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Messaggi del 18/06/2019

 

Weekend 'estivo' al box office: vince Pets 2 ma I dati sono in flessione

Post n°15178 pubblicato il 18 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

Weekend "estivo", quello appena trascorso, che vede un calo degli incassi rispetto allo stesso dell'anno scorso superiore all'8%, ma con un dato annuo che è ancora positivo, di circa il 5%. Pets 2 - Vita da animali (guarda la video recensione) mantiene la prima posizione con un incasso di 654mila euro nell'arco del weekend (2,1 milioni complessivi), davanti a X-Men: Dark Phoenix (guarda la video recensione), che ottiene 510mila euro (1,8 milioni complessivi) e il solito Aladdin (guarda la video recensione) che chiude con 505mila euro ed è a una manciata di euro dai 14 milioni complessivi. Sempre ottimo il dato de Il Traditore (guarda la video recensione), che oramai è prossimo ai 4 milioni complessivi. Molto deludenti le new entry di questa settimana. I morti non muoiono (guarda la video recensione) incassa 230mila euro, Il grande salto si ferma a 148mila euro, Beautiful Boy (guarda la video recensione) resta in zona 100mila euro. Servono nomi di maggior richiamo per portare la gente al cinema. Questa settimana arrivano La Bambola AssassinaArrivederci ProfessoreLa prima vacanza non si scorda mai (guarda la video recensione) e Rapina a Stoccolma, che non dovrebbero cambiare molto la situazione. Serve Toy Story 4! Mistero sul perché il film arrivi da noi non in contemporanea col resto del mondo (il 27 invece del 20 giugno), ma meglio una sola settimana di ritardo che tre mesi...

Apertura sotto le attese per Men in Black International negli USA. Il film incassa 28,5 milioni di dollari e scalza dal primo posto Pets 2 - Vita da animali che perde a sua volta quasi il 50% rispetto alla settimana scorsa (di solito gli animati reggono meglio dei live action, ma evidentemente non è questo il caso), arrivando a 92 milioni di dollari. Regge benissimo invece Aladdin, che perde solo il 32% e arriva a 263 milioni di dollari con i 300 milioni assolutamente fattibili entro la fine dell'estate. Esordio fiacco anche per Shaft, che apre con 8,3 milioni e una media per sala piuttosto bassa.

Balza in top ten Late Night, con 5,1 milioni, mentre esce dai primi dieci Avengers: Endgame (guarda la video recensione), che però perde solo il 27% rispetto alla settimana scorsa, segno che il film ha ancora qualcosa da dire: per lui ci sono 830 milioni in cassa e la possibilità di chiudere a 850. La prossima settimana c'è già un vincitore, che potrebbe tra l'altro far segnare il nuovo record per un film a giugno: Toy Story 4, che occuperà 4400 sale e che potrebbe incassare 200 milioni già alla fine del primo weekend. A fargli da sparring partner ci sono Anna e La bambola assassina che cercheranno di raccogliere le briciole lasciate dall'ennesimo carro armato Disney. 

A livello mondiale la notizia del weekend è che Aladdin raggiunge quota 724 milioni e vola al terzo posto della classifica assoluta del 2019, scalzando The Wandering Earth. Il film sta piacendo tantissimo e in alcuni paesi (tipo il Giappone, ma ne parleremo meglio domani) sta sfracellando record su record. A questo punto gli 800 milioni sono assolutamente raggiungibili. Non stupisce il fatto che i primi tre posti della top ten siano tutti Disney (Avengers: Endgame è arrivato a 2,742 miliardi, Captain Marvel a 1,127 miliardi). Avevamo previsto che a fine anno i primi sette posti sarebbero stati tutti appannaggio di un film Disney: potremmo averci preso (molto dipenderà da Spider-Man: Far from Home, che pure è un film "cugino). Al decimo posto, con 339 milioni, entra in top ten Godzilla II: King of the Monsters (guarda la video recensione), che però finirà ben lontano dai primi due episodi del franchise e sicuramente con meno di 400 milioni. John Wick 3 - Parabellum (guarda la video recensione) arriva a 276 milioni, Dark Phoenix a 204, Pets 2 - Vita da animali a 154, Rocketman a 133, Men in Black International apre con 102 milioni. 

 
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Negli Usa celebrano Renato Zero: “Inventore del Glam con concerti da fare invidia a Lady Gaga” da musicfanpage

Post n°15177 pubblicato il 18 Giugno 2019 da Ladridicinema
 
Tag: musica, news

 

 

In America c’è chi scopre Renato Zero, forse uno dei cantanti italiani più famosi e amati. Il cantante è oggetto di una piccola retrospettiva del sito Dangerous Minds che ne celebra la carriera e parla di lui come dell’inventore di quello che è noto, come Glam Rock, genere a cui appartengono David Bowie e Marc Bolan.

NEWS 4 GIUGNO 2019  13:43 di Redazione Music

 

"Per certi versi, potremmo dire che Renato Zero è l'inventore del Glam Rock". Non lo dice un giornalista italiano o un amico del cantante romano, ma lo scrive il sito americano Dangerous Mind – fondato da Richard Metzger – che si definisce "compendio di nuove e strane idee nuove, forme nuove d'arte, nuovi approcci alle cose social e nuove scoperte dai confini remoti della cultura pop". Il cantante romano, che in Italia è una vera e propria star forse lo è un po' meno all'estero benché il suo personaggio fosse senza dubbio paragonabile proprio ad alcuni tra gli artisti che hanno segnato la musica mondiale. Meltzeger, che firma l'articolo, infatti, non si fa problemi a fare due nomi seminali per il rock mondiale, ovvero Marc Bolan dei T. Rex e soprattutto David Bowie, due dei fondatori del genere: "Zero riuscì ad essere se stessi anche prima di Bolan e Bowie si mettessero l'eyeliner o cominciassero a indossare le scarpe con le zeppe.

 

50 anni di carriera Glam

Nel 1967, anno in cui David Bowie pubblica il suo album omonimo, il diciassettenne Renato Zero pubblica il suo primo 45 giri "Non basta sai"/"In mezzo ai guai" e in breve tempo diventa, in Italia, un vero e proprio fenomeno musicale e di costume con decine di milioni di album venduti nella sua lunghissima carriera lunga 50 anni, che continua imperterrita in questi anni in cui ha scelto di essere sempre più autonomo, staccandosi dalle major e autoproducendosi, come succederà anche nel suo prossimo album. Il sito americano parla del suo nome d'arte – quello reale è Renato Fiacchini – ("Ha un soprannome punk ben prima di Sid Viciuos e Johnny Rotten" due membri dei Sex Pistols) ma fa anche un parallelo con Freddy Mercury: "Così appariscente da far sembrare Freddy Mercury decisamente un macho, Zero ha fermamente rifiutato di confermare o meno di essere omosessuale (…). Soprannominato anche "Imperatore di Roma" Zero è una star oggi, esibendosi in concerti quasi da dive, talmente spettacolari da far impallidire Lady Gaga".

 

Zero il Folle

Intanto nelle scorse settimane Renato Zero ha comunicato quello che sarà il suo prossimo progetto, ovvero l'album "Zero il Folle" (Tattica), anticipato dal singolo "Mai più soli", registrato a Londra con la produzione e gli arrangiamenti di Trevor Horn (produttore di Paul McCartney, Rod Stewart, Robbie Williams). Dall'1 novembre, poi, il cantante porterà il suo nuovo spettacolo in giro per l'Italia.

 

continua su: https://music.fanpage.it/negli-usa-celebrano-renato-zero-inventore-del-glam-con-concerti-da-fare-invidia-a-lady-gaga/

http://music.fanpage.it/

 
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Chernobyl, l’episodio pilota è un pugno allo stomaco da ciakclub

Post n°15176 pubblicato il 18 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

Il nostro commento a caldo sul primo episodio di Chernobyl, serie HBO sul disastro nucleare avvenuto in Russia nel 1986.
Chernobyl è un pugno allo stomaco. L’episodio pilota ci ha meravigliati con ritmo, suspence, azione e tanta angoscia. È intensità al quadrato. È poesia e dramma. È una regia spettacolare.

È andato in onda ieri sera su Sky Atlantic; proseguirà per altri quattro episodi distribuiti in altrettante settimane. Un’ora di cinema puro, arricchito da una fotografia, fredda e poco satura, intervallata dalle bellissime immagini del fuoco luminoso a contrastarla. Difficile andare a dormire con il senso d’ansia che questo episodio ha lasciato in tutti gli spettatori; in molti, hanno parlato di una “casa più spettrale” al termine della visione.

Chernobyl racconta del disastro nucleare avvenuto il 26 aprile 1986 quando, alle ore 01.23, il reattore numero 4 esplose. Non è un caso, a nostro avviso, che secondo il rating di IMDBsia la serie migliore di tutti i tempi.

Al centro della narrazione ci sono uomini alle prese con un disastro di dimensioni europee; alcune hanno evitato il peggio, altre hanno negato – impauriti e ciechi – quanto fosse disastroso l’avvenimento accaduto. Gli eroi sono, ad esempio, i tre ingegneri che decisero di immergersi nell’acqua radioattiva per salvare il salvabile, mettendo a rischio la propria vita. Sono i gestori della centrale, il governo e simili, invece, ad essere comprensibilmente da considerare i cattivi; ciechi, incapaci per paura e per opportunismo di fare i conti con la gravità del problema.

Poesia e musica

Chernobyl non è semplicemente un freddo racconto di un avvenimento storico. C’è molto di più. L’episodio pilota si è dimostrato incredibilmente poetico, con intervalli musicali – senza parole e con musiche drammatiche – commoventi e intensi. Difficile non piangere e non aver voglia di accendere una sigaretta durante la visione di quelle scene.

Degli intervalli intenti a mostrare la drammaticità della situazione: gente che sviene, gente che vomita e pompieri vittime di escoriazioni. Diversi morti nella centrale. Nel calderone, sono compresi gli abitanti della città, incuriositi nel guardare la scena a poca a distanza, drammaticamente incapaci di comprendere a quale rischio stanno andando incontro. Fuggite! Dovevano fuggire, ma ovviamente non potevano saperlo.

Impressioni a caldoDi serie così intense emotivamente, ricche di ogni tipologia di emozione, non se ne vedevano da anni. Chernobyl è qualcosa di veramente fuori dal comune. Girata magistralmente, scritta e interpretata altrettanto. Consigliata? Assolutamente sì. Assolutamente. Questa non è una recensione, è un’impressione a caldo su una serie che solo un a un robot potrebbe lasciare indifferente. C’è anche un uccello che, sul finale, muore agonizzante mentre i bimbi vanno a scuola il giorno dopo; un presagio simbolico di morte. Solo di morte e sofferenza può parlare questa serie. Sempre con il fiato sospeso, senza un attimo di tregua.

 
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Chernobyl: la serie sta battendo uno dei grandi record di HBO da gogomagazine.it

Post n°15175 pubblicato il 18 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

Chernobyl: la serie sta battendo uno dei grandi record di HBO, impattando sulla fruizione contemporanea in ambito streaming

Chernobyl, serie targata HBO, sta attirando l’attenzione di tutti in questo periodo, in un susseguirsi di “sensibilizzazione”, “riflessione” e discussioni. La serie porta con sé un messaggio preciso che da una parte è stato accettato e condiviso, anche se le risposte non sono state tutte positive, al di fuori di quanto la critica ha scritto fin ora.

Chernobyl

 

HBO ha da sempre mostrato l’amore e la cura nei confronti dei suoi show, I Soprano, The Wire, ne sono due esempi lampanti, per non parlare di Game of Thrones, la quale, nel corso di questi anni e di questa ultima stagione, ha rotto non pochi record. Anche con Chernobyl sembrerebbe che la situazione non cambi, confermando quanto detto sopra in relazione alla risposta del pubblico.

Anche se i risultati di quest’ultima non sono paragonabili a quelli delle grandi serie spalmate nel corso degli anni, Chernobyl ha sicuramente dimostrato il suo valore non soltanto per quanto concerne la risposta generale, ma anche in relazione a nuove statistiche ora rivelate.

In base a quanto riportato, sembrerebbe che la serie abbia ottenuto una percentuale molto alta di spettatori, forse anche più alta di Game of Thrones stesso, per quanto riguarda lo streaming da HBO NowHBO GO e simil piattaforme.

Chernobyl

 

Deadline ha recentemente rivelato che il 52% degli spettatori ha guardato Chernobyl attraverso le piattaforme sopra indicate, confermandosi come la prima serie ad aver raggiunto una percentuale così alta con esse, segnando un nuovo percorso per la fruizione generale delle serie tv.(Sembrerebbe che abbia registrato un totale di circa 8 milioni di spettatori)

Vi ricordiamo che la serie, partendo dal 26 aprile del 1986, narra le vicissitudini intorno al disastro nucleare avvenuto all’omonima fabbrica. In Italia è possibile seguirla su Sky Atlantic.

Parlando del successo ottenuto il capo della HBO Entertainment Casey Bloys ha detto:

“Chernobyl mostra come una grande serie troverà sempre il suo 

 
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