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Loro 2

Post n°14468 pubblicato il 09 Maggio 2018 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Si muore tutti democristiani

Post n°14467 pubblicato il 09 Maggio 2018 da Ladridicinema
 

Si muore tutti democristiani è un film di genere commedia del 2017, diretto da ll Terzo Segreto di Satira, con Marco Ripoldi e Massimiliano Loizzi. Uscita al cinema il 10 maggio 2018. Durata 89 minuti. Distribuito da 01 Distribution.

Poster

Si muore tutti democritiani, il film realizzato da Il terzo segreto di Satira, racconta il percorso lavorativo di tre colleghi e amici da una vita: Enrico (Walter Leonardi), Fabrizio (Massimiliano Loizzi) e Stefano (Marco Ripoldi). 
Accomunati dagli stessi ideali e dalle stesse convinzioni politiche, hanno alle spalle un passato fortemente etico e antisistemico, militando, pur con inclinazioni diverse, tra le file della cosiddetta sinistra italiana. 
I tre ragazzi sono accomunati anche dagli stessi sogni e dalla passione per il videomaking, ma faticano a emergere in quel mondo: hanno fondato una piccola casa di produzione, che si barcamena tra video per il sociale, per i sindacati e persino per i matrimoni, cercando di mantenere sempre una sorta di coerenza etica e politica. Ma i loro sogni sono molto più grandi: desiderano poter finalmente tornare a realizzare documentari a tema sociale e girare il mondo per lavoro. 
Improvvisamente, ricevono una proposta che potrebbe finalmente permettergli di realizzare i loro sogni. Ma non è tutto oro quel che luccica: una Onlus che si occupa di immigrazione li ingaggia per girare un documentario, offrendogli un considerevole compenso economico. Fin qui tutto bene. I problemi sorgono nel momento in cui il capo della Onlus risulta coinvolto in uno scandalo di riciclaggio di denaro e truffa ai danni degli immigrati. Il dilemma dei tre ragazzi è tanto lineare quanto complesso: sono disposti a rinnegare tutto ciò in cui hanno sempre creduto nel nome di "una buona causa"? È moralmente accettabile fare cose pulite con soldi sporchi? La crisi è inevitabile: Enrico, il più fedele alla linea politica, è deciso a rifiutare l'offerta, Fabrizio si rimette al giudizio di un tribunale e, nel frattempo, vede tutta la faccenda come un'opportunità per farsi un nome, infine l'indeciso Stefano, diviso tra le due posizioni senza la forza di scegliere da quale parte stare. 
Alla fine, cosa decideranno di fare? Accetteranno il compromesso per una serenità economica altrimenti irraggiungibile in quanto precari? 
Sullo sfondo di un'Italia in crisi, che contrasta nettamente con le passioni e i sogni dei tre giovani, il film costruisce una riflessione ironica e tagliente sulla situazione contemporanea del bel paese.


Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi sono i cinque autori/videomakers che compongono il collettivo de Il Terzo Segreto di Satira. Dall'apertura del loro canale YouTube nel febbraio del 2011 ad oggi hanno raggiunto dodici milioni di visualizzazioni complessive, spalmate su una quarantina di video, con oltre 155.000 iscritti, inclusi quelli su Facebook. Alcuni di questi video sono stati trasmessi da programmi televisivi come Blob, Ballarò, Che tempo che fa, L'Aria che Tira e citati dai principali quotidiani nazionali. Dal 2014 il gruppo ha cominciato a collaborare con alcuni programmi televisivi realizzando contenuti, tra gli altri, per Report e Piazzapulita. A settembre del 2013 il Terzo Segreto di Satira ha ricevuto il "Premio della Satira Forte dei Marmi - Sezione Comicità sul Web". Nel 2014 ha ricevuto il "Premio Isimbardi" dalla Provincia di Milano. Nel 2015 ha portato in scena, per una trentina di repliche nel nord Italia, lo spettacolo "Il Terzo Segreto di Satira Live", un ibrido comico tra proiezioni e sketch live.

Il film Si muore tutti democristiani segna l'esordio al cinema per il gruppo. Con questo film i ragazzi raccontano il percorso lavorativo e umano di tre amici e colleghi: il passato etico, politicizzato e anti-sistema, il presente precario e frustrante ma coerente e infine il compromesso che porta sì serenità economica ma che spegne le loro passioni di gioventù. Lo spunto della storia del film arriva propria dall'esperienza vissuta dal gruppo in quanto casa di produzione. Nel corso degli anni sono arrivate per loro proposte e progetti vantaggiose dal punto di vista economico, ma non in linea con i loro ideali. Si sono generate discussioni interne e i cinque hanno pensato di tradurre a livello narrativo ciò che queste discussioni avrebbero provocato se fossero andate avanti. Quello che ne esce è una riflessione ironica e impietosa sul compromesso, narrata con i toni dell'umorismo e della commedia e una lapidaria conclusione: "nasci contestatore, muori contestato".

Il Terzo Segreto di Satira è un collettivo di autori/videomakers che, dal 2011, produce e pubblica sul web e in televisione video di satira sociale/politica. È composto da Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Ross.

FRASI CELEBRI:

 

Dal Trailer Ufficiale del Film:

Commercialista (Alessandro Betti): Voi pensate l'anno prossimo di fatturare una cifra che oscilla tra i settanta e gli ottanta mila euro, giusto?!
Enrico (Walter Leonardi): Se tutto va bene, sì!
Commercialista: Eh, se tutto va bene, siete nella merda, eh!

Suocero di Fabrizio (Augusto Zucchi): Il marito di mia figlia mi guadagna meno di un rumeno, allora tanto valeva che si sposasse il rumeno! Anche perché rumeni, pugliesi...insomma, no, siamo lì!

Enrico: Sto vedendo se ci sta il lettino...però non puoi capire, è meraviglioso, perché ci sta! È perfetto!

Ragazza: Domani parto per l'Erasmus. Tu quando sei tornato?
Stefano (Marco Ripoldi): Ehm...nel 2005

Chiamenti (Francesco Mandelli): Ho fatto vedere il vostro documentario a Betsy, il mio capo, l'ho convinto a prendere voi per questo lavoro qua. In una parola, ragazzi, one word: Africa. 150k dovremmo farcela
Enrico: Quanto?

Fabrizio (Massimo Loizzi): Ma è meglio fare cose pulite con soldi sporchi o cose sporche con soldi puliti?

Peter Gomez (se stesso): E poi anche se sono soldi sporchi, in Italia chi ti scopre?!

Ragazza: Ma la G per cosa sta?
Stefano: La G?
Ragazza: Otto sono i paesi coinvolti, ma la G è la G di Genova?
Altra ragazza: Come fa a essere Genova scusa? Se l'anno scorso era Okinawa, cos'era O8?!
Ragazza: Non lo so

Commercialista: Scherzo...no, non scherzo, siete veramente nella merda, voi

 


 
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Loro 2

Post n°14466 pubblicato il 09 Maggio 2018 da Ladridicinema
 

Loro 2 è un film di genere biografico, drammatico del 2018, diretto da Paolo Sorrentino, con Toni Servillo e Elena Sofia Ricci. Uscita al cinema il 10 maggio 2018. Durata 100 minuti. Distribuito da Universal Pictures.

Poster

LORO 2 è la seconda parte del nuovo film di Paolo Sorrentino con protagonista Toni Servillo nei panni di Silvio Berlusconi.

In questa seconda parte la crisi tra Silvio e Veronica (Elena Sofia Ricci) si fa ancora più profonda, e Berlusconi, rispolverando le sue vecchie ma immutate doti di straordinario venditore, le utilizza per manovre politiche che condurranno alla caduta del governo della sinistra e al suo ritorno sulla poltrona di Presidente del Consiglio. Ma la sua passione per le giovani donne, e per le "cene eleganti" lo condurranno inevitabilmente verso il baratro, rompendo l'incantesimo dell'innamoramento col quale aveva conquistato la moglie e gli italiani. 
E la caduta di Silvio va di pari passo con quella di un paese ridotto in macerie.

La prima parte del film, LORO 1, al cinema dal 24 aprile 2018.

Paolo Sorrentino, regista di Loro 2, su Silvio Berlusconi:

"Gli uomini di potere di generazioni precedenti a quella di Berlusconi erano altri misteri, perché erano inavvicinabili. Un tempo si parlava, si ricorderà, di disincarnazione del potere. Silvio Berlusconi, invece, è probabilmente il primo uomo di potere a essere un mistero avvicinabile.
È sempre stato un infaticabile narratore di se stesso, valga come esempio sommo il fotoromanzo Una storia italiana che spedì a tutti gli italiani nel 2001, e anche per questa ragione è inevitabilmente diventato un simbolo. E un simbolo, a differenza di un comune essere umano, è una proprietà comune. E dunque, in questo senso, rappresenta anche una parte di tutti gli italiani."

 

Dal Trailer Ufficiale del Film:

Veronica (Elena Sofia Ricci): Silvio, ma non hai capito perché sono tornata? Sono tornata solo per dirti che chiudo il sipario della mia vita coniugale con te

Da una scena del film Loro 2 "Torna presto"

Mariano (Giovanni Esposito): Dottore! Io andrei...
Silvio Berlusconi/Ennio (Toni Servillo): Ma dov'è che vai?
Mariano: Come "dove"?! All'Isola dei Famosi!
Silvio Berlusconi/Ennio: Con due valigie?! Ma lì non si può portare neanche uno spazzolino!
Mariano: Vabbè, le ammacchio
Silvio Berlusconi/Ennio: Cos'è c'hai là dentro?
Mariano: Mozzarella, provola, la macchinetta del caffè...
Silvio Berlusconi/Ennio: Torna presto
Mariano: Se torno più tardi, è perché ho vinto!
Silvio Berlusconi/Ennio: E-eh, allora torni presto

Da una scena del film Loro 2 "Museo"

Silvio Berlusconi/Ennio: Paolo, non avrebbe senso...un museo su di me
Paolo Spagnolo (Dario Cantarelli): Non ancora, Dottore
Silvio Berlusconi/Ennio: Sei tu Dio?
Paolo Spagnolo: New York?
Silvio Berlusconi/Ennio: No, Napoli

 


 
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Le grida del silenzio

Post n°14465 pubblicato il 09 Maggio 2018 da Ladridicinema
 

Le grida del silenzio è un film di genere thriller del 2018, diretto da Alessandra Carlesi, con Alice Bellagamba e Luca Avallone. Uscita al cinema il 10 maggio 2018. Durata 90 minuti. Distribuito da Ipnotica produzioni srl.

Poster

Un luogo d'incontro, un luogo di destinazione, sette ragazzi con le loro vite, storie, amori, bagagli più o meno, pesanti... 7 volti, 7 maschere, quelle maschere che la società ci impone di indossare alla nascita e che la vita rafforza giorno dopo giorno, le rende più spesse, servono a difenderci, proteggerci, renderci più forti o come la società ci vuole....Poi, un destino comune, un mezzo, un vecchio minivan che li condurrà verso questo destino pronto ad attenderli tra le fronde di quei vecchi alberi di quel bosco sorto ai piedi di un lago lussureggiante ma talvolta sinistro. Passi fra le fronde... Sono veramente soli i 7 ragazzi durante quella loro piccola avventura? E poi la paura, quella paura che ci fa perdere il controllo, che ci rende tutti uguali o più simili a noi stessi, che fa cadere le maschere, le barriere che c'eravamo sapientemente costruite...



 
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È morto Ermanno Olmi, addio al visionario, imprevedibile regista del nostro cinema da la repubblica

Post n°14464 pubblicato il 09 Maggio 2018 da Ladridicinema
 
Tag: news, STORIA

È morto Ermanno Olmi, addio al visionario, imprevedibile regista del nostro cinema

L'autore aveva 86 anni, da alcuni giorni era ricoverato ad Asiago, in provincia di Vicenza. Il suo capolavoro rimane 'L'albero degli zoccoli'. Una lunga carriera segnata da titoli dolenti e toccanti come 'Il mestiere delle armi' e 'Torneranno i prati'

ROMA - È morto, all'età di 86 anni, il regista Ermanno Olmi. Era ricoverato da alcuni giorni all'ospedale di Asiago. Il grande regista bergamasco, autore di film bellissimi e amatissimi, se n’è andato avendo accanto la moglie e i figli. I funerali, come desiderava e in linea con una vita piena di affetti e amicizie ma riservata, si svolgeranno in forma strettamente privata.
  • Se dovessimo sintetizzare in un solo aggettivo il grande cinema di Ermanno Olmi sceglieremmo 'imprevedibile'. All'inizio della sua fama (erano gli anni Sessanta), per film come Il tempo si è fermato, Il posto, I fidanzati gli fu applicata l'etichetta di cantore della gente comune, delle piccole cose: definizione non immotivata e anche apprezzabile, in un panorama cinematografico omogeneo e poco permeabile, dopo la fine del neorealismo, alla rappresentazione del quotidiano.

Nei decenni successivi, però, la tavolozza di Olmi si è ampliata fino a includere i toni e i generi più differenti: dal racconto storico all'allegoria, a varie declinazioni della fiaba. In origine il regista bergamasco, classe 1931, fece le sue esperienze nel documentario, curando il servizio cinematografico della Edisonvolta per la quale realizzò decine di titoli: tra i più noti La diga sul ghiacciaio, Tre fili fino a Milano, Un metro è lungo cinque. Si tratta sì di testimonianze dell'attività della società elettrica, come negli auspici dell'azienda committente, però già piene di attenzione per gli sforzi e l'operosità della gente che vi lavora.
Video

Degli anni Cinquanta sono anche alcuni 'corti' a soggetto, come Manon finestra 2 e Grigio (col testo di Pier Paolo Pasolini). Il 1959 è l'anno del primo lungometraggio, Il tempo si è fermato, destinato in origine a essere un documentario e che viene presentato alla Mostra di Venezia. Ancora a Venezia, due anni dopo, Olmi porta Il posto, delicata storia di due giovani al primo impiego in un'azienda milanese ai tempi del cosiddetto boom economico. Segue I fidanzati, ambientato nel milieu operario ma dove si affacciano già preoccupazioni per la crisi dei sentimenti.

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Con E venne un uomo (1965), biografia di papa Giovanni XXIII, il regista dà spazio al proprio sentire religioso, però in forma sempre terrena ed eminentemente umana. Dopo alcuni film variamente risolti, già più tinti di metafora (Un certo giorno, Durante l'estate, La circostanza), realizza quello che resta con ogni probabilità il suo capolavoro: L'albero degli zoccoli, fiaba contadina che a Cannes vince una Palma d'Oro di straordinario significato per un film parlato in dialetto bergamasco, recitato da attori non professionisti, tutto affidato all'espressività di gesti atavici.

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Circondato da una fama internazionale, Olmi si trasferisce ad Asiago, in provincia di Vicenza, e nel 1982, a Bassano del Grappa, dà vita a Ipotesi Cinema, "bottega del cinema" che collaborerà con la Rai di Paolo Valmarana e sfornerà nuovi registi. Tra questi Roberta Torre che ricorda il Maestro, grande incantatore.

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Colpito da una malattia invalidante, e da conseguente depressione, il regista resta lontano dal set per un lungo periodo. Vi torna nella seconda metà degli anni Ottanta con la parabola Lunga vita alla signora! (Leone d'Argento) e con La leggenda del Santo bevitore, Leone d'Oro a Venezia, tratto dal romanzo di Joseph Roth che il critico e amico Tullio Kezich (poi suo co-sceneggiatore nel film) gli ha fatto conoscere. Per questo film Olmi si avvale di attori professionisti come Rutger Hauer e Anthony Quayle; replicherà l'esperienza cinque anni dopo, dirigendo Paolo Villaggio nel Segreto del bosco vecchio, dal romanzo di Dino Buzzati.

Dal 2000 in avanti la filmografia olmiana inanella titoli di assoluta originalità. Intanto l'eccezionale Il mestiere delle armi, opera di respiro rosselliniano sugli ultimi giorni della vita di Giovanni dalle Bande Nere; poi Cantando dietro i paraventi, fiaba pacifista in costume interpretata da Bud Spencer assieme a un cast di attori orientali. Del 2007 è la parabola cristologica Centochiodi, che Olmi dichiara essere il suo ultimo film narrativo prima di dedicarsi esclusivamente al documentario. In realtà dirigerà ancora storie di fiction, col Villaggio di cartone e col dolente, bellissimo Torneranno i prati (2014), ambientato nelle trincee dell'altopiano di Asiago durante la prima guerra mondiale.

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Titolare di Leone d'Oro alla carriera e di una quantità di altri premi italiani e internazionali, Olmi è anche l'autore di alcuni libri: il più noto è Ragazzo della Bovisa, ma il titolo più bello resta L'Apocalisse è un lieto fine. Storia della mia vita e del nostro futuro (Rizzoli).
 
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Film nelle sale da domani

Post n°14463 pubblicato il 09 Maggio 2018 da Ladridicinema
 

 
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