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Messaggi del 12/03/2018

 

Oscar 2018, ecco tutti i vincitori dei premi

Post n°14348 pubblicato il 12 Marzo 2018 da Ladridicinema
 

Com’era da aspettarsi, l’edizione degli Oscar andata in onda questa notte negli Stati Uniti, la 90sima, si è sviluppata da una parte celebrando l’importante anniversario con numerosi montaggi di pellicole di culto e dall’altra facendo proprio il clima politico che imperversa in questi mesi a Hollywood, fra le politiche reazionarie di Trump e i movimenti femministipost-Weinstein. Le battute agrodolci del conduttore (per la seconda volta consecutiva) Jimmy Kimmel si sono concentrate principalmente su questi temi, mentre venivano annunciati i premi con grande attenzione al mondo femminile.

A fare incetta di Oscar è stato La forma dell’acqua di Guillermo del Toro, che si è portato a casa miglior regia e miglior film (quest’ultimo premio è stato ancora una volta presentato da Warren Beatty e Faye Dunaway nonostante il pasticcio della busta dell’anno scorso), oltre che miglior scenografia e colonna sonora. A Dunkirk di Christopher Nolan tre statuette tecniche fra cui miglior doppiaggio, mentre a Blade Runner 2049 due (effetti speciali e fotografia).

Chiamami col tuo nome di Guadagnino ha vinto per la miglior sceneggiatura non originale di James Ivory, quella originale è andata invece a Get Out.

Per quanto riguarda gli attori, i premi per i protagonisti sono andati a Gary Oldman per L’ora più buia e Frances McDormand per Tre manifesti fuori Ebbing, Missouri (con Jennifer Lawrence e Jodie Foster che hanno sostituito nella presentazione della miglior attrice Casey Affleck, il vincitore di miglior attore nel 2017 ma nel frattempo accusato di molestie); quelli per i non protagonisti a Allison Janney di I, Tonya e Samuel Rockwell di Tre manifesti.

Ma ecco l’elenco dei premiati nelle categorie in gara:

Miglior film
Chiamami col tuo nome
L’ora più buia
Dunkirk
Get Out – Scappa
Lady Bird
Il filo nascosto
The Post
La forma dell’acqua – The Shape of Water
Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Miglior regia
Christopher Nolan, Dunkirk
Jordan Peele, Get Out – Scappa
Greta Gerwig, Lady Bird
Paul Thomas Anderson, Il filo nascosto
Guillermo del Toro, The Shape of Water – La forma dell’acqua

Miglior attrice protagonista
Sally Hawkins, La forma dell’acqua – The Shape of Water
Frances McDormand, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Margot Robbie, I, Tonya
Saoirse Ronan, Lady Bird
Meryl Streep, The Post

Miglior attrice non protagonista
Mary J. Blige, Mudbound
Allison Janney, I, Tonya
Lesley Manville, Il filo nascosto
Laurie Metcalf, Lady Bird
Octavia Spencer, La forma dell’acqua – The Shape of Water

Miglior attore protagonista
Timothée Chalamet, Chiamami col tuo nome
Daniel Day-Lewis, Il filo nascosto
Daniel Kaluuya, Get Out – Scappa
Gary Oldman, L’ora più buia
Daniel Washington, Roman J. Israel , Esq.

Miglior attore non protagonista
Willem Dafoe, The Florida Project
Woody Harrelson, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Richard Jenkins, La forma dell’acqua – The Shape of Water
Christopher Plummer, Tutti i soldi del mondo
Sam Rockwell, Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Miglior film straniero
A Fantastic Woman (Cile)
L’insulto (Libano)
Loveless (Russia)
On Body and Soul (Ungheria)
The Square (Svezia)

Miglior film d’animazione
Baby Boss
The Breadwinner
Coco
Ferdinand
Loving Vincent

Miglior corto d’animazione
Dear Basketball
Garden Party
Lou
Negative Space
Revolting Rhymes

Miglior sceneggiatura originale
The Big Sick
Get Out – Scappa
Lady Bird
La forma dell’acqua – The Shape of Water
Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Miglior sceneggiatura non originale
Chiamami col tuo nome
The Disaster Artist
Logan
Molly’s Game
Mudbound

Miglior colonna sonora originale
Dunkirk
Il filo nascosto
La forma dell’acqua – The Shape of Water
Star Wars: Gli ultimi Jedi
Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Miglior canzone originale
Mighty River,  Mudbound
Mystery of Love, Chiamami col tuo nome
Remember me, Coco
Stand up for something, Marshall
This is me, The Greatest Showman

Miglior montaggio
Bady Driver
Dunkirk
I, Tonya
La forma dell’acqua -The Shape of Water
Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Miglior fotografia
Blade Runner 2049
L’ora più buia
Dunkirk
Mudbound
La forma dell’acqua – The Shape of Water

Miglior scenografia
La Bella e la Bestia
Darkest hour
Blade Runner 2049
Dunkirk
La forma dell’acqua – The Shape of Water

Miglior costumi
La Bella e la Bestia
L’ora più buia
Il filo nascosto
La forma dell’acqua – The Shape of Water
Victoria e Abdul

Miglior effetti speciali
Blade Runner 2049
Guardiani della Galassia 2
Kong: Skull Island
Star Wars: Gli ultimi Jedi
The War: Il pianeta delle scimmie

Miglior trucco
L’ora più buia
Victoria e Abdul
Wonder

Miglior effetti sonori
Baby Driver
Blade Runner 2049
Dunkirk
La forma dell’acqua – The Shape of Water
Star Wars: Gli Ultimi Jedi

Miglior documentario
Abacus
Faces Places
Icarus
Last Men in Aleppo
Strong Island

 
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La forma dell'acqua stravince il weekend

Post n°14347 pubblicato il 12 Marzo 2018 da Ladridicinema
 

La forma dell'acqua (guarda la video recensione) stravince il weekend e riesce a portare gli incassi ad una crescita del 7% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (anche se il saldo dal primo gennaio è ancora negativo ma di poco). Dopo una domenica che ha visto il boom del film per famiglie (È arrivato il broncio è salito dalle ultime posizioni alla seconda, ottenendo 300mila euro in un solo giorno), il film di Del Toro conquista 1,4 milioni di euro ed un totale 6,5 milioni. 
Sempre buono il dato di Red Sparrow, che incassa 830mila euro e supera i 2 milioni di euro complessivi. Partenza discreta per Il giustiziere della notte che apre con 729mila euro complessivi. A centro classifica restano Puoi baciare lo sposo, arrivato a 1,8 milioni complessivi, Belle & Sebastien - Amici per sempre (guarda la video recensione) che, grazie ad una notevole risalita domenicale, raggiunge i 2,4 milioni e Il filo nascosto (guarda la video recensione) che ha superato di un soffio i 3 milioni complessivi. 
Muccino ha superato Benedetta follia (guarda la video recensione) di Verdone ed ora A casa tutti bene (guarda la video recensione) è il secondo miglior incasso di stagione con 8,6 milioni di euro. Black Panther (guarda la video recensione) non è riuscito a tornare nelle zone alte della classifica e si è fermato a 6,6 milioni di euro, molti meno di Thor: Ragnarokche ne aveva incassati quasi 9. L'Italia è uno dei pochi mercati in cui il film non ha sfondato. 
Lady Bird (guarda la video recensione) supera il milione di euro, mentre tutti gli altri film usciti giovedì finiscono fuori dalla top ten con incassi bassi. 
Cinquanta sfumature di rosso (guarda la video recensione) non è riuscito a passare IT (guarda la video recensione) e Assassinio sull'Orient Express (guarda la video recensione), che restano quindi quarto e terzo miglior incasso di stagione. 
Questa settimana i film forti sono Maria MaddalenaMetti la nonna in freezer e Tomb Raider, ma si aspettano sorprese da titoli meno accreditati quali Rudolf alla ricerca della felicitàRachel

 
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Festival di Berlino 2018, Orso d’oro alla romena Adina Pintilie da corrieredellasera

Post n°14346 pubblicato il 12 Marzo 2018 da Ladridicinema
 

«Touch Me not» si aggiudica il riconoscimento più importante. Gran Premio della Giuria alla polacca Szumowska per «Mug». L’Italia torna a casa a mani vuote: nessun premio

La polacca Malgorzata Szumowska (argento) e la romena Adina Pintilie (oro)La polacca Malgorzata Szumowska (argento) e la romena Adina Pintilie (oro)
shadow

Delusione Italia ma soprattutto delusione Berlinale. Un’edizione altalenante, con più bassi che alti, si è conclusa con un verdetto francamente discutibile, che premia due volte — miglior esordio e miglior film in assoluto — l’opera confusa e presuntuosa di una regista romena, Adina Pintilie, che porta un cognome importante anche se non ha nessun legame con l’omonimo Lucien (uno dei più grandi registi romeni). Il suo film Touch Me Not vorrebbe essere una riflessione sulla difficoltà di liberare il corpo dalle ossessioni che impediscono alla sessualità e al desiderio di manifestarsi compiutamente e lo fa attraverso una serie di confessioni, alcune «vere» altre «recitate», in cui si fa coinvolgere anche la regista con l’immancabile sogno della madre castrante. Forse a colpire una giuria guidata dal tedesco Tom Tywkler è stata una spruzzata di scontata sperimentazione (con la regista che interloquisce direttamente con chi sta filmando), forse le scene fintamente liberatorie in cui si parla di sessualità non tradizionali o del diritto all’eros dei portatori di handicap, ma tutto suona finto e programmatico (e psicoanaliticamente scolastico) in un film sempre sul punto di trasgredire ma sempre incapace di farlo veramente.

Un verdetto discutibilissimo che non fa che peggiorare la situazione del direttore Dieter Kosslick, accusato apertamente di non proteggere il cinema nazionale. Forse per rispondere alle accuse aveva scelto un tedesco come presidente della giuria e selezionato quattro film di casa. Ma nessuno ha ricevuto alcun premio, nonostante almeno due — 3 giorni a Quiberon della regista Emily Aref, con la bravissima Marie Bäumer, e Nei corridoidell’esordiente Thomas Studer, con l’altrettanto bravo Franz Rogowski — avrebbero meritato di vincere. E così le sue manovre «diplomatiche» hanno finito per rivoltarglisi contro.

 

 

Decisamente più condivisibili gli altri premi. Il Gran Premio della Giuria, di fatto il secondo premio, è andato alla polacca Malgorzata Szumowska con il ritratto acido e graffiante dell’ipocrisia cattolica che domina nel suo Paese in Mug. L’Orso per l’innovazione Alfred Bauer e quello per la miglior attrice hanno premiato Las Herederas del paraguayano Marcelo Martinessi e la sua protagonista Ana Brun, quello per il miglior attore al francese Anthony Bajon per La prière di Cèdric Kahn, quello per la sceneggiatura i due messicani che hanno scritto Museo. E forse L’isola dei cani di Wes Anderson non è una delle riuscite migliori del regista americano ma il premio per la regia che ha ritirato al suo posto Bill Murray non è certo uno scandalo.

L’Italia, che aveva portato in concorsoFiglia mia di Laura Bispuri, è stata dimenticata dai riconoscimenti. Ma a colpire è stata soprattutto l’inconsistenza di molti titoli in concorso. Alla fine, sono state le donne a dare una mascheratura progressista a questa sessantottesima edizione, visto che si sono aggiudicate il primo e il secondo premio, a cui va aggiunto quello per il miglior contributo artistico alla russa Elena Okopnaya, scenografa e costumista di Dovlatov, ma è difficile da spiegare come siano stati dimenticati film decisamente buoni come i due tedeschi citati sopra o l’ottimo norvegese Utoya 22 July. Decisamente non è stato un buon anno per il direttore Kosslick.

 
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Festival di Berlino 2018: Tutti i vincitori da skytg24

Post n°14345 pubblicato il 12 Marzo 2018 da Ladridicinema
 

25 febbraio 2018
Inserire immagine
La regista Romena  Adina Pintilie ha vinto l'orso d'oro al Festival di Berlino con il film Touch Me Not
@Getty Images

IL miglior film della 68ª edizione del Festicaal di Berlino è il romeno Touch Me Not  di Adina Pintilie, eletto anche miglior opera prima. Nessun premio all'Italia

 La 68/ma edizione del Festival del cinema di Berlino ha visto protagonista l'impegno politico e le donne. A vincere l'Orso d'Oro è il 'disturbante' TOUCH ME NOT della romena Adina Pintilie che vince anche il premio opera prima (sarà in sala in Italia con I Wonder Pictures), ricerca psicologica sul desiderio umano e sulla reale possibilità di entrare in contatto con l'altro: toccare per entrare in contatto fino a che punto è possibile? Protagonista una donna che non vuole essere toccata e certa il senso del contatto negli altri. ''Vorrei che questo film ci aprisse tutti al dialogo aldila' di ogni frontiera'', ha detto Pintilie ritirando il premio dalla giuria presieduta da Tom Tykwer.

E anche l'Orso d'argento Gran Premio della giuria è al femminile, a prenderlo è Malgorzata Szumowoska con MOG, inno acido e grottesco al consumismo con una folla di persone di ogni età che pur di accaparrarsi il più possibile a una svendita natalizia si spoglia fino alle mutande

LAS HEREDERAS di Marcelo Martinetti (in sala con Lucky Red) che, oltre all'Alfred Bauer, ha vinto il premio per miglior attrice andato ad Ana Brun è ancora una volta una sinfonia al femminile con la storia di Chela e Chiquita, coppia lesbo che vive da trenta anni insieme. Quando la tonica Chiquita viene arrestata per frode fiscale, Chela scopre che la sua anima non è così dimessa come credeva e che può farsi una nuova vita. La preghiera, l'affidarsi a Dio, può essere un'ancora contro la deriva delle droghe. E' quello che rappresenta con forza e misticismo LA PRIERE di Cedric Kahn (Gli uomini di Dio) e giustamente ottiene il premio come miglior attore andato al giovane Anthony Bajon, nell'interpretazione del multi-facce Thomas.

Ecco l'elenco di tutti premiatiOrso d’oro per il miglior film

Touch Me Not di Adina Pintilie

Gran premio della Giuria

Twarz di Małgorzata Szumowska

Orso d’argento per il miglior regista

Wes Anderson per L’isola dei cani

Orso d’argento per la migliore attrice

Ana Brun per Las herederas di Marcelo Martinessi

Orso d’argento per il miglior attore

Anthony Bajon per La prière di Cédric Kahn

Orso d’argento per la migliore sceneggiatura

Manuel Alcalá e Alonso Ruizpalacios per Museo di Alonso Ruizpalacios

Orso d’argento per il miglior contributo artistico

Elena Okopnaya per i costumi e la scenografia di Dovlatov

Premio Alfred Bauer

Las herederas di Marcelo Martinessi

 
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