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Messaggi del 19/04/2017
Post n°13769 pubblicato il 19 Aprile 2017 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Viola, compagna di Nikos, è una donna che ama decisamente il rischio . Ha deciso infatti di invitare per la festa del figlio ventenne Lorenzo, in crisi per essere stato abbandonato dalla fidanzata, la famigliona allargata o, come dice lei, il cespuglio genealogico. Ed ecco arrivare: l'ex marito di cui Nikos è irrimediabilmente geloso, gli ex cognati, le problematiche sorelle, la giovane nipote depressa, il figlio ribelle di Nikos che gira nudo per il giardino, il padre disperatamente ironico che ha da poco tentato il suicidio, il ginecologo di famiglia maniaco sentimentale ex marito della bipolare e agguerrita Carmen, ma anche Yuri fisico teorico pieno di tatuaggi innamorato da sempre di Aida che però ė sposata con una donna. Non mancheranno ospiti inattesi come la bellissima e tormentata Martina che farà esplodere la già fibrillante festa. In un susseguirsi di sferzate sentimentali, il mucchio selvaggio si confronterà senza esclusione di colpi. DATA USCITA: 20 aprile 2017
Post n°13768 pubblicato il 19 Aprile 2017 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Alla fine degli anni Trenta, la trentacinquenne Annetta, una donna solitaria e silenziosa sempre vestita di nero, vive in un piccolo centro nelle campagne sarde. Custodendo un terribile segreto del passato, passa le giornate nell'attesa di una chiamata e, quando ciò avviene, apre una vecchia sacca contenente una mazzuola di legno, un vecchio cuscino e uno specchietto spaccato. Da quel momento, qualcosa di imprevisto la porterà a Cagliari e le cambierà la vita, facendole scoprire di potersi staccare dal suo ruolo di accabadora, figura della tradizione sarda il cui compito è aiutare i morenti a trapassare. DATA USCITA: 20 aprile 2017
Post n°13767 pubblicato il 19 Aprile 2017 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Titolo originale: Demain tout commence Samuel vive la sua vita nel Sud della Francia senza responsabilità e senza legami importanti fino a quando una delle sue vecchie fiamme gli lascia tra le braccia una bambina di pochi mesi, Gloria: sua figlia! Inizialmente incapace di prendersene cura, Samuel impara giorno dopo giorno ad essere un buon padre. Otto anni dopo, quando Samuel e la piccola Gloria sono ormai inseparabili e felici, una sorpresa inaspettata cambierà le loro vite...DATA USCITA: 20 aprile 2017
Post n°13766 pubblicato il 19 Aprile 2017 da Ladridicinema
Tag: film in uscita E' stata una modella. E' stata un'attrice. Ora è una combattente. New York, 2008. Dopo la dolorosa rottura con il fidanzato, Chantal scopre nella Thai Boxe l’unico modo per sfogare la sua rabbia. Alla ricerca di una via di fuga, vola in Thailandia per alcune settimane: le settimane diventano anni, nel corso dei quali Chantal arriva a combattere sui ring più importanti del Paese e non solo, e a conquistare quattro titoli mondiali. I demoni del suo passato, però, non erano spariti: Chantal era soltanto riuscita a nasconderli. Oggi, a un anno dal suo ritiro, ha deciso di tornare in Thailandia per riconquistare la cintura di campionessa del mondo: ma stavolta, per vincere davvero, dovrà affrontare i suoi fantasmi. DATA USCITA: 20 aprile 2017
Post n°13765 pubblicato il 19 Aprile 2017 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Titolo originale: The Boss Baby BABY BOSS è una divertente commedia per grandi e piccoli, che racconta cosa succede all'interno di una famiglia quando arriva un nuovo bebè. Il tutto raccontato dal punto di vista fantasioso di un bambino di 7 anni, di nome Tim. Nella testa di un bambino di sette anni, l'arrivo a casa di un fratellino è infatti un evento misterioso e affascinante, da romanzare e interpretare con tutti i ghiribizzi e gli slanci dell'immaginazione. Timothy Templeton, ad esempio, se lo vede arrivare in taxi, vestito di tutto punto in abiti eleganti e cravatta su misura, ventriquattrore alla mano e mocassini lucidi. La vita da figlio unico che conosceva cambia radicalmente e condividere l'attenzione dei genitori è il sacrificio minore. Il nuovo arrivato non è soltanto molesto e rumoroso, come tutti i bambini, è un ometto maturo che maschera discorsi da adulto con farfugliamenti adorabili e incomprensibili "bubu dada". I sospetti di Timothy sono fondati: suo fratello minore è un agente infiltrato della Baby Corp e l'appuntamento giochi è in realtà una riunione segreta in salotto con un gruppo di suoi pari. Insomma, Baby Boss altri non è che una spia in missione segreta, e solo Tim potrà aiutarlo. I due piccoli soci saranno catapultati in un'avventura stravagante e, per riuscire a sventare un complotto ignobile, saranno coinvolti in una battaglia epica fra cuccioli e bambini DATA USCITA: 20 aprile 2017
Post n°13764 pubblicato il 19 Aprile 2017 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Libero torna nella cittadina d'origine per dare l'addio alla nonna in fin di vita. Ma la nonna non muore, e il passato che credeva essersi lasciato alle spalle lo travolge. Libero piomba in un limbo adolescenziale mai davvero superato, mentre la fissità di quell'universo cristallizzato gli urla che il tempo passa, e le cose cambiano. Poi, un evento inaspettato come un acquazzone primaverile segna la fine dell'inverno. E in un atto di libera, sincera incoerenza, Libero chiude finalmente il cerchio. DATA USCITA: 20 aprile 2017
Post n°13763 pubblicato il 19 Aprile 2017 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Aldabra: c'era una volta un'isola Aldabra: Once Upon an Island
The Bye Bye Man The Bye Bye Man
Acqua di Marzo Acqua di Marzo
Baby Boss The Boss Baby
Boston - Caccia all'uomo Patriots Day
Ciao amore, vado a combattere Goodbye Darling, I'm Off to Fight
Famiglia all'improvviso - Istruzioni non incluse Demain tout commence
L'accabadora L'accabadora
Lasciami per sempre Lasciami per sempre
Le cose che verranno L'avenir
Libere Libere
Wilson Wilson
Post n°13762 pubblicato il 19 Aprile 2017 da Ladridicinema
Altri 703.050euro in 24 ore per Fast and Furious 8, sempre più primatista al botteghino italiano. 8.175.396euro e 1.111.863 spettatori paganti in 6 giorni per la pellicola Universal, inseguita dai 118.369 euro de I Puffi e dai 68.747euro de La Bella e la Bestia. Il titolo Disney ha così infranto il muro dei 20 milioni (20.043.851 euro, per la precisione), con 3.138.318 ticket staccati. Vedremo se Furious 8 saprà fare di meglio. 4° piazza con 65.684euro per Moglie e Marito, seguito dai 46.920 euro di Lasciati Andare e dai 20.725 euro dei Power Rangers. Chiusura di chart con i 18.953 euro di Ghost in the shell, gli 11.737euro de L'altro volto della Speranza, gli 8.959 euro di Ballerina e gli 8.880 euro di Underworld 5.
Post n°13761 pubblicato il 19 Aprile 2017 da Ladridicinema
Tag: recensioni La sirena di una volante dei Carabinieri echeggia nelle strade di una città, mentre una bambina attraversa la strada, saltellando con un pallone: brusca frenata, ma lei transita come se niente fosse. Le forze dell'ordine iniziano già a fermarsi e lo faranno per tutto il film. Comincia così una fervida, malinconica, pungente e amara rappresentazione delle miserie, dei vizi e delle virtù annacquate di una città italiana del 1969, più precisamente una cittadina veneta che un attento osservatore riconosce, nelle sue piazze e nelle sue vie, dapprima come Vicenza e poi come Bassano del Grappa; in realtà la cittadina del film è un insieme delle due. Gli ambienti, gli umori e le vicissitudini delle due città si mescolano e si rincorrono, sovrapponendosi ai pensieri del protagonista del film, il commissario Pepe, divenendo tessuto delle sue divagazioni oniriche, dei suoi soliloqui, delle sue ansie, del lucido e chiaroveggente scavo interiore che esegue su di sé e sulla gente che lo circonda. Questi due centri veneti, fusi per esigenze cinematografiche in una cittadina immaginaria, rappresentano l'emblema di un'area qualunque, che uno smaliziato racconto verista e senza falsi moralismi dipinge come depositaria di segreti peccati sessuali, veniali ma anche ripugnanti, che si frappongono ai tranquilli ritmi lavorativi ed esistenziali degli abitanti, dalle canoniche otto ore alla messa alla domenica. Come le Sturmtruppen di Bonvi erano il simbolo di tutti gli eserciti del mondo e delle loro peripezie, questa cittadina è il catalizzatore delle ansie, delle urgenti risposte a domande mai poste, delle prospettive di un qualunque villaggio del mondo. Il Commissario Pepe, un eccellente Ugo Tognazzi, è un malinconico, intelligente e disingannato funzionario di Polizia, che si trova ad affrontare un'inchiesta sul malcostume locale, un compito ingrato che vorrebbe assolutamente evitare ("...questo è un piccolo centro, abbiamo sempre fatto la politica dell'occhio chiuso..."- rivela ai suoi collaboratori), ma che poi, spinto dal suo superiore affronta con fermezza, trovandosi così immerso in un mondo fatto di prostituzione in condominio, nella pensione gestita da coniugi traviati, di pulsione omosessuale a cura di un "illustre clinico", di figlia del prefetto che mantiene l'amante a suon di marchette, di suora che circuisce le sue allieve del corso di danza; la ricerca del piacere viene descritta dal commissario fin dalle prime battute con l'analisi della sua voce narrante, "una città che si fa il segno della croce" e nasconde nella religione di facciata le sue piccole perversità. Attorno al commissario si muovono altre piccole figure, che si fondono con le vie della città, negli interni chiaroscuri delle abitazioni, dei luoghi pubblici, rappresentati col gusto del bozzetto. Sono il vicecommissario Cerveteri, ignaro della prostituzione della sorella trentenne, l'amante dello stesso commissario Pepe, Matilde Caroni, che parte spesso per Milano a "fare quel poco di male", il carabiniere ossequioso che vive di espedienti per tirare avanti la famiglia, quali l'arresto dell'ubriacone Garibaldi a scopo di curare l'orto nel cortile del commissariato. Ma l'attore non-protagonista per eccellenza è l'invalido Nicola Parigi (ottimamente interpretato da Gaetano Maffioli, noto gastronomo) che il 20 luglio del 1943 ha perso l'uso delle gambe in guerra e da allora percorre le stradine della città con una motocarrozzina e urla la sua disperazione ai cittadini, li mette in guardia da un nuovo conflitto, disprezza perfino le lotterie che sente dalle televisioni serali ("...cani rognosi alla ricerca dell'osso d'oro alla ricerca dell'osso d'oro...") e spedisce lettere anonime alla Polizia (sono un bravo cittadino e cerco di aiutare la povera Polizia, dirà al commissario) denunciando tutta la corruzione imperante. In questa discesa agli inferi il commissario porta con sé molta indignazione, ma anche una pizzico di compassione per i suoi indagati, ma anche pragmatismo che lo accompagna nelle sue indagini; lo stesso suo rapporto d'amore con Matilde si rivela ambiguo, agli occhi dello spettatore, visto che si incontrano in libreria fingendosi di non conoscersi: anch'egli fa parte di quel mondo fatto di sottili trame nascoste che si fondono con la nebbia invernale ai piedi dei Colli Berici. La sapiente regia di Ettore Scola assomiglia ad un romanzo di Svevo, laddove una Trieste fervidamente rappresentata era depositaria dello scavo interiore dei personaggi, a volte abulici, a volte disperati. In questo film Scola utilizza i primi piani, le inquadrature a campo lungo, i sogni ad occhi aperti del commissario, le vedute da cartolina delle due cittadine per prendere tempo, per immergere lentamente lo spettatore nel pantano della città o meglio nel quotidiano vivere bifronte, pulito all'esterno e sporco all'interno. A rafforzare le immagini, poi, provvede uno splendido commento musicale di Armando Trovajoli, molto anni '60, che sottolinea sia le scene d'azione concitate, sia le immagini iniziali che ritraggono il commissario nel suo quotidiano andare al lavoro. Il percorso del commissario lo porterà faccia a faccia con il questore che, pur apprezzando il suo lavoro, lo rimprovera di eccesso di zelo, ne deplora la mancata obliterazione, nella lista degli indagati, degli intoccabili: sotto lo sguardo attonito del commissario il questore snocciola la ragion di stato : "...la sorella di un vicecommissario, (il suo vice), il figlio di un conte che dà lavoro a 2000 operai, un illustre chirurgo, un professore di liceo (stimato umanista), la figlia del prefetto...certo sono colpevoli.. ma ci conviene creare un simile terremoto...?". Il rituale si è compiuto, occorre togliere i pesci grossi dalla rete ed arrostire invece i pesci piccoli. Il commissario non ci sta e nel dubbio brucia il fascicolo, chiede il trasferimento e chiude il film in un totale pessimismo, che potrebbe non finire mai. Percorrendo il viale della stazione dei treni, dopo aver voltato le spalle all'amante corrotta, tornata da Milano, il commissario ci guarda esclamando bonariamente : "Perché? Voi siete dei leoni?".
Post n°13760 pubblicato il 19 Aprile 2017 da Ladridicinema
Tag: recensioni Nell'inverno del 1820 la baleniera del New England "Essex", comandata dal capitano Polard spesso in contrasto con il primo ufficiale Chase, viene attaccata da una balena dalle dimensioni enormi. Pochi marinai si salvano e tra di loro Thomas Nickerson, che all'epoca era poco più di un bambino. Costui trent'anni dopo e con un'iniziale riluttanza accetta di raccontare l'esperienza vissuta allo scrittore Herman Melville. Sta per nascere uno dei capolavori della letteratura di tutti i tempi: "Moby Dick".
Post n°13759 pubblicato il 19 Aprile 2017 da Ladridicinema
Tag: recensioni
Post n°13758 pubblicato il 19 Aprile 2017 da Ladridicinema
Tag: recensioni da https://it.over-blog.com/Il_coraggio_di_parlare_recensione_e_scheda_del_film-1228321769-art187204.html "Il Coraggio di parlare", un film di Leandro Castellani, vincitore del Grifone d'Oro al Giffoni Film Festival 1987. SCHEDA DEL FILM REGIA : Leandro Castellani In un piccolo paese calabrese, dove non ci sono prospettive di lavoro, il quattordicenne Vincenzino cade nella rete della criminalità organizzata locale, che approfitta della sua spensieratezza giovanile per utilizzarlo a sua insaputa come corriere per il traffico di droga. La sua ingenuità e la sua voglia di non gravare economicamente sulla famiglia lo fanno cadere nelle grinfie della 'ndrangheta, ma Vincenzino per un primo momento è convinto che il suo lavoro consista nella semplice consegna di medicinali. Presto però il ragazzo si insospettisce delle misteriose personalità che lo circondano e si rende conto della finalità del suo lavoro e da dove provengono i soldi con i quali viene pagato. Decide allora di allontanarsi da quel mondo ma per paura di mettere in pericolo la propria vita e quella dei suoi cari, il giovane non riesce a denunciare coloro che gli hanno fornito il lavoro e preferisce trasferirsi a Milano. Il giovane trova lavoro presso una fabbrica ma la 'ndrangheta riesce a spiarlo e pedinarlo anche nella sua nuova realtà. Un giorno però la sua nuova vita viene scossa dalla notizia dell'omicidio di un suo coetaneo e amico, ucciso su ordine del boss locale. Vincenzino torna così nel suo paese di origine e trova il coraggio di denunciare i sospetti colpevoli. Il giovane riesce finalmente a prevalere sulla paura e sul timore che fino a quel momento lo avevano spinto a non parlare e contribuisce così all'arresto dei più importanti membri dell'organizzazione criminale. Il giovane mette in gioco la sua stessa vita e diventa così un esempio per i suoi coetanei, che scendono in piazza affermando di voler lottare contro il crimine, le ingiustizie e l'omertà. Tratto dall'omonimo romanzo di Gina Basso, “ Il coraggio di parlare” è un film che fa riflettere sui drammi e le piaghe sociali che caratterizzano la nostra società, specialmente in delle aree dove viene meno la presenza dello Stato. Un film socialmente utile, che può sensibilizzare i giovani davanti a importanti problematiche come la mafia. Ogni ragazzo può riconoscersi in Vincenzino perché nessuno è immune da certi pericoli ma l'importante resta sempre trovare la forza di combattere contro il muro del silenzio e trovare la forza di parlare per poter vivere in una società migliore.
Post n°13757 pubblicato il 19 Aprile 2017 da Ladridicinema
Tag: recensioni
Post n°13756 pubblicato il 19 Aprile 2017 da Ladridicinema
Tag: recensioni
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