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Messaggi del 24/06/2019

 

Arrivederci professore guida il box office nel primo weekend estivo

Post n°15192 pubblicato il 24 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

Quello trascorso è stato il primo vero weekend estivo per il box office italiano, ma i dati sono meno disastrosi del solito, tant'è che il dato complessivo degli incassi è superiore del 3,1% rispetto allo stesso weekend dell'anno scorso, mentre il vantaggio su base annua è del 4,8%. L'arrivo di Toy Story 4 non dovrebbe che confermare il trend positivo. Il weekend lo vince Arrivederci Professore (guarda la video recensione), con 515mila euro, davanti a Pets 2 - Vita da Animali (guarda la video recensione), che ottiene 478mila euro e al sempre sorprendente Aladdin (guarda la video recensione), che incassa 370mila euro e arriva ad un ricco totale di 14,5 milioni, consolidando il terzo posto nella classifica assoluta, che a questo punto potrebbe essere messo a rischio solo da Toy Story 4 o Spider-Man: Far from Home. Decisamente deludenti gli incassi per gli altri film in classifica, con La Bambola Assassina che chiude a 360mila euro e Rapina a Stoccolma con meno di 100mila euro complessivi. Questa settimana arriva, oltre a Toy Story 4, anche l'horror MaLa mia vita con John F. Donovan e Nureyev (guarda la video recensione), che potrebbe entrare in top ten con buoni risultati. Ottima apertura, ma lontana dai record per Toy Story 4, che chiude il weekend americano con 118 milioni di dollari, dato che rappresenta solo il nono miglior esordio di sempre per un film a giugno, inferiore anche al dato ottenuto dal predecessore, Toy Story 3, che aveva esordito con 126 milioni. Non si parla certo di flop o delusione, ma indubbiamente dopo una notevole sequenza di film deludenti (Dark Phoenix (guarda la video recensione), Men in Black InternationalGodzilla: King of the Monsters (guarda la video recensione)), forse i produttori dovrebbero iniziare a capire che allungare troppo alcuni franchise è impossibile e deleterio (specie se questi hanno avuto un episodio "finale" credibile). Dietro a Toy Story 4, la bagarre per il secondo posto ha visto vincere La Bambola Assassina, che ha incassato 14 milioni, davanti ad Aladdincon 12,2 (il film è arrivato a 287 milioni ed entro la fine del mese avrà passato quota 300). Crollo verticale per Men in Black International che incassa 10,7 milioni e arriva a 52 totali e per Pets 2 - Vita da Animali, che si ferma a 10,2 e 117 complessivi. A picco anche Dark Phoenix e Shaft, che chiudono in coda alla top ten con totali molto deludenti di, rispettivamente, 60 e 15 milioni. Anna apre addirittura fuori dalla top ten con appena 3,5 milioni, 11esimo. La prossima settimana arrivano Annabelle Comes Home e Yesterday, che non dovrebbero impensierire la leadership di Toy Story 4Avengers: Endgame (guarda la video recensione) è arrivato a 834, 5 milioni ed è ora a 13 milioni da Il Ritorno dello Jedi, 17esimo miglior incasso di sempre nella storia del cinema americano. A livello internazionale la notizia più importante è sicuramente il superamento da parte di Aladdin degli 800 milioni. Il Live action Disney è arrivato a 810, spinto dal boom giapponese e potrebbe puntare a chiudere attorno ai 900 milioni di dollari. Toy Story 4 ha aperto con 238 milioni, un buon dato, considerando che al film mancano alcuni grossi mercati, ma a questo punto il miliardo potrebbe essere un obiettivo difficile da raggiungere. Dark Phoenix è a quota 233 milioni di dollari, Pets 2 - Vita da Animali a 195 (flop notevole per Illumination) e Men in Black Internationala 182, trascinato dall'estero che pesa per oltre il 70% sull'incasso globale. 

Box Office Italia del 23/06/2019
1. Arrivederci Professore: Euro 137.901
2. Pets 2 - Vita da animali: Euro 118.782
3. Aladdin: Euro 98.862
4. X-Men - Dark Phoenix: Euro 74.547
5. La bambola assassina: Euro 72.685
6. Il traditore: Euro 44.956
7. I morti non muoiono: Euro 33.745
8. Godzilla II - King of the Monsters: Euro 25.625
9. Rapina a Stoccolma: Euro 25.488
10. Dolor y Gloria: Euro 15.224

 
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Bumblebee

Post n°15191 pubblicato il 24 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

Infuria la guerra sul pianeta Cybertron tra Decepticons e Autobots e le cose si mettono male per questi ultimi, tanto che il loro leader Optimus Prime organizza una missione di fuga verso la Terra, dove manda in avanscoperta Bumblebee. Questi atterra sul nostro pianeta nel 1987, sfugge ai militari americani e si batte con un Decepticon, su cui riesce ad avere la meglio però non prima di perdere la voce. Ferito si trasforma in un maggiolino Volkswagen giallo e in questo stato finisce in un'officina, dove Charlie passa parecchio tempo in cerca dei pezzi di ricambio per riparare la macchina di suo padre. La ragazzina non ha ancora superato il lutto del genitore e, visto che la madre ha trovato un nuovo compagno, non vede l'ora di andarsene di casa. I suoi piani saranno stravolti quando riceverà in dono una certa Volkswagen gialla...

I Transformers tornano finalmente alle loro origini, quelle di un prodotto per ragazzi degli anni 80, con un film piacevolmente vintage che riscrive alcune delle pagine più criticate della saga di Michael Bay, comunque ancora coinvolto come producer.

Avevamo infatti lasciato la serie con la discutibile e discussa rivelazione che Bumblebee fosse in origine un guerriero piuttosto feroce, sulla Terra da molto tempo, tanto da essersi battuto anche contro i nazisti nella Seconda Guerra Mondiale. Chiaramente il disappunto dei fan ha fatto breccia tra gli sceneggiatori e i produttori della serie, così l'arrivo di Bumblebee viene posticipato agli anni 80, facendo di quel flashback in Transformers - L'ultimo cavaliere una sorta di febbricitante sogno di Anthony Hopkins

Alla regia esordisce nel cinema in live action Travis Knight, figlio del co-fondatore della Nike e vicepresidente dello studio di animazione Laika, per cui aveva diretto il suo primo film in stop motion, il notevolissimo Kubo e la spada magica.

Nul ruolo di Charlie si cimenta Hailee Stanfield, che esordì come la cocciuta bambina di Il grinta dei fratelli Coen, mentre in quello di sua madre troviamo la comica Pamela Adlon, ideatrice e protagonista della comedy tv Better Things. Gli altri nomi prestigiosi del cast, ossia Justin Theroux e Angela Bassett, hanno invece prestato solo le proprie voci ai Decepticon e quindi sono assenti dalla versione doppiata in italiano. Infine il wrestler John Cena veste i divertenti panni di un militare americano tutto d'un pezzo e incazzato, sorta di caricatura del machismo reaganiano che segna una delle più gradite novità della serie, in passato spesso fin troppo vicina alla propaganda militare americana.

 
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Aladdin

Post n°15190 pubblicato il 24 Giugno 2019 da Ladridicinema
 

E' l'epoca dei live action dei film d'animazione per Disney, e anche un altro grande classico come Aladdin non poteva non essere rielaborato e narrato in forma filmatografica. Rielaborato, perchè la storia è molto diversa su diversi punti, anche in maniera importante, tanto che ogni tanto sembra che ci si trovi in Jasmine, piuttosto che in Aladdin; ma tant'è che è il segno dei tempi e dell'ipocrisia del "politicamente corretto" e chi meglio della Disney attuale può approfittare di questa cosa facendolo però in maniera forzata e non naturale. Altro elemento che viene modificato in maniera importante è la storia del Genio. Molto interessante il fatto che sia lui a raccontare la storia, meno diciamo la sua parte "umana". Jafar invece in questo film è interessato successivamente a diventare sultano, solo dopo che lo stesso non lo appoggia nelle guerre di espansione (naturalmente non presenti nel cartone) Tornando alla storia, nei punti principali però la storia non cambia (da come viene trovata la lampada al destino di Jafar). Inevitabile che ci siano più cose da raccontare e le tante differenze vista la durata del film di due ore rispetto al film d'animazione che durava 91 minuti.

Ma chi è Aladdin... Per chi non avesse mai visto il classico, è un ragazzo poverissimo che campa di espedienti nella città di Agrabah. Durante uno dei tanti furtarelli fatti per vivere, incontra una ragazza che regala il pane a dei bambini affamati, portando l'ira del venditore che pretende i soldi. Aladdin riesce a farla scappare scoprendo poi di parlare con l'ancella della principessa Jasmine, Dalia (questa ultima parte è diversa dall'originale). Solo successivamente scoprirà chi è in realtà, ma in quel momento viene catturato da Jafar, il visir del sultano; che lo spedisce nella caverna delle meraviglie a recuperare una lampada che poi dopo un incidente che porterà lo stesso Aladdin a rimanere bloccato, si scoprirà essere magica e da cui uscirà un genio potentissimo in grado di esaudire 3 desideri.

I classici Disney sono immortali e questa voglia di riportarli in film spesso e volentieri pessimi o mediocri al meglio, sono semplicemente delle trovate per fare soldi. Per quanto la computer grafica sia evoluta, questi film non ridanno la bellezza e la tenerezza di quei disegni fatti a mano. Spesso poi la scelta della perdita dei colori per dei toni più dark fanno perdere gran parte della magia. 

Anche con Aladdin abbiamo questo e in alcune parti, quella dei balli, sembra di trovarsi di fronte ad un prodotto di Bollywood. 

La magia rimane per altri fattori, dal mondo fantasioso e dalla bravura di Jonny Depp in Alice; dalla tenerezza di Dumbo e dallo splendore di Eva Green; dalla sorpresa Lily James in Cenerentola... in questo nuovo film il pezzo da novanta che vale il biglietto e porta il film ad essere passabile (pur se mediocre) e gradevole è la presenza di Will Smith che interpreta il genio.

Scelta rischiosa, perchè si rischiava che con un attore così importante si concentrasse il tutto su di lui.

L'attore americano lo interpreta a suo modo, dimostrando la sua bravura. Un genio meno diciamo potente a livello di magia, ma più umano, sbruffone, interessato a fare feste e pronto ad innamorarsi. Una sorta di fusione tra il principe di Bel-Air di antica conoscenza in chiave magica e il personaggio di Hitch, che aiutava gli uomini a capire le donne e a dirgli come conquistarle.

Mena Massoud e Naomi Scott, all'esordio sono gli attori dei personaggi principali che raccontano la parte romantica del film, che pur appartenendo a mondi diversi si innamorano. Una principessa Jasmine consapevole di se stessa e attenta al benessere del popolo è molto interessante, ma farla diventare addirittura Sultano è la sintesi dei tempi e mi sembra forzato (non che ci sia nulla di male, ma credere che in quell'epoca una donna potesse diventare sultano... anche se pure il classico non era diciamo "tradizionale").

Jafar interpretato da Marwan Kenzari è troppo giovane e troppe debole. Non sembra mai essere un pericolo e soprattutto non si nota la sua magia di stregone se non alla fine quando viene trasformato con l'esaudirsi del desiderio. Questa è probabilmente la pecca più grande.

Altro punto dolente è il pappagallo Iago, consapevole e favoloso nell'originale ma qui limitato; tutto il contrario della scimmietta Abu che invece guadagna in forza e nella solita splendezza del tappeto magico. 

La colonna sonora di Alan Menken (La Bella e la Bestia, La Sirenetta) comprende nuove versioni dei brani originali scritti dallo stesso Menken e dai parolieri Howard Ashman e Tim Rice, oltre a due traccie inedite composte in collaborazione con Benj Pasek e Justin Paul (La La Land, Dear Evan Hansen).

 
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