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Messaggi del 08/07/2018

 

Enrico Mentana vuole fondare un giornale online fatto solo da giovani da agi.it

Post n°14553 pubblicato il 08 Luglio 2018 da Ladridicinema
 

L'annuncio su Facebook: ai 'vecchi' solo il ruolo 'amatoriale' di tutor. Per tutti gli altri contratto regolare. "Parte dei soldi li metterò io"

enrico mentana nuovo giornale _nline

Enrico Mentana ha deciso di lanciare un giornale online. L'annuncio lo ha dato su Facebook, spiegando di voler aiutare i giovani giornalisti a trovare uno spazio. "E' giunto per me il momento di fare qualcosa di tangibile: far nascere un quotidiano digitale realizzato solo da giovani regolarmente contrattualizzati, che possa riaprire il mercato della scrittura e della lettura giornalistica per le nuove generazioni" ha scritto in un post.

 

Cosa farà Mentana

Per sé e per "qualche "vecchio", Mentana riserva il ruolo di "tutela redazionale, magari a titolo amatoriale (ribaltando la logica dello stage!)" e per quanto riguarda i contenuti "una parte del finanziamento e il contributo quotidiano di scritti che fino a oggi ho postato su Facebook".

 

Perché fondare un giornale

Mentana spiega nel post che "la generazione degli anni '50 e '60" ha  potuto realizzare il sogno di fare i giornalisti, quel che è ormai precluso anche ai più bravi tra i giovani di oggi". "Ho cercato di spiegare perché si sia operata questa chiusura pressoché totale (peraltro simile a quella di tante altre professioni). Crisi della stampa tradizionale, crollo della pubblicità, abbattimento dei profitti per l'invalersi del web, costo sempre più alto del lavoro giornalistico già in essere in rapporto alle entrate degli editori, e tanto altro. Il risultato però è che noi siamo ancora seduti, tutelati da contratti che ci tutelano, ben pagati, con una cassa sanitaria autonoma e una pensione che ci aspetta. Fuori tanti giovani, potenzialmente più che meritevoli, aspettano in piedi e senza garanzie. E anche lettori e telespettatori sono come noi: del resto un prodotto fatto da sessantenni, con modalità novecentesche, è seguito per consuetudine, tradizione e simili coordinate politico-culturali da un pubblico in cui i giovani proprio non ci sono o quasi".

 

Con quali soldi?

"Se con contributi economici e pubblicità si reggerà, bene. Se - come inevitabile almeno all'inizio- sarà in passivo, ci penserò io. Se - come spero - diventerà profittevole, tutto l'attivo sarà usato per nuove assunzioni e collaborazioni. Se per motivi loro ci saranno aziende o mecenati in grado di aiutare senza nulla pretendere saranno benvenuti. Per la raccolta pubblicitaria sarà scelto chi farà l'offerta migliore. Chiederò all'ordine dei giornalisti e alla FNSI quali possano essere le griglie normative e contributive più corrette e solo allora penserò a come avviare il reclutamento".

 



Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a dir@agi.it

 
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E' morto Carlo Vanzina, regista che raccontò l'Italia in commedia da ansa

Post n°14552 pubblicato il 08 Luglio 2018 da Ladridicinema
 
Tag: news, STORIA

A dare la notizia la famiglia. 'Ha regalato allegria, umorismo e uno sguardo affettuoso per capire il nostro Paese'

 

 

Addio a Carlo Vanzina. Il regista, che, insieme al fratello, ha raccontato in oltre 60 film un'Italia spensierata e da commedia, si è spento a Roma. A dare la notizia sono la moglie Lisa e il fratello Enrico.

"Nella sua amata Roma, dov'era nato, ancora troppo giovane e nel pieno della maturità intellettuale, dopo una lotta lucida e coraggiosa contro la malattia - si legge nella nota della famiglia - ci ha lasciati il grande regista Carlo Vanzina amato da milioni di spettatori ai quali, con i suoi film, ha regalato allegria, umorismo e uno sguardo affettuoso per capire il nostro Paese".

Regista, sceneggiatore e produttore, insieme al fratello Enrico che si è dedicato più alla scrittura, nato a Roma il 13 marzo del 1951, Carlo è vissuto nel mondo del cinema fin dall'infanzia (già a un anno era il piccolo Filippo in 'Totò e le donne' diretto dal padre). Ma del fatto di essere stato favorito, per le sue origini, nella carriera nel mondo del cinema non si vergognava affatto. Anzi ad ogni occasione ricordava, riconoscente, la figura del padre e il fatto che nella sua casa fossero passati tutti: personaggi come Totò, Ugo Tognazzi, Mario Monicelli, Ennio Flaiano, Mario Camerini e Dino Risi.

Ecco una recente intervista a La7 in occasione della presentazione del suo ultimo film, 'Caccia al tesoro'.

 

Diplomatosi alla scuola francese Chateaubriand di Roma, Carlo inizia la carriera nel cinema nei primi anni '70 come aiuto regista di Mario Monicelli nei film 'Brancaleone alle crociate' (1970) e poi ne 'La mortadella' (1971). Dopo aver collaborato con il padre ('Anastasia mio fratello', 1973) e con Alberto Sordi ('Polvere di stelle', 1973), nel 1976 dirige il suo primo film, 'Luna di miele in tre', scritto dal fratello Enrico e con protagonista Renato Pozzetto. Da allora ha realizzato, nel corso di circa quarant'anni di carriera una sessantina di film. Si va dalla scoperta di Diego Abatantuono nel 1982 ('Eccezzziunale... veramente' e 'Viuuulentemente mia, entrambi del 1982'), a quel 'Sapore di mare' uscito in sala l'anno dopo che è sempre stato il suo film più amato.

 

Un anno fortunato comunque il 1983 per i prolifici fratelli della commedia all'italiana, mai troppo amati dai critici con cui ebbero sempre a discutere tra mille polemiche. Esce infatti, sempre nel 1983, quel Vacanze di Natale considerato il padre di tutti i 'cinepanettoni'.

 

"Carlo Vanzina è stato il signore della commedia all'italiana". Il ministro della cultura Alberto Bonisoli ricorda così, in un post su Facebook il regista scomparso oggi. "La notizia della scomparsa mi addolora - scrive - il cinema italiano perde un grande regista, che ha saputo cogliere con abilità e intelligenza gli aspetti tipici della commedia all'italiana. E' stato il Signore della commedia all'italiana, le sue pellicole hanno lasciato il segno e caratterizzato un'epoca. Porgo le mie più sincere condoglianze a tutti i suoi familiari e amici".

 

 
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Roma, incendio a Cinecittà: brucia la "Roma antica" degli studios da il messaggero

Post n°14551 pubblicato il 08 Luglio 2018 da Ladridicinema
 
Tag: news

Incendio nella notte a Cinecittà dove intorno alle 3 le fiamme hanno invaso la ricostruzione di Roma antica che si trova all'interno degli studios, in via Vincenzo Lamaro. Sul posto i vigili del fuoco con almeno 6 mezzi. Non ci sarebbero feriti. Ad andare a fuoco è stata una parte del set lasciato dalla serie tv "Rome", prodotta dall'americana Hbo. 
 
 
 
L'incendio si è propagato con il vento sulla struttura di vetro resina, fanno sapere dagli Studios: a prendere fuoco è stata la zona che si chiamava Basilica Aemilia e l'entrata del set di Roma, cioè l'ingresso che portava alla via Sacra, dove di solito si organizzano anche convention e feste private. Sospese le visite guidate nell'area coinvolta nell'incendio, mentre le visite nel resto degli studios e le altre attività sono attive. 

 
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