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Messaggi del 22/09/2018

 

Una storia senza nome

Post n°14642 pubblicato il 22 Settembre 2018 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Sembra mio figlio

Post n°14641 pubblicato il 22 Settembre 2018 da Ladridicinema
 

Sembra mio figlio è un film di genere drammatico del 2018, diretto da Costanza Quatriglio, con Basir Ahang e Dawood Yousefi. Uscita al cinema il 20 settembre 2018. Durata 103 minuti. Distribuito da Ascent Film.

Poster

Sembra mio figlio, il film diretto da Costanza Quatriglio, racconta la storia di Ismail. 
Sfuggito alle persecuzioni in Afghanistan quando era ancora bambino, Ismail vive in Europa con il fratello Hassan. La madre, che non ha mai smesso di attendere notizie dei suoi figli, oggi non lo riconosce. Dopo diverse e inquiete telefonate, Ismail andrà incontro al destino della sua famiglia facendo i conti con l'insensatezza della guerra e con la storia del suo popolo, il popolo Hazara.

CURIOSITÀ SU SEMBRA MIO FIGLIO:

Presentato al Festival di Locarno 2018.

IL CAST DI SEMBRA MIO FIGLIO:

 
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La Banda Grossi

Post n°14640 pubblicato il 22 Settembre 2018 da Ladridicinema
 

La Banda Grossi è un film di genere avventura, biografico, drammatico, western del 2018, diretto da Claudio Ripalti, con Camillo Ciorciaro e Roberto Marinelli. Uscita al cinema il 20 settembre 2018. Distribuito da Effe Cinematografica.

Poster

La Banda Grossi, il film è diretto da Claudio Ripalti e ambientato nelle Marche del 1860 all'alba dello Stato Italiano e delle sue stringenti leggi.

Un bracciante nullatenente di nome Terenzio Grossi raduna una banda di fuorilegge che, con la complicità di un popolo stanco ed affamato, proverà a sovvertire la nuova autorità. In due anni di grassazioni, violenze ed omicidi ai danni dei potenti e borghesi, i briganti conosceranno il trionfo e la fortuna di fronte ad una forza pubblica impotente, inadeguata e vigliacca. 

Ma c'è un soldato che si batte sul campo di battaglia senza codardia e viltà, è un Brigadiere dei Carabinieri Reali ed è determinato a portare a termine il suo incarico: catturare Terenzio Grossi e la sua banda di delinquenti. Retto e incorruttibile, dovrà fare i conti con la sua coscienza di fronte alla povera realtà del proletariato marchigiano e quando la legge scenderà al compromesso per porre fine al crimine, verrà messa alla prova la sua integrità.



 
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Boxe Capitale

Post n°14639 pubblicato il 22 Settembre 2018 da Ladridicinema
 

Boxe Capitale è un film di genere documentario del 2017, diretto da Roberto Palma. Uscita al cinema il 20 settembre 2018. Durata 71 minuti. Distribuito da Asap Cinema Network.

Poster
  • DATA USCITA: 20 settembre 2018
  • GENEREDocumentario
  • ANNO2017
  • REGIARoberto Palma
  • PAESE: Italia
  • DURATA71 Min
  • DISTRIBUZIONE: Asap Cinema Network

Boxe Capitale, il documentario diretto da Roberto Palma, ripercorre la nascita e la storia del mondo della Boxe.
Il regista, attraverso interviste ai protagonisti di questa disciplina – vecchie glorie e giovani talenti – ne narra la nascita e l'evoluzione, regalandoci anche una diversa visione della città di Roma.
Nostalgia, sorrisi, rabbia, disciplina: questo e tanto altro emerge dai racconti dei protagonisti che hanno reso Roma la capitale della Boxe.

 
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Una storia senza nome

Post n°14638 pubblicato il 22 Settembre 2018 da Ladridicinema
 

Una storia senza nome è un film di genere noir del 2018, diretto da Roberto Andò, con Micaela Ramazzotti e Laura Morante. Uscita al cinema il 20 settembre 2018. Durata 110 minuti. Distribuito da 01 Distribution.

Poster
 

Valeria (Micaela Ramazzotti), giovane segretaria di un produttore cinematografico, vive sullo stesso pianerottolo della madre, Amalia, donna eccentrica e nevrotica (Laura Morante), e scrive in incognito per uno sceneggiatore di successo, Alessandro (Alessandro Gassmann). Un giorno, Valeria riceve in regalo da uno sconosciuto, un poliziotto in pensione (Renato Carpentieri), la trama di un film. Ma quel plot è pericoloso, "la storia senza nome" racconta infatti il misterioso furto, avvenuto a Palermo nel 1969, di un celebre quadro di Caravaggio, la Natività. Da quel momento, la sceneggiatrice si troverà immersa in un meccanismo implacabile e rocambolesco.


Presentato Fuori Concorso al Festival di Venezia 2018.

IL CAST DI UNA STORIA SENZA NOME:

 
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Gli Incredibili 2

Post n°14637 pubblicato il 22 Settembre 2018 da Ladridicinema
 

Titolo originale: Incredibles 2

 

Gli Incredibili 2 è un film di genere animazione, azione, avventura, family del 2018, diretto da Brad Bird, con Bebe Vio e Amanda Lear. Uscita al cinema il 19 settembre 2018. Durata 118 minuti. Distribuito da Disney Pixar.

Poster

La prima a scoprirlo a sue spese nel divertente corto animato Jack-Jack Attack è stata la baby-sitter Kari: l'ultimogenito della famiglia Parr non è affatto sprovvisto di super poteri come sospettava mamma Helen (voce originale di Holly Hunter) o come temeva papà Bob (voce originale di Craig T. Nelson). Quando non è incollato al seggiolone o confinato nel box giochi, il vivace neonato Jack-Jack gattona attraverso le pareti, lancia fiamme, scariche elettriche e potenti raggi laser dagli occhietti birbanti. Gli Incredibili 2 punta i riflettori sul bimbo mutaforma e le sue inesplorate abilità straordinarie, così imprevedibili da spiazzare persino l'invincibile Mr. Incredibile, nell'inedita veste di papà a tempo pieno alle prese con le estenuanti incombenze quotidiane. Sarà la moglie Elastigirl, questa volta, a uscire dal nido e trascinare l'intera famiglia in una nuova emozionante avventura. Flash, Violetta e l'amico Siberius (sempre che trovi la sua supertuta in tempo) uniranno le forze con i coniugi Parr per sventare il malefico piano ordito da un nuovo, terribile nemico. Intanto l'azione riprenderà esattamente dal punto in cui l'abbiamo lasciata: "Guardatevi-dal-Minatore!".


Anche se "di fatto, è solo un divertente film sui supereroi", fa notare il regista di Gli incredibili, "quello che succedeva in quel periodo nella mia vita è stato filtrato nella pellicola". C'è un po' di Brad Bird dunque, nel film d'animazione che segna l'inizio della collaborazione tra il regista di Il gigante di ferro e lo studio di Emeryville: un po' della sua infanzia, nella figura del paranoico professor Kropp, e della sua famiglia, nel nomignolo affibbiato al figlio Jack-Jack; della sua personalità, iniettata in alcuni tratti del villain Sindrome e persino della sua voce, opportunamente modulata per adattarsi alla figura esile della stilista Edna Mode. La storia, anche quella, sviluppata più o meno in dieci anni di lavoro, è ispirata alle esperienze personali di Bird, incapace all'inizio della carriera di districarsi tra il lavoro e gli affetti familiari. Forse se avesse avuto dei superpoteri... 
Gli Incredibili esce nel 2004 e, nonostante le basse aspettative dello studio, registra un enorme successo di pubblico: è il film Pixar più visto fino ad allora. Molte delle idee accumulate durante la produzione finiscono in un cassetto, inesplorate ma non dimenticate dal regista che già nel 2007, mentre al cinema veniva proiettato Ratatouille, pensa di trasformare la pellicola in franchise: "lo farò se avrò una storia buona almeno quanto l'originale. Se viene fuori un Toy Story 2 con Gli Incredibili, lo farei in un secondo. Ho qualche buona idea sparsa ma non una visione d'insieme". L'intenzione di scrivere nuove avventure per la famiglia Parr viene ribadita nel 2013, mentre il regista è al lavoro sui fondali ipertecnologici di Tomorrowland, "Ci ho pensato a lungo, anche se la gente crede che non l'abbia fatto. Invece sì. Perché io amo quei personaggi e quel mondo". L'idea giusta arriva nel 2014, quando Gli Incredibili 2 non è più un progetto campato in aria, ma uno dei titoli più succulenti del prossimo listino DisneyScritto e diretto da Brad Bird in persona, il tanto atteso sequel vede il ritorno delle voci originali di Holly Hunter, Craig T. Nelson, Samuel L. Jackson e Sarah Vowell. E di John Ratzenberg nel ruolo del perfido Minatore. Mentre Bob Odenkirk e Catherine Keener salgono a bordo per interpretare due nuovi personaggi ancora sconosciuti. 
Torna anche il compositore Michael Giacchino, che proprio con Gli Incredibili è entrato a far parte del vasto universo Pixar, firmando alcune delle partiture musicali più interessanti degli ultimi anni. 
Gli Incredibili 2 non è però l'ennesimo film sui supereroi. Non lo è mai stato. "L'aspetto interessante", e qui Bird mette un bel punto a tutte le maldicenze, "sono le dinamiche familiari e come i doveri dei supereroi s'inseriscono in esse".

 

Dal Trailer Italiano del Film:

Violet Parr: Ti sei lavato le mani? Usando il sapone? Le hai asciugate?
Dash Parr: Cosa? Ma questi sono solo verdure! Chi ha ordinato solo verdure?
Elastigirl/Helen Parr: Sono stata io!
Violet Parr: Quando pensate di affrontare l'argomento?
Mr. Incredible/Bob Parr: Quale?
Violet Parr: L'elefante nella stanza!
Mr. Incredible/Bob Parr: Quale elefante?
Elastigirl/Helen Parr: Il nuovo lavoro di mamma!

Winston Deavor: È il momento di rimediare a un'ingiustizia! Aiutatemi a riportare i supereroi alla ribalta! Serve che la gente cambi la propria opinione sui supereroi ed Elastigirl è la migliore risposta!
Mr. Incredible/Bob Parr: Più di...me?!

Dash Parr: Fico il nuovo lavoro di mamma!

Elastigirl/Helen Parr: Ciao tesoro!
Mr. Incredible/Bob Parr: Resto io con i bambini, nessun problema!

Dash Parr: In realtà non è così che andrebbe fatto, papà! Dobbiamo farlo così!
Mr. Incredible/Bob Parr: Ma io non so farlo così! Perché cambiano la matematica?! La matematica non-è-un-opinione!

Mr. Incredible/Bob Parr: Pronto?
Elastigirl/Helen Parr: Ciao tesoro!Come stanno i ragazzi?
Mr. Incredible/Bob Parr: Stanno alla grande!
Elastigirl/Helen Parr: E Jack-Jack?
Mr. Incredible/Bob Parr: È in perfetta salute!

Elastigirl/Helen Parr: È assurdo per aiutare la mia famiglia, la abbandono! Per aiutare la lege, la infrango!
Mr. Incredible/Bob Parr: Hey, devi farlo così i nostri figli potranno scegliere!

Mr. Incredible/Bob Parr: Combustione imminente, ma che vuol dire?
Edna Mode: Vuol dire "fuoco", Robert

Mr. Incredible/Bob Parr: Metti la tuta, faccenda seria!
Lucius Best / Frozone: Sarò lì al più presto!
Honey: Dove vai al più presto? È meglio che torni al più presto!

 


 
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Revenge da cinematographe

Post n°14636 pubblicato il 22 Settembre 2018 da Ladridicinema
 

Revenge, primo horror del filone “rape and revenge” ad essere stato diretto da una regista donna (la francese Coralie Fargeat), ha avuto la sua anteprima mondiale nella sezione Midnight Madness del Toronto Film Festival 2017 e, in seguito, in occasione del Sundance Film Festival del 2018. Il film segue le vicende di Jen (Matilda Lutz), sexy socialite che ha una relazione segreta con il milionario Richard. I due decidono di passare un fine settimana in una lussuosa villa isolata nel deserto, in attesa degli amici di Richard, con cui l’uomo ha organizzato la tradizionale battuta di caccia annuale. Le cose prenderanno una terribile piega quando Jen verrà violentata da uno dei ragazzi: Richard offre alla ragazza una somma di denaro e un’alternativa per dimenticare la violenza subita, ma Jen rifiuta e fugge nel deserto, braccata dai tre ragazzi. Fingendo di chiamare un elicottero per accompagnarla a casa, Richard spinge Jen giù per un dirupo. Ha inizio la vendetta della donna.

Revenge: da preda sexy a spietata assassina

Revenge Cinematographe.it

Le immagini che aprono Revenge sono piuttosto esplicative: una fotografia che più satura non si può, un rallenty accompagna le sinuose curve di Jen mentre scende dall’elicottero, assaggiando un lecca-lecca come le protagoniste dei videoclip pop anni 2000. I due si apprestano a fare il loro ingresso in una villa ultramoderna dalle vetrate azzurre e magenta: l’uomo non parla, ma con un solo sguardo riesce a ottenere le attenzioni (e anche più) della sua lolita dagli shorts inguinali. A differenza del protagonista-villain Richard, individuo attivo insieme al gruppo di amici, Jen rimarrà corpo passivo quasi privo di sentimenti, pensieri e opinioni. È da questa figura femminile che l’idea che Coralie Fargeat propone del genere maschile si alimenta: Jen è la traduzione filmica di un’iconografia che parifica donna e giocattoli (oltre alle solite armi sventolate dai protagonisti maschili), esibito da un dominatore patriarcale che prima la “possiede” e poi la getta in pasto agli astanti del suo stesso sesso.

Revenge Cinematographe.it

Non ci è dato sapere nulla al di fuori di ciò che vediamo sullo schermo: Fargeat tiene fuori fuoco il passato dei protagonisti e la loro psicologia, che però non sembra emergere nemmeno dalle vicende ritratte nel film, che si compone così più come fosse un infernale incubo femminile che come una situazione realistica. Gli uomini sono goffi, talvolta stupidi, ma soprattutto cattivi a tutto tondo privi persino di pentimenti e rimpianti, monodimensionali come la controparte femminile.

Revenge osa quando sfrutta il potenziale del genere horror, e funziona: la seconda parte, che simboleggia la maturità di Jen attraverso una rinascita (seppur poco credibile sul piano narrativo), è un’arena di sangue, dove a scandire il ritmo dell’opera sono troncamenti, amputazioni e fiumi di sangue. Meno efficace è la sua componente thriller in interni, dalle dinamiche scontate nel primo atto e in chiusura, e quella survival, che caratterizza la trasformazione della protagonista nel secondo atto.

Revenge: un film che strizza l’occhio alle odierne tematiche sociali

Revenge Cinematographe.it

Leggi anche Scambi di genere al cinema: i 10 migliori film gender swap 

Ci sarebbe, tuttavia, una potenziale chiave di lettura che porterebbe a vedere l’opera di Fargeat come una sorta di semplicistica metafora di genere degli odierni movimenti sociali. Come diversi film appartenenti alla categoria rape and revenge, o che ne hanno saggiato alcuni elementi tipici per provare a ricavarne riflessioni di altro tipo (è il caso delle tante opere autoriali che partono dal medesimo assunto, la violenza fisica), Revenge ha per baricentro il concetto di rovesciamento del ruolo, che si sposa alla perfezione con il genere scelto ma, stavolta, in un’epoca in cui riesce sempre più difficile non accostare al concetto di ruolo l’ideologia gender.

Jen, che richiama la Jennifer di I Spit on Your Grave, resuscita dalle ceneri di una donna inerte e cresce solo attraverso la rivalsa contro i suoi malfattori, guidata dalla collera e dal disprezzo, pronta a castigare chiunque l’abbia fatta soffrire. Eppure, si ha l’impressione che il film di Fargeat sia più puntuale che innovativo, più audace nella messinscena dell’orrore che nell’intento di proporre qualcosa di insolito, preferendo rimanere appiccicata alle formule della corrente cui fieramente appartiene. Sarà davvero difficile rimanere sorpresi da un film che predilige la possibilità di rimpolpare i luoghi comuni su vittime e carnefici, rimanendo sguardo esterno e spesso compiaciuto, anziché provare sinceramente ad approfondire il punto di vista delle prime.

 
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