gore Vidal, non appena ha iniziato la sua carriera letteraria, ha scelto come nome il cognome del nonno materno Thomas P. Gore, senatore democratico dello stato dell'Oklahoma. Nel 1943 si è arruolato come riservista nell'esercito degli Stati Uniti.

Per circa trent'anni ha vissuto in Italia, prima a Roma e poi nella sua villa La Rondinaia a Ravello, in costiera amalfitana, venduta alla morte nel 2005 del compagno di una vita, Howard Austen. Apprezzato più come saggista che come narratore, fra i suoi libri più noti, molti pubblicati in Italia da Fazi editore, L'età dell'oro, Palinsesto, Burr, Navigando a vista, Una nave che affonda. Federico Fellini lo chiamò per interpretare se stesso in 'Roma'.

 
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Ufficiale: i film dello Hobbit saranno tre! da badtaste.it

Post n°8361 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 

E' ufficiale: Peter Jackson ha annunciato sulla sua pagina Facebook che i film dello Hobbit non saranno più due, ma tre.

Secondo il sito TheOneRing (che cita un comunicato ufficiale della Warner Bros.), l'uscita del terzo episodio è prevista per l'estate del 2014. Sempre secondo TORn, il film NON sarà un film "ponte" verso la trilogia del Signore degli Anelli: la trama di tutto il progetto è stata spalmata in tre film, e quindi anche gli iniziali punti chiave dello Hobbit - un Viaggio Inaspettato sono cambiati, con del materiale che probabilmente è slittato al secondo film.

Ecco quanto comunicato dal regista:

Accade solo alla fine delle riprese di avere la reale possibilità di sedersi e dare un'occhiata al film che si ha fatto. Lo abbiamo fatto recentemente Fran, Philippa ed io quando abbiamo guardato un primo montaggio del primo film - e una buona porzione del secondo. Eravamo piacevolmente colpito dal modo in cui la storia si stava componendo e, in particolare, dalla forza dei personaggi e del cast che li aveva portati in vita. Tutto questo ci ha fatto pensare a una cosa: possiamo cogliere l'occasione per raccontare qualcosa di più di questa storia? E la nostra risposta, come registi e come fan, è stato un "sì" senza riserve.

Sappiamo quanto della storia di Bilbo Baggins, dello stregone Gandalf, dei Nani di Erebor, dell'ascesa del Negromante e della Battaglia di Dol Guldur non verrà raccontato se non coglieremo questa occasione. La ricchezza della storia dello Hobbit, così come di parte delle Appendici del Signore degli Anelli, ci permette di raccontare la storia completa delle avventure di Bilbo Baggins, e la parte che ha avuto in quella che in alcuni casi è stata la pericolosa, e in altri casi eccitante, storia della Terra di Mezzo.

Quindi, senza ulteriori indugi e parlando a nome della New Line Cinema, Warner Bros. Pictures, Metro Goldwyn-Mayer, Wingnut Films e dell'intero cast e troupe dei film dello Hobbit, vorrei annunciare che i film saranno TRE.

E' stato effettivamente un viaggio inaspettato, e nelle parole del Professor Tolkien stesso, "una storia che è cresciuta mentre la raccontavo".

A presto,

Peter J

Supponiamo che buona parte di tutti e tre i film sarà composta dalle riprese già effettuate (la sessione principale infatti è durata un anno esatto), inoltre nell'estate del 2013 si terrà una sessione di riprese aggiuntive della durata di alcune settimane.

 

 

Scritto da Fran Walsh, Peter Jackson, Philippa Boyens e Guillermo del Toro, Lo Hobbit - un Viaggio Inaspettato è il primo di tre film adattati dal romanzo omonimo di J.R.R. Tolkien e dalle appendici del Signore degli Anelli, e uscirà il 14 dicembre 2012.

Vi ricordiamo che potete parlare del film in questo topic del forum apposito.

Quanto lo attendete? Potete votare nel box BAD Hype nella scheda del film. Tramite la nostra scheda del film, potete trovare tutti i nostri aggiornamenti sulla pellicola, specie quelli arrivati dal Comic-Con ai quali BadTaste era presente con i suoi inviati.

 
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Riflessioni sulla vicenda Cinecittà La farsa Abete continua... da abitarearoma.net

Post n°8360 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 
Tag: news



Riceviamo e pubblichiamo - 30/07/2012

 

Il paradosso inquietante della “faccenda-Cinecittà” è che se ne parla in tutto il mondo tranne che sui grandi organi d’informazione italiani.

Il tam tam del web fa sicuramente la sua parte ma solo perché attivato principalmente da chi sta pagando sulla sua pelle le conseguenze dell’oscuro piano Abete e soprattutto perché per fortuna ci informano dall’estero.

Testimonianze nostrane di solidarietà?

Velo pietoso sulle nuove leve del cinema. Presenza commovente di chi invece l’ha amata davvero Cinecittà, i Grandi della vecchia guardia arrivati al presidio degli scioperanti anche su una sedia a rotelle come Citto Maselli e poi tanti amorevoli ignoti che ogni giorno sostengono la causa con sottoscrizioni e gruppi spontanei, che si aggregano su facebook per tenere tutti al corrente visto che, come già detto, l’informazione dei media in Italia è praticamente inesistente.

E i politici? Educate capatine diplomatiche, condite ogni tanto da apparenti rassicurazioni del ministro dei Beni Culturali…” Tranquilli… Cinecittà non chiude…”
Ma nessuno spiega ancora COME resterà aperta…

E meno che meno lo spiega il signor Luigi Abete che adesso è nella classica fase tutta italo-berluscoide dell’angioletto offeso che smentisce tutto e si rammarica che le sue buonissime intenzioni siano state tanto travisate. Beh, qualcosa doveva pur dire dopo lo scandalo esploso all’estero, con la miccia al contrario.
Tanto si sa che poi, calata l’attenzione, qui si torna sempre e comunque a fare il proprio comodo (ancora Berlusca docet). Al limite cambierà l’etichetta, invece di piano Abete sarà Forte Abete, proprio nel senso di Fortino suo, suo e basta.

Personalmente non credo neanche a una virgola delle smentite.
Che senso logico ha parlare della costruzione di un nuovo splendido teatro di posa pari e superiore al mondialmente invidiato 5 se poi al punto successivo si parla di necessità di licenziare o decentrare con altre qualifiche le maestranze che di quel nuovo teatro e di tutta Cinecittà dovrebbero essere la linfa stessa?
Ergo, il teatro è una carota davanti al naso del somaro e dietro la carota c’è invece tutto il montarozzo di schifezze da palazzinari di merda che si sono già fatti i conti della serva smezzando col Comune. Eh sì, Comune di Roma, dico proprio a te! Di chi sono quei terreni?

Non voglio mettermi a fare la sentimentale ricordando cosa è stata Cinecittà per chi come me ha il morbo del Cinema come malattia genetica, ma è plateale agli occhi del mondo intero che questa struttura è un bene non solo intoccabile ma che ha ancora tutte le potenzialità intatte e quindi mi limito a osservare che tutto questo assurdo silenzio italico attorno alla questione della chiusura può avere solo due possibili spiegazioni.
O non gliene frega veramente niente a nessuno o c’è talmente tanta coscienza sporca

da parte di chi da anni boicotta con tagli immorali ogni cosa che sa di cultura, che è meglio rasarne al suolo uno dei “templi” consacrati. E cosa per il nostro martoriato Cinema è più S. Pietro di Cinecittà? Allora qual’ è la verità? Ipotesi numero uno, numero due…o un bel mix di tutte e due …La latitanza delle nuove mezze glorie lo fa pensare…

Comunque in ognuno di questi casi che tristezza e che schifezza. 
Che altro posso dire se non che con sincera volontà politica e di ogni struttura produttiva a partire dalla Rai, Cinecittà può essere ancora fortissima e competitiva. Per le grandi produzioni mondiali e soprattutto per noi che oggi siamo i primi ad andare a girare all’estero le nostre storie e non perché siano ambientate in Paupasia. Storie italianissime. Chiaro che c’è una questione di costi ma Basta!!! Si può e si deve trovare il modo. E questo sarebbe solo il primo passo ed è sotto gli occhi di tutti perché è vergognoso che la sopravvivenza di una struttura del genere debba oggi dipendere da Grandi fratelli e similari.

Basta! Cinecittà deve tornare a sé stessa e non voglio polemizzare su film d’arte e film di cassetta perché Cinecittà nella sua storia ha avuto centinaia di film commerciali e capolavori assoluti della storia del Cinema finanziati anche dai proventi di quei film. ma una cosa era fondamentale sempre. 
Il suo marchio di assoluta e straordinaria qualità. Guai a chi lo tocca quel marchio signor Abete.

Alberghi, piscine e parcheggi se li vada a costruire da un’altra parte. A Cinecittà non servono bagnini e posteggiatori. A Cinecittà serve il suo tesoro professionale e umano: le maestranze più stimate del mondo.

Tutto il mio amore, sostegno e rispetto profondissimo per chi sta occupando Cinecittà, rimettendoci stipendio e vita familiare per tutelare qualcosa di tanto prezioso. Tutto il mio disprezzo per chi non lo capisce.

Gaetano Di Staso

 
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Lo Hobbit e Resident Evil: Retribution un giorno prima in Italia da badtaste.it

Post n°8359 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 
Tag: news

La Warner Bros. sta aggiornando le date di uscita dei propri titoli di punta degli ultimi mesi del 2012 annunciando sulle rispettive pagine Facebook che questi usciranno un giorno prima.

E' il caso di Resident Evil: Retribution e Lo Hobbit - un Viaggio Inaspettato che, arrivando dopo la "rivoluzione" di ottobre secondo la quale i film usciranno sempre il giovedì (e non più il venerdì o il mercoledì), verranno anticipati di un giorno - rispettivamente l'11 ottobre e il 13 dicembre. Nel caso dello Hobbit, in particolare, si tratta di un giorno prima anche rispetto alla release americana.

Seguendo l'esempio di Warner, molto probabilmente nei prossimi giorni e nelle prossime settimane altri studios aggiorneranno i propri listini, anticipando o rinviando le uscite dei propri film. Vi terremo aggiornati...

 

 
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CINECITTA' WORLD da http://www.parchionline.it/cinecitta_world.htm

Post n°8358 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 

Il nuovo parco divertimenti a tema di Roma.

Roller coaster al parco divertimenti Cinecittà World di RomaIl 19 novembre 2009 si è svolta a Villa Borghese (Roma) la conferenza stampa per la presentazione ufficiale del nuovo parco divertimenti a tema di RomaCinecittà World. La struttura sorgerà sulla Via Pontina nell'’area di Castel Romano, proprio dove Dino De Laurentiis costruì i suoi primi studios negli anni 60 e a pochi metri dall'attuale Outlet Mc Arthur-Glen. Il progetto di Cinecittà World è articolato in 4 fasi e prevede, in un periodo di tempo di 2/3 anni, la realizzazione di tre parchi a tema con servizi di vario genere, per una superficie complessiva di 50 ettari. I primi lavori di costruzione sono iniziati alla fine del 2011 e già entro l'anno prossimo (2013) è prevista l'inaugurazione del primo parco divertimenti ispirato al mondo del cinema che si estenderà su 23 ettari di terreno e includerà 7 ristoranti e 38 attrazioni per tutti i gusti, tra le quali: un roller coaster con numerose inversioni, un family coaster, quattro dark ride di cui una interattiva, un'arena per stunt show, una torre di caduta, un roller coaster indoor con fase di lancio iniziale e uno spill water. Il masterplan di Cinecittà World è stato curato dalla ditta Forrec mentre le tematizzazioni sono state ideate da Valerio Mazzoli Studios e dallo scenografo Dante Ferretti.

La seconda fase di lavori prevede la costruzione del Cinecittà Village, un'area con negozi, ristoranti e cinema, e di Cinecittà World 2, la prima fase di espansione del parco divertimenti a tema, mentre con il terzo e ultimo step è prevista la realizzazione di un hotel e di Cinecittà Natura, area verde dove si potranno visitare veri set cinematografici e scenografie utilizzate nei film. 

Nel complesso l'investimento supera i 500 milioni di euro ed a regime sono previsti oltre 4 milioni di visitatori annui con 2.500 addetti, tra impiegati fissi e stagionali. 

Mappa del parco divertimenti Cinecittà World di RomaIl progetto Cinecittà World è promosso dalla compagnia di Luigi Abete, Diego Della Valle e Aurelio De Laurentis mentre i finanziamenti derivano all'80% da Cinecittà Entertainment e per il restante 20% da Generali. 

A rafforzare il gruppo dovrebbe esserci anche Compagnie des Alpes, una società francese presieduta da Dominique Marcel, che gestisce numerosi impianti sciistici tra Francia e Italia e possiede 21 parchi divertimenti in Europa, tra i quali: Futurscope, France Miniature, Parc Asterix, Walibi Rhône Alpes e Walibi Aquitaine in Francia; Walibi Belgium, Aqualibi Belgium e Bellewaerde Park in Belgio; Walibi Holland e Dolfinarium in Olanda; per un totale di 9 milioni di visitatori annui e 280 milioni di euro di ricavi. Numeri che ne fanno una delle quattro società del divertimento nel panorama europeo insieme a Parques Reunidos (vedi Mirabilandia), Merlin (vedi Gardaland, Gardaland Waterpark e Sea Life) e Euro Disney (vedi Disneyland Paris). La compagnia francese dovrebbe fare da patner industriale con un ruolo rilevante nella gestione delle attrazioni grazie alla grande esperienza maturata negli ultimi anni nel settore dei parchi divertimento

Il progetto Cinecittà World è stato inserito dal Comune di Roma tra le 23 priorità del II° Polo Turistico della Capitale.

Progetto Cinecittà World - Video Ufficiale

 
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I maggiori incassi italiani per la stagione 2011/2012 da movieplayer.it

Post n°8357 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 

a cura di pubblicato il 01 agosto 2012
Analizzando i risultati di questa stagione - che vede 'Benvenuti al Nord' in vetta alla classifica - risultano evidenti le differenze rispetto alla scorsa stagione, ma soprattutto spicca un vincitore morale: il francese Quasi amici.
I maggiori incassi italiani per la stagione 2011/2012Con il 31 luglio si chiude quella che, secondo la tradizione, è la stagione cinematografica italiana e come sempre si è già proiettati verso fine agosto quando le sale nostrane torneranno finalmente a riempirsi grazie all'arrivo di titoli molto attesi (Il cavaliere oscuro - Il ritorno su tutti) e soprattutto il chiudersi dell'estate, delle ferie, della bella stagione, con tutto quel che contribuisce a "distrarre" il pigro spettatore italiano dallo spettacolo offerto dalla settima arte.
E quest'anno sembrerebbe essersi distratto più del solito, complici anche eventi sportivi quali europei di calcio ed Olimpiadi, perché da maggio in poi le soddisfazioni al botteghino sono state davvero pochissime, in un'annata che già nei mesi normalmente fruttuosi era stata a dir poco problematica e penalizzata dalla continuata crisi economica.
La classifica completa dei 100 film di maggiore successo di questi ultimi 12 mesi la potete trovare qui, ma in questo articolo andremo ad analizzare soltanto le prime 20 posizioni. E la prima cosa che balza all'occhio è ovviamente la sostanziale differenza di numeri rispetto alle stagioni precedenti: se negli ultimi anni eravamo abituati a vedere almeno un paio di titoli superare lo scoglio dei 20 milioni (se non addirittura molto oltre grazie agli AvatarAlice in Wonderland oChe bella giornata), quest'anno ci dobbiamo accontentare di un singolo titolo, l'italianissimo sequel Benvenuti al Nord, che con oltre 27 milioni si guadagna lo scettro di maggior incasso della stagione e smentisce tutti gli scettici che ritenevano che l'ottimo risultato del primo film non potesse essere nemmeno avvicinato. La differenza è invece di poco più di due milioni, per un risultato, visto anche l'andamento generale, davvero ottimo.

Jude Law e Robert Downey in una scena di Sherlock Holmes: Gioco di ombreUn'altra significativa differenza con lo scorso anno è la mancanza di altri titoli italiani nelle primissime posizioni. Dodici mesi fa il podio era tutto per la commedia italiana, mentre quest'anno sono tornati alla ribalta i grandi blockbuster USA con il secondo posto e terzo posto occupati rispettivamente da Sherlock Holmes: Gioco di ombre e dal fenomeno The Avengers. Per il film di Guy Ritchie si tratta di una piacevolissima conferma visto che questo risultato non si distanzia troppo da quello ottenuto due anni or sono dal primo capitolo, mentre erano davvero in pochi quelli che avevano immaginato un risultato così positivo per la pellicola di Joss Whedon: certo i quasi diciotto milioni italiani sembrano nulla rispetto al miliardo e mezzo di dollari incassato a livello internazionale, ma è d'uopo ricordare anche che dalle nostre parti negli ultimi 5 anni, ovvero dopo Spider-Man 3, nessun film Marvel aveva più superato la soglia dei dieci milioni.

Kristen Stewart in una scena di The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte I insieme a Robert PattinsonAl quarto e al settimo posto troviamo invece due film di animazione Dreamworks, Il gatto con gli stivali e Kung Fu Panda 2, ovvero due beniamini del pubblico di giovanissimi che non mancano di catturarne l'attenzione anche quest'anno. In particolare per il film doppiato daAntonio Banderas c'è da essere soddisfatti visto che il cambio di protagonista nella saga quasi non si sente e come numeri (16 milioni) siamo molto vicini a quanto incassato lo scorso anno da Shrek e vissero felici e contenti. Al quinto posto un altro fedelissimo delle nostre classifiche, The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1: il penultimo capitolo della saga interpretata dalla (ex?) coppia Robert Pattinson/Kristen Stewart riesce a fare meglio del precedente The Twilight Saga: Eclipse e lascia immaginare un risultato ancora migliore per l'epilogo atteso nelle sale a novembre.

François Cluzet e Omar Sy si divertono sulla neve in una scena del film IntouchablesMa il vincitore morale di questa classifica si trova al sesto posto ed è il francese Quasi amici, perché è vero che in patria è stato un vero e proprio fenomeno culturale e mediatico, ma chi avrebbe potuto anche solo sperare di sfiorare i 15 milioni in Italia con un film senza star e che non è neanche una commedia vera e propria? Il film di Olivier Nakache ed Éric Toledano è partito benissimo fin dal week-end di uscita, ma quello che ne ha sancito lo straordinario successo tanto da noi quanto in patria è stato il passaparola e non è un caso che sia rimasto stabilmente nelle classifiche per oltre due mesi, anche se con un numero di copie di gran lunga inferiore alle nuove uscite che si succedevano settimana dopo settimana. Davvero complimenti a chi ha creduto in questo film, tra i tanti successi della stagione per Medusa questo deve essere stato di certo il più soddisfacente, ma in ogni caso anche trovarsi all'ottavo posto il sequel lampo Immaturi - Il viaggio non deve essere affatto male, soprattutto se si lascia alle spalle il "mitico"cinepanettone.

Christian De Sica sul set di Vacanze di Natale a CortinaE veniamo così agli altri due posti della top ten, due sorprese non da poco, una in negativo e una in positivo.Vacanze di Natale a Cortina è stato il peggior risultato per un film natalizio della Filmauro dell'ultimo decennio e forse anche di più: la formula già da qualche anno sembrava non funzionare più benissimo, ma non raggiungere nemmeno 12 milioni di euro fa del film un vero e proprio flop tanto che lo stesso produttore Aurelio De Laurentiis è già corso ai ripari cancellando decenni di tradizione e record e programmando nuove strategie. La sorpresa positiva è invece il decimo posto de I Puffi, un film in live action che approfitta dell'uscita favorevole (settembre) e supera così gli 11 milioni di euro.

Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio forzano un cancello in una scena de I soliti idiotiVolendo dare uno sguardo anche alle successive dieci posizioni, non si può non notare la presenza di ben ben quattro commedie italiane (lo "scult" I soliti idioti, il Pieraccioni di Finalmente la felicità, De Luigi con La peggior settimana della mia vita, Verdone e i Posti in piedi in paradiso, tutti tra i dieci e i nove milioni), un altro buon risultato per un film Marvel (The Amazing Spider-Man, 12° posto e oltre 10 milioni), ben dueWoody Allen (l'amatissimo Midnight in Paris con quasi 9 milioni, e il discusso To Rome with Love con meno di 8), la riedizione 3D di Titanic(quasi 8 milioni, pochi paesi in proporzione l'hanno amato quanto l'Italia), un capolavoro d'autore quale Hugo Cabret (7 milioni e mezzo) e il recente Biancaneve e il cacciatore, per il momento ad un passo dai 7 milioni.

E adesso, cosa ci aspetta? Difficile dirlo, ma ci piace immaginare che dopo una stagione così deludente non si possa che migliorare. Di certo, distributori ed esercenti non se la sentono di stare ad aspettare con le mani in mano e da ottobre saremo tutti pronti a cambiare le nostre abitudini e ad attendere le novità in sala fin dal giovedì. Se e quali risultati porterà lo scopriremo col tempo, e tra un anno su queste stesse pagine trarremo le conclusioni. Con la speranza magari che le novità e la volontà di cambiare possa andare oltre, magari regalandoci anche un'estate cinematografica degna di questo nome.
BOX OFFICE STAGIONALE

 
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Lo Hobbit: un Viaggio Inaspettato, teaser trailer sottotitolato in italiano

Post n°8356 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Lo Hobbit – un Viaggio Inaspettato uscirà il 13 dicembre 2012 in Italia da Hobbitfilm.it

Post n°8355 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 

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La divisione italiana della Warner Bros. ha annunciato che Lo Hobbit – un Viaggio Inaspettato arriverà un giorno prima nel nostro paese, visto che da ottobre tutti i film usciranno il giovedì e non più il venerdì.

Ecco quindi che Lo Hobbit – un Viaggio Inaspettato arriverà al cinema il 13 dicembre 2012, ovvero un giorno prima rispetto all’uscita americana (14 dicembre)!

Abbiamo quindi aggiornato il countdown nella colonna a destra: ad oggi, mancano solo 133 giorni!

 
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Sono terminate le prime riprese di pick-up dello Hobbit!

Post n°8354 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 

Due settimane fa al Comic-Con di San Diego Peter Jackson aveva rivelato di essere in procinto di ripartire per la Nuova Zelanda per iniziare una prima, breve sessione di riprese di pick-up dello Hobbit.

Le riprese di pick-up sono riprese aggiuntive nelle quali il regista gira scene aggiuntive scritte durante la fase principale di riprese, oppure inquadrature necessarie a rendere più scorrevoli scene già pronte. Al Comic-Con Jackson aveva spiegato che in questa fase avrebbe girato anche un suo cammeo per il primo film (quello del secondo film è già stato girato).

Oggi una controfigura di nome Dean Knowsley ha rivelato via Twitter:

Wow, questo è quanto. Il “Martini!”

 

…Il Martini è una espressione utilizzata per indicare l’ultimo setup di luci e cineprese per girare l’ultima inquadratura di una produzione. Dopo dieci giorni, quindi, le riprese di pick-up sono terminate.

Questo non significa, tuttavia, che le riprese del film sono finite: ci risulta che la seconda unità abbia ancora alcune inquadrature in esterni e senza attori da girare, inoltre Peter Jackson ha fissato una seconda fase di riprese di pick-up per l’anno prossimo. Se la Warner Bros. decidesse di dare l’ok alla trasformazione dei due film dello Hobbit in una vera e propria trilogia, queste riprese di pick-up diventerebbero delle vere e proprie riprese aggiuntive che – secondo quanto riportava qualche giorno fa l’Hollywood Reporter – potrebbero durare alcune settimane e tenersi a metà del 2013. Vi terremo aggiornati…

 
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Il Cast di The Hobbit

Post n°8353 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 

CAST PRINCIPALE IN ORDINE ALFABETICO

  • Adam Brown (Ori)
  • Aidan Turner (Kili)
  • Andy Serkis (Gollum)
  • Benedict Cumberbatch (Smaug/Negromante)
  • Bret McKenzie (Lindir)
  • Cate Blanchett (Galadriel)
  • Conan Stevens (Azog)
  • Dean O’Gorman (Fili)
  • Elijah Wood (Frodo Baggins)
  • Graham McTavish (Dwalin)
  • Sir Ian Holm (Bilbo Baggins anziano)
  • Sir Ian McKellen (Gandalf)
  • Hugo Weaving (Elrond)
  • James Nesbitt (Bofur)
  • Jed Brophy (Nori)
  • Jeffrey Thomas (Thror)
  • John Callen (Oin)
  • Ken Stott (Balin)
  • Lee Pace (Thranduil)
  • Luke Evans (Bard l’Arciere)
  • Mark Hadlow (Dori)
  • Martin Freeman (Bilbo Baggins)
  • Michael Mizrahi (Thrain)
  • Mikael Persbrandt (Beorn)
  • Orlando Bloom (Legolas Greenleaf)
  • Peter Hambleton (Glóin)
  • Richard Armitage (Thorin Oakenshield)
  • Ryan Gage (Drogo Baggins e Alfrid)
  • Sir Christopher Lee (Saruman)
  • Stephen Fry (Il sindaco di Pontelagolungo)
  • Stephen Hunter (Bombur)
  • Sylvester McCoy (Radagast)
  • William Kircher (Bifur)
  • Billy Connolly (Dain Il Piediferro)

Martin Freeman interpreta il protagonista Bilbo Baggins, Ian McKellen torna nella parte di Gandalf il Grigio. I nani sono interpretati da Richard Armitage (Thorin Scudodiquercia), Ken Stott (Balin), GrahamMcTavish (Dwalin), William Kircher (Bifur) James Nesbitt (Bofur), Stephen Hunter (Bombur), Dean o’gGrman (Fili), Aidan Turner (Kili), Peter Hambleton (Gloin), John Callen (Oin), Jed Brophy (Nori), Mark Hadlow (Dori) e Adam Brown (Ori). Riprendono il loro ruolo dal Signore degli Anelli Cate Blanchett(Galadriel), Andy Serkis (Gollum) ed Elijah Wood (Frodo). Jeffrey Thomas e Mike Mizrahi, inoltre, si uniscono al cast nei panni dei re dei nani Thror e Thrain, rispettivamente. Ci si aspetta ulteriori annunci sul casting.

 
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La New Line registra nuovi titoli per Lo Hobbit

Post n°8352 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 

Dopo le URL che vi abbiamo segnalato ieri, ora è TheOneRing.net a rivelare in esclusiva nuovi titoli che la New Line Cinema ha registrato ufficialmente per riservarsi la possibilità di utilizzarli come titoli di uno o più film dello Hobbit. Ricordiamo infatti che mentre il primo dei tre film, Lo Hobbit: un Viaggio Inaspettato, ha un titolo definitivo, gli altri due sono ancora in sospeso dopo l’annuncio che verrà realizzato il terzo film. Non è ancora chiaro se “There and Back Again” rimarrà come titolo e si sposterà al terzo film (assai difficile che rimanga per il film centrale), o se entrambi i film avranno nuovi titoli.

 

Ecco i titoli registrati dalla casa di produzione:

  • The Desolation of Smaug (La Desolazione di Smaug)
  • The Battle of Five Armies (La Battaglia dei Cinque Eserciti)
  • The Hobbit: The Desolation of Smaug (Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug)
  • The Hobbit: The Battle of Five Armies (Lo Hobbit: La Battaglia dei Cinque Eserciti)

Ribadiamo che ciò non significa che saranno questi i titoli: spesso infatti gli studios registrano diversi titoli e si riservano la facoltà di scegliere quello definitivo in seguito.

Fonte: Theonering

 
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Lo Hobbit: la scheda dei film

Post n°8351 pubblicato il 03 Agosto 2012 da Ladridicinema
 

***

“Andata e ritorno, un Racconto Hobbit di Bilbo Baggins”

E’ questo il titolo che Bilbo dà al suo romanzo, il libro rosso che scrive durante Il Signore degli Anelli. Quel libro esiste veramente: si tratta del primo romanzo di J.R.R. Tolkien, scritto dal Professore di Oxford nel 1930 per i suoi tre figli e pubblicato poi nel 1937 con una grande accoglienza da parte dei lettori e della critica, tanto da vendere oltre 100 milioni di copie in tutto il Mondo.

Questa la sinossi del film, che verrà diviso in due parti in TRE film (nota: la decisione di dividerlo in tre film è arrivata il 30 luglio 2012):

Lo Hobbit è ambientato sessant’anni prima i fatti del Signore degli Anelli, e segue il viaggio del protagonista Bilbo Baggins, che viene trascinato in un’epica ricerca per riavere il regno perduto dei nani di Erebor, che venne conquistato molto tempo fa dal drago Smaug. Contattato improvvisamente dallo stregone Gandalf il Grigio , Bilbo si ritrova in una compagnia di tredici nani guidati dal leggendario guerriero Thorin Scudodiquercia. Il loro viaggio li porterà nelle Terre Selvagge, attraverso territori minacciosi pieni di Goblin e Orchi, Mannari letali e Ragni Giganti, Mutaforma e Stregoni.

Anche se il loro obiettivo si trova all’Est nelle terre selvagge della Montagna Solitaria, prima devono fuggire dalle caverne dei goblin, dove Bilbo incontra la creatura che cambierà la sua vita per sempre …Gollum.

Qui, da solo con Gollum, sulla riva di un lago sotterraneo, l’ignaro Bilbo Baggins non solo scopre un coraggio e una scaltrezza che sorprendono pure lui, ma ottiene anche il “tesoro” di Gollum, un anello che possiede qualità inaspettate e utili. Un semplice anello d’oro che porta con sè l’intero destino della Terra-di-Mezzo in modi che Bilbo nemmeno può immaginare.

DATE DI USCITA:

  • Lo Hobbit – Un Viaggio Inaspettato: 13 dicembre 2012 (USA/ITA)
  • Lo Hobbit – Andata e Ritorno: 13 dicembre 2013 (USA/ITA)
  • Lo Hobbit 3: estate 2014 (USA – secondo Variety)

CAST PRODUTTIVO:

  • Regista: Peter Jackson
  • Produttori: Peter Jackson, Fran Walsh, Carolynne Cunningham, Philippa Boyens
  • Produttori esecutivi: Ken Kamins, Zane Weiner
  • Sceneggiatori: Peter Jackson, Fran Walsh, Philippa Boyens, Guillermo del Toro
  • Distribuzione: New Line/Warner Bros. (USA), Warner Bros. (ITALIA)

CAST TECNICO:

  • Direttore della Fotografia: Andrew Lesnie
  • Conceptual Designer: Alan Lee, John Howe, Paul Angeles, Francisco Ruiz Velasco
  • Scenografo: Dan Hennah
  • Trucco e parrucco: Peter King
  • Colonna sonora: Howard Shore
  • Costumi: Ann Maskrey, Richard Taylor
  • Supervisore agli effetti visivi: Joe Letteri

CAST:

DETTAGLI PRODUTTIVI:

  • Inizio delle riprese: 21 marzo 2011
  • Le riprese si sono tenute agli Stone Street Studios di Wellington e in location in Nuova Zelanda
  • La post-produzione si terrà alla Park Road Post Production di Wellington
  • Gli effetti speciali e i trucchi sono stati realizzati dal Weta Workshop, gli effetti visivi dalla Weta Digital
  • Fine delle riprese: 6 luglio 2012
  • Decisione di dividere il film in tre parti: 30 luglio 2012

 
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