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Qualcuno salvi il Natale

Post n°14839 pubblicato il 15 Gennaio 2019 da Ladridicinema
 

È la vigilia di Natale e Kate e Teddy sono costretti a trascorrerla da soli: il papà non c'è più e la mamma deve lavorare anche di sera. Decisa a sorprendere Babbo Natale, della cui esistenza si dice sicura, Kate convince il fratello ad assisterla nella costruzione di una trappola che le permetterà di coglierlo sul fatto. Ma quando in effetti Babbo Natale si manifesta, parcheggiandosi sul tetto di casa loro, i ragazzi non resistono alla tentazione di entrare nella sua slitta. In un attimo accade il disastro: le renne si imbizzarriscono, il mezzo parte a gran velocità e i regali precipitano nel vuoto. L'unico modo per salvare la notte più amata dell'anno è passare all'azione: e Babbo Natale non è tipo da tirarsi indietro.

Grosso guaio al Polo Sud: le renne si sono smarrite, i regali pure, lo spirito delle feste sta abbandonando i cuori dei bambini. E soprattutto lui, Babbo Natale, ha qualcosa che non va. Non è pingue, non è molle, non è anziano. E più che a un santo del calendario, somiglia a un antieroe del cinema: lo Jena Plissken di 1997 - Fuga da New York

È un Kurt Russell in piena forma, guascone e autoironico, divertito e canterino (tutta da godere la sua versione jail-blues di "Santa is Back in Town"), persino sexy nel costume meno erotico del mondo, quello di Babbo Natale, a caricarsi sulle spalle un film che sembra uscito dalle serate Disney della Rai Uno anni Ottanta, e che Netflix gioca come mano vincente sul tavolo pressoché vuoto del Natale. 

Sfrontata leggerezza da direct to video, trama esile dell'esordiente d'oro Matt Lieberman (nel 2019 lo aspettano La Famiglia Addams e il film di Scooby-Doo), buoni sentimenti, canzoni da scaricare per la playlist del veglione ("It's Christmas Time Pretty Baby"), eccellente selezione di attori (occhio a Darby Camp, la piccola Kate farà strada). Meno arbitrario di quanto sembri a prima vista, il paragone con i classici che hanno emozionato i quarantenni di oggi - Il cowboy con il velo da sposaUn maggiolino tutto matto4 bassotti per un danese - è reso possibile anche dalla continuità del regista Clay Kaytis, autore di Angry Birds, e della star Kurt Russell, in gioventù stella del cinema per ragazzi (Il computer con le scarpe da tennis, I ragazzi di Camp Siddons) proprio con quell'universo Disney che Qualcuno salvi il Natale richiama esplicitamente.

 
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Ogni maledetto Natale

Post n°14838 pubblicato il 15 Gennaio 2019 da Ladridicinema
 

Massimo e Giulia si innamorano a prima vista, senza sapere quasi nulla l'uno dell'altra. Quando, dopo pochi giorni di frequentazione, Giulia invita Massimo a trascorrere il Natale a casa sua, il ragazzo inizialmente rifiuta, perché per lui quella ricorrenza è "il momento più spaventoso dell'anno". Ma la nostalgia di Giulia lo convince ad accettare l'invito della ragazza, e Massimo si ritrova a trascorrere la vigilia con i Colardo, un gruppo di boscaioli del viterbese che sembrano essere rimasti fermi all'età della pietra, quanto a grazie sociali. 
Questa è solo la prima parte di Ogni maledetto Natale, commedia surreale scritta e diretta dai creatori di Boris: la seconda parte del film infatti è ambientata a casa di Massimo, dove i ricchissimi Marinelli Lops si apprestano a consumare il pranzo di Natale. Sorpresa! A interpretare i famigliari di Massimo sono gli stessi attori che interpretavano quelli di Giulia, ovviamente in ruoli diametralmente opposti.
L'idea è buona, e costituisce un interessante esperimento di cinema. Purtroppo però la sceneggiatura di Ogni maledetto Natale fa acqua da tutte le parti, a cominciare dall'incipit (perché mai Giulia, evidentemente evoluta rispetto alla sua famiglia, vuole presentarla subito a Massimo?), e nella prima metà del film fa leva su gag puerili e caratterizzazioni fortemente stereotipate che commettono il crimine peggiore, per una commedia: non fanno ridere. La seconda parte è molto migliore della prima, sia perché mescola in modo intelligente pathos e satira (mentre la prima "spara sulla Crocerossa" reiterando i luoghi comuni sui provinciali laziali), sia perché c'è una maggior comprensione - da insider, si direbbe - della "fauna" altolocata: i dialoghi migliorano, le caratterizzazioni diventano più credibili, con l'eccezione, spiritosa ma pesante, del maggiordomo filippino interpretato da Corrado Guzzanti con una stereotipizzazione etnica degna del signor Yunioshi di Colazione da Tiffany (ed eravamo nel lontano 1961...). È vero che la commedia, soprattutto quella surreale e satirica, deve spingere il pedale sopra le righe, ma deve anche avere una coerenza interna che renda quantomeno plausibili le svolte narrative e uniforme il registro comico. Invece il cast, che rappresenta il meglio della commedia italiana contemporanea (e del dramma, nel caso di Laura Morante, che infatti è l'unica a rimanere convincente pur nelle sue caratterizzazioni estreme), non riesce a suonare di concerto, creando una cacofonia che a volta lascia spazio ad assoli divertenti, ma in generale non trova l'armonia. La responsabilità non è del cast, ma dei direttori d'orchestra: o dei troppi cuochi che, come è noto, rovinano il brodo.

 
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Una notte di 12 anni

Post n°14837 pubblicato il 15 Gennaio 2019 da Ladridicinema
 

Titolo originale: La noche de 12 años

 

Una notte di 12 anni è un film di genere drammatico, storico del 2018, diretto da Álvaro Brechner, con Antonio de la Torre e Chino Darín. Uscita al cinema il 10 gennaio 2019. Durata 122 minuti. Distribuito da Bim Distribuzione in collaborazione con Movies Inspired.

Poster

Una notte dei 12 anni, il film diretto da Álvaro Brechner, è ambientato nel 1973, l’Uruguay è sotto il controllo di una dittatura militare. Una notte di autunno, tre prigionieri Tupamaro vengono portati via dalle loro celle nell’ambito di un’operazione militare segreta. L’ordine è chiaro: “Visto che non possiamo ammazzarli, li condurremo alla pazzia.” I tre uomini resteranno in isolamento per 12 anni.
Tra di loro c’è anche Pepe Mujica (Antonio de la Torre), futuro Presidente dell'Uruguay.

 


 
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Una notte di 12 anni

Post n°14836 pubblicato il 15 Gennaio 2019 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Non ci resta che il crimine vince il weekend. Battuto Aquaman al box office

Post n°14835 pubblicato il 15 Gennaio 2019 da Ladridicinema
 

Non ci resta che il crimine (guarda la video recensione) vince il weekend con 1,9 milioni di euro davanti ad Aquaman (guarda la video recensione) con 1,8 e Ralph Spacca Internet (guarda la video recensione) con 1,7. Tutti e tre i film quindi hanno di che festeggiare. La commedia italiana ha stravinto il confronto con l'altra uscita giovedì, Attenti al Gorilla (guarda la video recensione), uno dei peggiori flop degli ultimi tempi. Ride Aquaman, che vola a 8,8 milioni di euro complessivi e supera sia Venom (guarda la video recensione) che Amici come Prima (che scivola al decimo posto). Gran weekend anche per Ralph Spacca Internet che sfiora i 9 milioni di euro complessivi e tiene a distanza Aquaman nella classifica annuale stagionale. Entrambi i film finiranno con più di 10 milioni di euro. Continua la marcia trionfale di Bohemian Rhapsody (guarda la video recensione), che supera i 25 milioni di euro con oltre 3,5 milioni di spettatori: i prossimo obiettivi saranno il sorpasso ai danni di Inside Out e Star Wars: Il risveglio della Forza, poi il biopic sui Queen sarà il secondo miglior incasso del decennio, dietro solo a Quo Vado?. Buon weekend anche Van Gogh - Sulla soglia dell'eternità (guarda la video recensione), che supera i 2,5 milioni di euro complessivi. Apertura discreta per City of Lies, che chiude il weekend con 724mila euro, La befana vien di notte (guarda la video recensione) arriva a 7,5 milioni, ma difficilmente riuscirà a superare Amici come prima che resta quindi il miglior incasso italiano di stagione. 

Come detto, figuraccia per Attenti al Gorilla, che chiude con meno di 400mila euro il weekend ed una media per sala imbarazzante. Tra i film in coda segnaliamo i 4,8 milioni complessivi dei Moschettieri del Re (guarda la video recensione) e Il Ritorno di Mary Poppins (guarda la video recensione), che arriva a sfiorare i 12 milioni di euro (a fine corsa dovrebbe superare Gli Incredibili 2 (guarda la video recensione) e diventare il miglior incasso Disney di stagione, in attesa degli eroi Marvel). 

Questa settimana arrivano GlassMaria Regina di Scozia (guarda la video recensione), Mia e il Leone bianco (guarda la video recensione), L'agenzia dei bugiardi e il film evento Mia Martini - Io sono mia. Incassi in calo del 12% rispetto alla stessa settimana di un anno fa, ma il saldo da inizio anno è positivo, con un +5%. 

 
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Non ci resta che il crimine

Post n°14834 pubblicato il 15 Gennaio 2019 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Non ci resta che il crimine

Post n°14833 pubblicato il 15 Gennaio 2019 da Ladridicinema
 

on ci resta che il crimine è un film di genere commedia del 2019, diretto da Massimiliano Bruno, con Alessandro Gassmann e Marco Giallini. Uscita al cinema il 10 gennaio 2019. Durata 102 minuti. Distribuito da 01 Distribution.

Poster

Non ci resta che il crimine, il film di Massimiliano Bruno, è una commedia in cui la realtà supera l'immaginazione e in cui tutto può succedere come per esempio ritrovarsi improvvisamente, per destino o per caso, negli anni 80.
E' esattamente quello che succede a tre improbabili amici che hanno fatto dell'arte di arrangiarsi uno stile di vita.

Siamo a Roma nel 2018 e tre amici di lungo corso, con scarsi mezzi ma un indomabile talento creativo, decidono di organizzare un "Tour Criminale" di Roma alla scoperta dei luoghi che furono teatro delle gesta della Banda della Magliana.
L'idea, ne sono convinti, sarà una miniera di soldi. Abiti d'epoca, jeans a zampa, giubbotti di pelle, stivaletti e Ray-Ban specchiati, ed è fatta, sono pronti per lanciarsi nella nuova impresa.
Se non fosse che, per un imprevedibile scherzo del destino, vengono catapultati negli anni 80 nei giorni dei gloriosi Mondiali di Spagna e si ritrovano faccia a faccia con alcuni membri della Banda che all'epoca gestiva le scommesse clandestine sul calcio.
Per non parlare dell'incontro con una vulcanica e dirompente ballerina che rischia di scombinare ancora di più le carte. Per i tre amici potrebbe rivelarsi una ghiotta occasione di riscatto oppure...
Protagonisti del film sono Alessandro GassmannMarco GialliniEdoardo LeoGianmarco TognazziIlenia Pastorelli e lo stesso Massimiliano Bruno.

PANORAMICA SU NON CI RESTA CHE IL CRIMINE:

 

Già nemici-amici in Beata Ignoranza, in cui uno rinunciava alla tecnologia mentre l'altro scopriva pian piano le meraviglie di Facebook, Instagram e WhatsApp, Marco Giallini e Alessandro Gassmann duettano nuovamente davanti alla Macchina da presa di Massimiliano Bruno in Non ci resta che il crimine.
Il "non ci resta" del titolo richiama immediatamente alla memoria la celebre commedia di (e con) Roberto Benigni e Massimo Troisi, storia di un salto nel passato di due amici, precipitati alla fine del 1400. Qui i compagni d'avventura sono tre (c'è pure Gianmarco Tognazzi), e anche loro tornano indietro nel tempo, ma solo di 36 anni, venendo misteriosamente catapultati nell'anno dei Mondiali di Spagna, che l'Italia vinse sconfiggendo la Germania per 3 a 1.
Ma più che di Paolo Rossi, Zico, e Rummenigge, nel film si parla di un altro "mito" dell'epoca, la Banda della Magliana, organizzazione criminale coinvolta nelle più grandi scelleratezze del periodo e reintrodotta prepotentemente nell'immaginario collettivo all'indomani della pubblicazione del romanzo di Giancarlo De Cataldo "Romanzo criminale" e della sua trasformazione prima in film e poi in una serie tv. Gli sfigati Moreno (Giallini), Giuseppe (Tognazzi) e Sebastiano (Gassmann) sono degli intenditori della Banda, tanto che organizzano un tour nei luoghi della Capitale in cui "bazzicavano", fra gli altri, Franco Giuseppucci, Maurizio Abbatino e Renatino De Pedis. Proprio quest’ultimo è fra i personaggi più di rilievo di Non ci resta che il crimine e ha il volto di Edoardo Leo.
L'attore è alla sua seconda collaborazione cinematografica con Bruno (se non si conta un piccolissimo ruolo in Nessuno mi può giudicare), mentre Tognazzi è alla prima. Gassmann è stato diretto da Max, oltre che nel sopracitato Beata ignoranza, in Viva l'Italia! e Gli ultimi saranno ultimi, mentre Giallini lo rammentiamo anche in Confusi e felici. Nell'opera settima dell'autore di Nessuno mi può giudicare c’è inoltre Ilenia Pastorelli, che fa la pupa del boss e che, pur non somigliando a Heather Parisi, ha una tutina uguale a quella indossata dalla soubrette americana mentre cantava "Disco Bambina".

Un ritorno al tempo dei Paninari, dei Duran Duran e dei Kiss è abbastanza normale da parte del regista romano. Quegli anni, in cui era adolescente e che ha letteralmente adorato, il nostro li ha già raccontati al cinema, sceneggiando Notte prima degli esami. Celebrandoli, non si è dimenticato di omaggiare neppure il genere action che allora era rappresentato, ad esempio, da Rambo, uscito proprio nel 1982. E di azione, in Non ci resta che il crimine, ce n'è eccome, con sparatorie, calci, cazzotti e vetrate che si infrangono. Tuttavia, la forza del film, il cui copione è stato scritto anche dal geniale e gettonatissimo Nicola Guaglianone, sta in una comicità sia si parola che di situazione. Non rinunciando alle abitudini da uomini del terzo millennio, gli scamuffi protagonisti della vicenda ne combinano di ogni. A qualcuno suonerà il cellulare durante una rapina, qualcun altro spaccerà per sua, per amore, una canzone scritta da altri (proprio come faceva Troisi in Non ci resta che piangere, andando addirittura a scomodare l’inno di Mameli). Eppure, come accadeva nelle buone vecchie commedie all'italiana, accanto alla risata c’è sempre un pizzico di amarezza: nel ritratto di personaggi che per sopravvivere si arrabattano e in una riflessione graffiante sull'Italia di oggi.

 

FRASI CELEBRI:

 

Dal Trailer del Film:

Moreno (Marco Giallini): Avemo capito o no che stamo nel 1982?!

Giuseppe (Gianmarco Tognazzi): Che stai a fa col telefonino? Te prendono pe' pazzo, mettilo via!

La donna del boss (Ilenia Pastorelli:): Fumi?
Sebastiano (Alessandro Gassmann): No, sono passato da un po' di tempo alle sigarette elettroniche!
La donna del boss: A che?

Moreno: Inventamo er tablet, Facebook, er Pulcino Pio!

Renatino (Edoardo Leo): Qua scherziamo su tutto, tranne che sui soldi!
Sebastiano: È arrivato Mandrake!
Moreno: È Renatino, è Renatino...il boss!

Sebastiano: E dammi tre parole: sole, cuore, amore!
La donna del boss: Ma chi so i Ricchi e poveri? N'a conosco!

Bambino: Chi sei?
Moreno: Il mio nome è Jobs, Steve Jobs!

Moreno: Giù le armi!
Carabiniere: E voi chi siete?
Moreno: Siamo i Kiss!
Carabiniere: I Kiss siete?!

 

IL CAST DI NON CI RESTA CHE IL CRIMINE:

 
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City of Lies

Post n°14832 pubblicato il 15 Gennaio 2019 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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City of Lies

Post n°14831 pubblicato il 15 Gennaio 2019 da Ladridicinema
 

City of Lies è un film di genere biografico, thriller, drammatico del 2019, diretto da Brad Furman, con Johnny Depp e Forest Whitaker. Uscita al cinema il 10 gennaio 2019. Durata 112 minuti. Distribuito da Notorious Pictures.

Poster

Russell Poole (Johnny Depp) è un ex-detective che ha dedicato la sua vita al caso mai risolto sugli omicidi, a fine anni Novanta, delle due star del rap Tupac ShakurThe Notorious B.I.G. Vent'anni dopo riceve la visita di Jackson (Forest Whitaker), un reporter dell'ABC che a sua volta legò a quel caso il suo unico momento di notorietà realizzando il documentario che gli valse un Emmy Award. I due conducono insieme una nuova indagine decisi a smascherare il coinvolgimento della corrotta polizia di Los Angeles.


 

Il protagonista del film City of Lies - l'ex detective Russell Poole interpretato da Johnny Depp - è un personaggio realmente esistito, passato alla storia per aver indagato sulla morte dei rapper Tupac Shakur, avvenuta a Las Vegas il 13 settembre del 1996, e The Notorious B.I.G., assassinato a West Hollywood il 9 marzo del 1997.
Di quest'ultima uccisione, avvenuta durante una sparatoria automobilistica dopo una festa, Poole accusò l'agente di polizia David Mack e il suo amico Amir Muhammad, individuando una rete che collegava la Death Row Records del produttore Marion "Suge" Knight ad alcuni gangster e a parte del Dipartimento di Polizia di Los Angeles e collegando poi i due omicidi. Nonostante le prove, Poole fu caldamente invitato dal suo capo a non proseguire nelle indagini e nel 1999 diede le dimissioni, entrando in depressione, tentando il suicidio e pubblicando infine un libro in cui spiegava le sue teorie. Il testo che però ha ispirato il film di Brad Furman è un altro: "Labyrint" di Randall Sullivan, cronaca delle investigazioni di Poole sui due casi sopracitati. Per questo, all’inizio, il film doveva intitolarsi proprio Labyrint, poi la produzione ha optato per City of Lies, volendo sottolineare la corruzione dei piedipiatti della Città degli Angeli.

Mentre in Italia City of Lies arriva in sala grazie a Notorious Pictures, negli USA la data d'uscita è stata rimandata sine die.
Il motivo? Secondo alcuni la denuncia per aggressione nei confronti di Depp da parte del location manager Gegg "Rocky" Brooks, che ha sostenuto di essere stato colpito più volte dall’attore solo per avergli detto che le riprese notturne sarebbero terminate con ritardo. City of Lies segna il ritorno di Johnny Depp al thriller poliziesco ispirato a fatti di cronaca a tre anni di distanza da Black Mass, dove però l'attore faceva la parte del cattivo (il criminale James Bulger). Al suo fianco, nei panni di un giornalista che aiuta Poole nelle ricerche, troviamo Forest Whitaker, reduce dall’esperienza di Black Panther. A proposito della collaborazione con la star dei vari Pirati dei Caraibi, il regista l'ha trovata semplice e stimolante. Il suo primo meeting con Johnny, per parlare del personaggio di Poole, è durato più di 9 ore e Depp si è dimostrato affabile, disponibile e assai poco egocentrico. Essendo abituato al trucco e ai travestimenti, l’attore era desideroso di farsi trasformare nel poliziotto di Los Angeles dai make-up artist. Furman però non era d'accordo: voleva un Johnny Depp "nature" e l'ha ottenuto. Avendo lavorato con diverse stelle hollywoodiane (per esempio Matthew McConaughey, diretto in The Lincoln Lawyer, e Ben Affleck, che ha recitato in Runner Runner), il filmmaker non è certo il tipo che si lascia intimidire da grandi personalità. Prima di City of Lies, ha firmato The Infiltrator, con protagonista un altro talentuoso interprete: Bryan Cranston.

 

 

Dal Trailer Italiano del Film:

Jack Jackson (Forest Whitaker): Vent'anni fa fu affidato a lei il caso Notorious B.I.G., giusto?! Sono un giornalista! Perché è così importante per lei questo caso?
Russell Poole (Johnny Depp): Un omicidio come questo resta irrisolto solo se la polizia non vuole risolverlo!
Jack Jackson: Ho letto il fascicolo...vent'anni e neanche un arresto...
Russell Poole: Avete sentito che chi ha ucciso Tupac era stato assoldato dall'entourage di Notorious B.I.G.?
Jack Jackson: Non è stato Biggie a farlo uccidere!
Russell Poole: I fatti indicano che c'è dell'altro!
Jack Jackson: Se troviamo un collegamento tra l'agente e l'omicidio di Biggie, il dipartimento di polizia crollerà!
Russell Poole: Per la città sarebbe la rovina!

Jack Jackson: Chi ha ucciso Notorious B.I.G.?

Russell Poole: Questa storia poteva finire in un solo modo!

 


  • MUSICHEChris Hajian
  • PRODUZIONE: FilmNation Entertainment, Good Films, Romulus Entertainment

 
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Benvenuti a Marwen

Post n°14830 pubblicato il 15 Gennaio 2019 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Benvenuti a Marwen

Post n°14829 pubblicato il 15 Gennaio 2019 da Ladridicinema
 

Titolo originale: Welcome to Marwen

Benvenuti a Marwen è un film di genere azione, drammatico, fantasy del 2018, diretto da Robert Zemeckis, con Steve Carell e Eiza González. Uscita al cinema il 10 gennaio 2019. Durata 116 minuti. Distribuito da Universal Pictures Italia.

Poster

 

Benvenuti a Marwen, il film del regista Premio Oscar Robert Zemeckis, basato su una "storia miracolosa", vede protagonista Steve Carell nel ruolo di un nuovo tipo di eroe, in un film diverso da qualsiasi altro mai realizzato prima.
La storia è quella di un uomo che lotta per guarire e per ritrovare il proprio spirito, grazie al potere della sua immaginazione artistica.
Quando un gruppo di uomini una sera picchia selvaggiamente Mark Hogancamp(Carell) riducendolo in fin di vita e cancellando tutti i suoi ricordi, nessuno si aspetta che l'uomo si riprenda. Ma Mark, mettendo insieme pezzi della sua vecchia e nuova vita, costruisce meticolosamente in miniatura una mitica città belga, Marwen, nella quale può essere il capitano Hogie, un pilota di aerei da combattimento della seconda guerra mondiale. Qui, a Marwen, Mark può essere un eroe, combattere i suoi nemici e contare sui suoi amici. Mentre costruisce un'installazione artistica strabiliante popolata da personaggi in miniatura incredibilmente realistici - un omaggio alle donne più forti che conosce - trae la forza dal suo mondo fantastico per trionfare nel mondo reale.
Oltre al protagonista Steve carell, il cast del film comprende Leslie Mann e Diane Kruger.

 


 

Il soggetto di Benvenuti a Marwen non è originale, si basa anzi su una storia vera, per quanto strano possa sembrare. L'8 aprile del 2000 l'artista e fotografo Mark Hogancamp viene aggredito da cinque omofobi: le percosse lo mandano in coma, dal quale esce dopo nove giorni. Dopo più di un mese trascorso in ospedale, Mark non ricorda quasi nulla della sua vita. Non potendo permettersi la terapia, si aiuta costruendo un modello in scala 1:6 di una città belga durante la II Guerra Mondiale, che popola con repliche di se stesso, dei suoi amici e persino delle cinque persone che l'hanno attaccato. La sua storia tocca il fotografo David Naugie, e il lavoro di quest'ultimo diventa nel 2010 la base del documentario Marwencol del regista Jeff Malmberg. Marwencol è il nome della città fittizia, creato fondendo Mark, Wendy e Colleen. E' il 2013 quando Robert Zemeckisinizia a lavorare su un film di fiction dedicato alla vicenda, scrivendone il copione con Caroline Thompson, già sceneggiatrice di Edward Mani di Forbice e Nightmare Before Christmas. Benvenuti a Marwen è un lungometraggio particolare per Zemeckis, perché gli consente di fondere il cinema dal vero coni suoi esperimenti in performance capture e CGI (Polar Express, Canto di Natale, Beowulf), nella rappresentazione del mondo di fantasia di Mark.
Le musiche del film sono affidate al fedelissimo Alan Silvestri, con Robert sin dai tempi di Ritorno al futuro e Chi ha incastrato Roger Rabbit. Il film è una coproduzione DreamWorks / Imagemovers. Quest'ultima è l'etichetta cofondata da Zemeckis coi suoi soci Steve Starkey e Jack Rapke: battezzata nel 1997, partì nel 2000 con Le verità nascoste e Cast Away.
Più noto come attore comico, specialmente per la versione americana di The Office e per il suo legame col "frat pack" (Will Ferrell, Paul Rudd, etc.), Steve Carell in realtà si è più di una volta cimentato con ruoli più drammatici e sfaccettati: ha ottenuto una nomination all'Oscar come migliore protagonista per Foxcather - Una storia americana (2014) e di recente si è fatto notare per il tragico Beautiful Boy, al fianco di Timothée Chalamet. E' anche nel cast di Vice, dove Christian Bale interpreta Dick Cheney.

 

 

Dal Trailer Italiano del Film:

Mark Hogancamp (Steve Carell): Facevo l'illustratore, specializzato nella Seconda guerra mondiale, ora scrivo a malapena il mio nome...

Larry (Eric Keenleyside): L'hanno aggredito in cinque, è vivo per miracolo!

Mark: Mi hanno quasi picchiato a morte, senza motivo...ma ho creato un mondo dove posso guarire!

Nicol (Leslie Mann): Che cos'è questa roba?
Mark: Benvenuta a Marwen! È la mia installazione!
Nicol: Sei un artista?
Mark: È una storia complicata!
Nicol: Raccontamela
Mark: Davvero vuoi saperla?
Nicol: Sì!
Mark: Mi hanno tolto dalla testa a calci tutti i ricordi, non è rimasto niente di quello che c'era! Ora le mie bambole raccontano la storia

Mark: Queste sono le donne di Marwen e proteggono Mark dai cattivi!

Mark: La vita che avevo mi è stata portata via, però sono qui! Ho speranza, ho la mia città...e ho le mie amiche...

Voce off: La gente deve vedere quanto davvero è speciale Marwen!

Mark: Alla vita, all'amore, alle donne di Marwen!

 


 
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