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"Violentissima battaglia a Gaza". La vergognosa distorsione dei media italiani del massacro d'Israele

Post n°14401 pubblicato il 04 Aprile 2018 da Ladridicinema
 

da antidiplomatico

Violentissima battaglia a Gaza. La vergognosa distorsione dei media italiani del massacro d'Israele
 “…violentissima battaglia al confine con la Striscia durante la quale hanno perso la vita 16 palestinesi”. “Battaglia”: ecco come Repubblica già presenta la mattanza attuata dai cecchini dell’esercito israeliano che sparavano contro inermi civili “colpevoli” solo di protestare pacificamente contro una pulizia etnica che va avanti da decenni.Ma è solo l’inizio di una, ormai collaudata, campagna mediatica. Il passo successivo sarà annunciare una “commissione di inchiesta”messa su dal governo israeliano che, come tutte le precedenti, finirà in una bolla di sapone ma che, intanto, serve a dare una parvenza di “democrazia” a Israele. E state pur certi che, nei prossimi giorni, gran risalto mediatico  verrà dedicato alla inevitabile “vendetta” di qualche disperato palestinese che cercherà – con un coltello da cucina, una automobile sulla folla… – di colpire cittadini israeliani. E se, in qualche manifestazione in Italia o in Europa, qualcuno oserà bruciare una bandiera israeliana, la risposta è già pronta: antisemitismo; come, per giorni, urlarono i media davanti alle proteste contro i bombardamenti su Gaza. Del resto, l’affermazione di Giorgio Napolitano è ormai un dogma: chiunque si mobilità contro il sionismo è un antisemita.

 

Ma il peggio lo producono i tanti che, perfidamente, interpretano una realtà incontestabile e cioè la presenza di “ebrei” nei vertici di moltissimi mass media. Questo attesta l’esistenza di una qualche “lobby ebraica” che, dominando il mondo dell’informazione, sostiene acriticamente Israele? No. Anzi, si. Ma se la maggioranza degli “ebrei” operanti nel mondo dell’informazione sostiene oggi la pulizia etnica, il genocidio, in Palestina, questo non lo si deve certo ad un qualche “complotto giudaico” che si perpetua da secoli ma alla trasformazione politica e culturale che, a partire dal 1967, hanno subito le comunità ebraiche in Occidente. Intellettuali fino a qualche decennio fa, in prima linea contro l’Imperialismo, oggi asserviti alle direttive di quello che è diventato lo “stato ebraico”. C’è, a tal proposito, un libro bellissimo che bisogna assolutamente leggere: “L’industria dell’Olocausto”; anche perché il suo autore – Norman G. Finkelstein – rappresenta la vestigia di quella intellighenzia ebraica che ha prodotto innumerevoli rivoluzionari: da Marx a Terracini.
 

 

Cerchiamo di tenerlo a mente quando scenderemo in piazza per la Palestina.

 

Francesco Santoianni per Pecorarossa

 
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I Segreti di Wind River

Post n°14400 pubblicato il 04 Aprile 2018 da Ladridicinema
 

Titolo originale: Wind River

I Segreti di Wind River è un film di genere azione, thriller del 2017, diretto da Taylor Sheridan, con Jeremy Renner e Elizabeth Olsen. Uscita al cinema il 05 aprile 2018. Durata 111 minuti. Distribuito da Eagle Pictures, Leone Film Group.

Poster

Parlando di I segreti di Wind River, il suo primo film da regista, Taylor Sheridan ha dichiarato la sua volontà di farne la conclusione di una trilogia tematica che esplora la moderna frontiera americana. Dopo di violenza che caratterizza il confine tra Stati Uniti e Messico in Sicario e il divario tra immensa ricchezza e povertà nella Comancheria del Texas in Hell or High Water, i suoi due precedenti film da sceneggiatore, I segreti di Wind River vuole esplorare uno degli aspetti più tangibili della frontiera americana e forse uno dei suoi più grandi fallimenti: le riserve dei nativi americani. 

Protagonista del film è un cacciatore solitario, interpretato da Jeremy Renner. Durante un'escursione tra le nevi, s'imbatte nel cadavere della figlia di un suo caro amico. 
Mosso da un passato personale misterioso decide di unirsi alla giovane agente FBI Jane Banner (Elizabeth Olsen) in una pericolosa caccia all'assassino. Nell'apparente silenzio dei ghiacci si nasconde una sconvolgente verità.

Vincitore di un premio per la migliore regia al Festival di Cannes edizione 2017, che lo ha accolto nella sezione Un Certain Regard e che al termine della proiezione gli ha riservato ben 8 minuti consecutivi di applausi, I Segreti di Wind River segna l'esordio nella regia di Taylor Sheridan, che conosciamo come lo sceneggiatore di Sicario e di Hell or High Water (con i quali il film costituisce una trilogia dedicata al mito della frontiera). 

All'inizio Sheridan pensava di affidare I Segreti di Wind River alle mani di un sapiente regista, ma, sentendosi particolarmente geloso della sua creatura, ha deciso di mettersi lui stesso dietro alla macchina da presa. Ciò che più gli stava a cuore era cimentarsi in un'opera che rispettasse la storia vera che raccontava e i popoli di cui narrava e i loro valori. 

Il protagonista maschile di I Segreti di Wind River è Jeremy Renner. Sheridan ha pensato subito a lui per la parte del cacciatore di predatori Cory Lambert che s'improvvisa detective. L'attore, che all'epoca stava girando Arrival, ha immediatamente accettato il ruolo: essendo diventato padre da poco, aveva voglia di "esplorare" il sentimento di impotenza che spesso si prova quando si è genitori. Quanto all'altra interprete principale, Elizabeth Olsen, all'inizio non si sentiva adatta al film, ma il regista l'ha conquistata con la sua spontaneità, salvo poi consigliarle un durissimo allenamento a base di arti marziali durato ben sei mesi. A spaventare l'attrice era soprattutto il freddo, di qui un apposito training degno di uno scalatore di altissime vette. Purtroppo per lei, una gran parte delle riprese, che sono state effettuate nello Utah vicino a Park City e sono andate avanti per quaranta giorni, si è svolta durante una tempesta di neve, quindi a temperature notevolmente basse e in condizioni di grande scomodità. Per fortuna c'era Renner, che era abituato alle scene fisicamente impegnative ed era quindi tranquillo, e che con la Olsen aveva già diviso i set di Avengers: Age of Ultron e Captain America: Civil War. Nel cast del film anche un altro volto noto del Marvel Cinematic Universe: quel Jon Bernthal che è stato Frank Castle alias Punisher nelle serie tv The Punisher e Daredevil. Durante una sequenza particolarmente ardua, sembra gli siano cascate quattro unghie della mano. 

Presentato anche al Sundance Film Festival, il film ha ottenuto il plauso della critica e ha incassato solamente negli Stati Uniti oltre 33 milioni di dollari: un bel risultato, se si pensa che il budget ammontava a 11 milioni di dollari. A entusiasmare gli spettatori sono stati l'atmosfera claustrofobica, l'uso sapiente dei modi del genere thriller e le immense distese di neve.

La riserva indiana che fa da sfondo alle vicende del film (e che si chiama Wind River) non è un luogo immaginario
Settima riserva indiana degli Stati Uniti per estensione territoriale e quinta per densità di popolazione, si trova nella zona centro-occidentale dello stato del Wyoming ed è abitata da due etnie di Nativi americani: gli Eastern Shoshoni e i Northern Arapaho. Fondata dagli Shoshoni nel 1868, è stata funestata, a metà degli anni 80 del ventesimo secolo, da una vera e propria epidemia di suicidi, mentre già dagli anni 70 era teatro di atti criminali, che sono aumentati a dismisura all'inizio degli anni 2000 insieme all'abuso di alcool e droghe (in particolare le metanfetamine) e di disoccupazione. Il regista naturalmente era consapevole di questa drammatica situazione, ma ciò non gli ha impedito di stupirsi nel momento in cui alcuni capi tribù sono andati a trovarlo e lo hanno informato che nella riserva c'erano circa 12 casi di omicidio di giovani donne irrisolti a causa di una stupida legge che impediva (e ancora impedisce) alle autorità native di arrestare e processare i non nativi.

 

Dal Trailer Italiano Ufficiale del Film:

Voce off: Ufficio dello sceriffo... 
Cory Lambert (Jeremy Renner): Mi serve una squadra subito! 
Voce off: Qual è la sua posizione? 
Cory: Riserva indiana di Wind River 

Jane Banner (Elizabeth Olsen): Jane Banner, FBI! 
Ben (Graham Greene): Benvenuta nel Wyoming...è venuta da sola? 
Jane: Sono sola 
Ben: Lui è Cory Lambert, è lui che ha trovato il corpo 

Jane: È un omicidio! 

Jane: Avete solo sei agenti per gestire un'area grande come il Rhode Island, ci serve il suo aiuto! 
Cory: So solo quello che dicono le tracce 
Jane: Può ripetermi qual è il suo lavoro? 
Cory: Do la caccia ai predatori 
Jane: Che ne pensa di venire a cacciarne uno insieme a me, allora? 

Jane: Non sarebbe meglio aspettare i rinforzi? 
Ben: In questa terra non ci sono rinforzi, in questa terra si è da soli! 

Jane: Ho avuto fortuna 
Cory: La fortuna qui è merce rara!

 


 
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Bob & Marys

Post n°14399 pubblicato il 04 Aprile 2018 da Ladridicinema
 

Bob & Marys è un film di genere commedia del 2018, diretto da Francesco Prisco, con Rocco Papaleo e Laura Morante. Uscita al cinema il 05 aprile 2018. Durata 100 minuti. Distribuito da Videa.

Poster

Nella commedia Bob & Marys, il film diretto da Francesco Prisco e ispirato a una storia vera, Roberto (Rocco Papaleo) e Marisa (Laura Morante) sono una coppia che conduce una vita priva di sussulti: istruttore di scuola guida lui e operatrice volontaria lei, vivono in un equilibrio di grigia abitudine. 
Fino a quando una notte, dei criminali spietati si introducono in casa loro e la riempiono di pacchi dal contenuto misterioso, ma sicuramente illegale. 
"Accùppatura", è questo il nome della pratica criminale che costringe la coppia a custodire in casa merce illecita, senza possibilità alcuna di denunciare e, soprattutto, col serio rischio di passare un guaio con la legge. 
Pian piano, sotto scacco dei malviventi e con gli sguardi indiscreti del vicinato da eludere, Roberto e Marisa, invece di soccombere, ritrovano l'energia ribelle e fantasiosa di quando erano ragazzi e la voglia di reagire al sopruso a tempo di Rock & Roll. 

Oltre ai due protagonisti principali Papaleo e Morante, animano la vicenda Massimiliano Gallo, Giovanni Esposito, Simona Tabasco, Andrea Di Maria, Francesco Di Leva, Gianni Ferreri, Antonino Iuorio e Enzo Salomone.


 
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The Wicked Gift

Post n°14398 pubblicato il 04 Aprile 2018 da Ladridicinema
 

The Wicked Gift è un film di genere horror, thriller del 2017, diretto da Roberto D'Antona, con Roberto D'Antona e Annamaria Lorusso. Uscita al cinema il 05 aprile 2018. Durata 112 minuti. Distribuito da Movie Planet Group, L/D Production.

Poster

Da anni le notti del timido Ethan (Roberto D'Antona) sono funestate da terribili incubi che gli impediscono di dormire. Afflitto da insonnia incurabile, e convinto di soffrire di disturbi della personalità, il riservato designer affida le sue inquietudini a un terapista. Ma è grazie al suggerimento di un amico e all'intervento spirituale di una medium che il protagonista di The Wicked Giftriuscirà finalmente ad affrontare i suoi demoni: nel lungo viaggio interiore alla ricerca di significati, l'uomo scoprirà che la fonte dei suoi incubi ha una natura ancora più oscura di quella che immaginava.



 
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Film nelle sale da domani

Post n°14397 pubblicato il 04 Aprile 2018 da Ladridicinema
 

 
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Ready Player One vince il weekend di Pasqua

Post n°14396 pubblicato il 04 Aprile 2018 da Ladridicinema
 

Ready Player One (guarda la video recensione) vince comodamente il weekend pasquale, senza però ottenere risultati strabordanti: ieri il film di Steven Spielberg ha incassato 539mila euro, sufficienti per superare la soglia dei 2 milioni di euro. Al secondo posto assoluto del weekend c'è Il Sole a Mezzanotte (guarda la video recensione), che è arrivato a 2,2 milioni, anche se ieri è crollato dal secondo al sesto posto della classifica quotidiana. Gli incassi del giorno di Pasqua si sono distribuiti equamente un po' su tutti i film usciti negli ultimi giorni. C'è stata una mini riscossa dei film italiani, che ieri hanno portato a casa il secondo e terzo posto giornalieri, con Contromano (guarda la video recensione) che ha incassato 301mila euro (per un totale di 721mila) e Io C'è (guarda la video recensione) con 251mila (per un totale di poco meno di 600mila euro. Sta andando meglio delle previsioni, anche considerato l'enorme ritardo con cui è stato distribuito rispetto alla sua data di uscita originale negli Usa, Tonya (guarda la video recensione), arrivato ad un totale di 616mila euro, con medie per sala notevoli. Una Festa esagerata (guarda la video recensione) torna ad incassare benino e tocca un totale di 1,4 milioni di euro, superano la soglia dei 3 milioni sia Metti la nonna in freezer (guarda la video recensione) che Tomb Raider (guarda la video recensione), risale Peter Rabbit (guarda la video recensione) che arriva a 1,5 milioni di euro complessivi., mentre Pacific Rim 2 (guarda la video recensione) non è ancora riuscito a passare i 2 milioni. Globalmente il weekend pasquale è andato meglio rispetto a quello dell'anno scorso, con un +11% di incassi, mentre il dato annuo resta negativo, con un -5% rispetto allo stesso periodo del 2017.

 
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