Tag Cloud
FESTIVAL, Particolarità, STORIA, comunicazione, editoria, eventi, film in uscita, incassi, libri, musica, news, novità, premi, recensioni, trailer, tv
Monicelli, senza cultura in Italia...
Archivio messaggi
Lu | Ma | Me | Gi | Ve | Sa | Do |
|
|
|
|
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
|
Chi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti. I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
tutto il materiale di questo blog può essere liberamente preso, basta citarci nel momento in cui una parte del blog è stata usata. Ladridicinema
FILM PREFERITI
Detenuto in attesa di giudizio, Il grande dittatore, Braveheart, Eyes wide shut, I cento passi, I diari della motocicletta, Il marchese del Grillo, Il miglio verde, Il piccolo diavolo, Il postino, Il regista di matrimoni, Il signore degli anelli, La grande guerra, La leggenda del pianista sull'oceano, La mala education, La vita è bella, Nuovo cinema paradiso, Quei bravi ragazzi, Roma città aperta, Romanzo criminale, Rugantino, Un borghese piccolo piccolo, Piano solo, Youth without Youth, Fantasia, Il re leone, Ratatouille, I vicerè, Saturno contro, Il padrino, Volver, Lupin e il castello di cagliostro, Il divo, Che - Guerrilla, Che-The Argentine, Milk, Nell'anno del signore, Ladri di biciclette, Le fate ignoranti, Milk, Alì, La meglio gioventù, C'era una volta in America, Il pianista, La caduta, Quando sei nato non puoi più nasconderti, Le vite degli altri, Baaria, Basta che funzioni, I vicerè, La tela animata, Il caso mattei, Salvatore Giuliano, La grande bellezza, Indagine su di un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Todo Modo, Z - L'orgia del potere
Tag Cloud
FESTIVAL, Particolarità, STORIA, comunicazione, editoria, eventi, film in uscita, incassi, libri, musica, news, novità, premi, recensioni, trailer, tv
|
Messaggi di Giugno 2018
Post n°14518 pubblicato il 06 Giugno 2018 da Ladridicinema
di Francesco Nespoli - un giorno fa Il nuovo libro di George R. R. Martin annunciato con un teaser. Si tratta di Fire and Blood, prequel di Game of Thrones, che racconta l'origine e la storia dei Targaryen. L'ottava stagione di Game of Thrones è prevista nel 2019 e, nell'attesa, George R. R. Martin ha deciso di allietarci con un po' di fuoco e sangue. Fire and Blood, infatti, s'intitola il suo nuovo libro prequel de Il trono di spade, annunciato con un teaser. Racconterà la storia della casata dei Targaryen. Ambientato 300 anni prima dagli eventi della serie targata HBO, Fire and Blood ripercorrerà il periodo in cui Westeros era sotto il dminio dei draghi: da Aegon il Conquistatore, il primo re a riunire i Sette Regni sotto un'unica nazione, fino a Aegon III, ricordato come La Rovina dei Draghi, poiché accusato di aver causato la morte dell'ultimo drago. Il libro darà spazio anche a qualche interessante retroscena che si legherà alla vicenda di Game of Thrones, soprattutto riguardante Daenerys e Jon Snow. La casata dei Targaryen finalmente non avrà più segreti per gli appassionati della saga fantasy creata da George R. R. Martin. Fire and Blood uscirà il prossimo 20 novembre 2018. Inoltre, sarà corredato da ben 75 illustrazioni in bianco e nero disegnate da Doug Wheatley. Un'artista non nuovo in questo ambito che ha già illustrato un altro libro di George R. R. Martin, The World of Ice & Fire.
Post n°14517 pubblicato il 06 Giugno 2018 da Ladridicinema
Post n°14516 pubblicato il 06 Giugno 2018 da Ladridicinema
Post n°14515 pubblicato il 06 Giugno 2018 da Ladridicinema
Marco e Claudio sono amici da una vita. Marco è sposato con Giulia, conosciuta ai tempi del liceo, e si dichiara uomo felice e realizzato. Claudio invece è single e insoddisfatto perché non può staccarsi dal fianco della madre alcolista. Quando, a sorpresa, Giulia annuncia al marito di volersi separare perché si è innamorata di un altro Marco, disperato, racconta l'accaduto a Claudio, chiedendo al cielo di poter tornare indietro nel tempo, al momento prima del suo incontro con Giulia. Miracolosamente un incidente riporta i due amici ai 17 anni, dando loro la possibilità di riscrivere il passato, come desiderato da Marco. Ma si sa, bisogna stare attenti a ciò che si desidera, perché potrebbe realizzarsi non nel modo sperato. Dopo A spasso nel tempo e Il cielo in una stanza, Carlo ed Enrico Vanzina si cimentano ancora una volta con la tematica del salto spaziotemporale all'indietro, facendo riferimento al più noto dei film americani sull'argomento, Ritorno al futuro (ma gli esempi yankee, alti e bassi, sono assai numerosi, da La vita è meravigliosa fino al recente 17 again - Ritorno al liceo). L'idea è buona e dà la possibilità ai fratelli Vanzina di essere, ancora una volta, testimoni informali della nostra epoca, in questo caso correlando passato (recente) e presente del nostro Paese, che negli ultimi 25 anni ha subito trasformazioni profonde senza per questo cambiare nelle sue dinamiche essenziali (incarnate nel film dal suo interprete migliore, Max Tortora, nel ruolo del padre di Marco). Ma se da un lato la regia di Carlo Vanzina mantiene alto quel profilo professionale che dà all'azione fluidità di movimento e capacità di tenere agganciata l'attenzione del pubblico, dall'altro la sceneggiatura (cofirmata dai fratelli) perde innumerevoli occasioni di graffiare e mordere, nonché di farci provare quel "vuoto d'aria" spaziotemporale che ha reso grande, appunto, la saga di Ritorno al futuro. Il copione di Torno indietro e cambio vita, infatti, si concentra più sui dettagli di costume superficiali (l'assenza di telefonini, Internet, GPS) che sul loro impatto profondo nelle dinamiche interpersonali, soprattutto fra teenager. Anche le gag e i dialoghi si accontentano della risata facile, invece di esplorare quei sottotesti storico-sociali e perché no, anche politici (il che non significa necessariamente partitici), cui i Vanzina, di grande raffinatezza intellettuale, sarebbero perfettamente capaci di accedere. Soprattutto, Torno indietro e cambio vita non riesce a fare leva sulla componente più emotivamente accessibile della storia: lo strazio di un uomo che ritrova il proprio grande amore all'epoca del loro primo incontro, sapendo che poi quel grande amore lo abbandonerà in età adulta. Quello strazio che era l'anima e il cuore pulsante di un film analogo per tematica come Peggy Sue si è sposata di Francis Coppola, e che può trovare spazio anche in una commedia, se la giusta delicatezza di scrittura e sottigliezza di interpretazione glielo consentono. Nonostante la felice intuizione, dunque, il film ha il sapore di un'occasione mancata, anche se non priva di intuizioni, delicatezza e godibilità. Anche la necessità di indirizzare la narrazione verso un happy ending priva gli autori della libertà di creare una chiusa agrodolce da commedia all'italiana classica (pensiamo al finale di Divorzio all'italiana, per esempio). Il pubblico di Sapore di mare e Il cielo in una stanza ritroverà qui le intenzioni "alte" e la vena poetica dei Vanzina, ma i cedimenti alle sensibilità "basse" da cinepanettone impediscono a Torno indietro e cambio vita di spiccare il volo e realizzare le sue (grandi) potenzialità.
Post n°14514 pubblicato il 06 Giugno 2018 da Ladridicinema
Il Wakanda, nazione dell'Africa centro-Orientale, si nasconde agli occhi del mondo. In apparenza Paese povero di risorse e speranze, nei fatti il più tecnologicamente avanzato del mondo, grazie alla presenza del vibranio, minerale alieno dalle inimmaginabili potenzialità. Quando T'challa sale sul trono, divenendo così la nuova Pantera Nera che protegge il proprio popolo, intende preservare la tradizione, ma un ritorno inatteso a Wakanda lo obbligherà a rivedere i propri piani. Dopo il discusso caso di Wonder Woman a casa DC, è la volta di Black Panther, trasposizione su grande schermo delle avventure del più famoso e iconico supereroe di pelle nera. Un episodio a sé stante del Marvel Cinematic Universe, che vive di vita propria, alla maniera di Dr Strange, e che comporta la genesi di un mondo invisibile, a cui tocca il compito di restituire il feeling dell'Africa centro-orientale e la tecnologia avveniristica di un Paese ipotetico. Il lavoro scenografico di ricostruzione digitale è mirabile in questo senso, al pari di quello sui costumi e sulle caratterizzazioni di donne e uomini guerrieri. La fotografia di Rachel Morrison riesce a far rivivere i colori, i suoni, la rabbia e la natura selvaggia dell'Africa senza scivolare in pregiudizi da uomo bianco o da "colonizzatore", come i wakandiani apostrofano, i caucasici.
Oltre al lavoro su costumi e scenografia, straordinaria è la colonna sonora, e Black Panther si candida dichiaratamente a status symbol in fatto di tendenze, alla stregua di quel che Hair fu per la moda hippie o Shaft per la blaxploitation. A deludere invece, sono gli effetti speciali, e la post-produzione in cgi non sembra godere delle delizie tecnologiche del vibranio. Le scene di battaglia, sempre più diffuse verso l'epilogo, sono prigioniere di un'estetica da cartoon indegna di un'operazione di questa portata.
Post n°14513 pubblicato il 05 Giugno 2018 da Ladridicinema
E Favino interpreta Buscetta nel Traditore di Bellocchio Le prime crude, forti e sporche immagini di DOGMAN di Matteo Garrone ("solo ispirate alla vicenda di cronaca con protagonista Pietro De Negri", detto 'il canaro della Magliana', ci tiene a precisare più volte Del Brocco) e l'annuncio che il prossimo film di Gianni Amelio sarà HAMMAMET sulla vicenda dell'esilio di Bettino Craxi nella località tunisina. Sono i due momenti clou della presentazione a Roma di Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, di 'What's next - Uno sguardo al futuro', rassegna delle nuove produzioni. E' stato un bilancio positivo per quella che è la più grande azienda produttiva italiana cinematografica. Tra le novità, anche che il volto di Tommaso Buscetta ne IL TRADITORE di Marco Bellocchio sarà quello di Pierfrancesco Favino. Work in progress a Rai Cinema: FREAKS OUT, opera seconda di Gabriele Mainetti; SE TI ABBRACCIO NON AVER PAURA, nuovo film di Gabriele Salvatores con la storia 'on the road' tra un padre e un figlio con Claudio Santamaria e Diego Abatantuono; LACRIME DI SALE di Maurizio Zaccaro dall'omonimo libro di Pietro Bartolo, medico di Lampedusa; MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITÀ di Daniele Luchetti con protagonista Pif e Renato Carpentieri; MISS MARX di Susanna Nicchiarelli, storia della figlia più piccola di Karl Marx; A CHIARA di Jonas Carpignano, ragazzina sveglia di Gioia Tauro; EX VEDOVE di Fabio e Damiano D'Innocenzo con l'universalità del rapporto tra uomo e donna. E ancora: MARTIN EDEN di Pietro Marcello che avrà il volto di Luca Marinelli e, infine, IL NUOVO FILM di Gabriele Muccino. Ancora sul fronte del cinema italiano si sono viste immagini di NOTTI MAGICHE di Paolo Virzì, un giallo durante la notte di Italia '90 in cui la Nazionale viene eliminata ai rigori dall'Argentina; LAZZARO FELICE di Alice Rohrwacher (in odor di Cannes); RICORDI? di Valerio Mieli con Luca Marinelli, una lunga, grande, storia d'amore; RIDE, esordio alla regia di Valerio Mastandrea; IL PRIMO RE di Matteo Rovere con Alessandro Borghi e Alessio Lapice, storia di due fratelli che sfidano gli Dei; EUPHORIA di Valeria Golino con Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea, Isabella Ferrari, Valentina Cervi e Jasmine Trinca; RICCHI DI FANTASIA di Francesco Miccichè con Sergio Castellitto e Sabrina Ferilli, coppia alle prese con un brutto scherzo; UNA STORIA SENZA NOME di Roberto Andò, storia della svolta improvvisa nella vita di Valeria, ghostwriter di un famoso sceneggiatore; CAPRI-BATTERIE di Mario Martone e IL GRANDE SPIRITO di e con Sergio Rubini nei panni di un piccolo malavitoso locale. Sul fronte del 'cinema del reale' tra i film annunciati stamattina LA RISATA TRA LE LACRIME di Aleksandr Sokurov, fatto con materiale di repertorio della Seconda Guerra Mondiale. Tra i protagonisti anche personaggi storici, Churchill, Stalin, Hitler, Mussolini, ritratti nei momenti meno noti. Ci saranno anche THE MAN WHO STOLE BANKSY di Marco Proserpio con la voce narrante di Iggy Pop; GUERRA E PACE di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti, viaggio sulla preparazione alla guerra, la guerra stessa e le sue conseguenze; il film d'animazione LA STRADA DEI SAMOUNI di Stefano Savona che si svolge a Gaza con protagonisti un gruppo di proprietari rurali che nel 2009 è stato oggetto di un massacro operato da un'unità dell'esercito israeliano. Molto forti poi le immagini di WOMANITY di Barbara Cupisti che racconta 36 ore di quattro donne che vivono in India, Egitto e Stati Uniti e le loro storie di resilienza. Infine tra i dati emersi stamani: dal 2015 al 2017 Rai Cinema ha contribuito a realizzare 200 film, di cui 100 tra opere prime e seconde, e 130 documentari, per un investimento di circa 210 milioni di euro. 01 Distribution, in questi anni, si è posizionata tra i primi 3/4 distributori italiani, con una quota di mercato compresa tra il 10% ed il 13%. "Attualmente stiamo festeggiando il primo posto in classifica raggiunto da 01 Distribution in queste settimane, con una quota di mercato pari al 16,2%, davanti a tutte le major americane" ha detto Del Brocco che ha ricordato anche il nuovo accordo con Amazon per la distribuzione del listino 01 sulla piattaforma Amazon Prime Video.
Post n°14512 pubblicato il 05 Giugno 2018 da Ladridicinema
A luglio un omaggio lungo un mese al British Film Institute (ANSA) - ROMA, 30 MAG - A Londra mosse i primi passi nel cinema, come studente della Slade School of Fine Arts, nel 1963-64, iniziando la scrittura dei Pugni in tasca. Ed è qui che Marco Bellocchio torna con tutto il suo cinema, con la prima retrospettiva completa che il British Film Institute sta per dedicargli per un intero mese: Satira e moralità: il cinema di Marco Bellocchio, dal 1 al 31 luglio, organizzata da Istituto Luce Cinecittà, BFI, l'Istituto Italiano di Cultura e in collaborazione con la Salle Lumière, curata da Adrian Wootton, amministratore delegato di Film London. Un'occasione per il pubblico inglese di tornare, e in molti casi scoprire, i film di un grande autore europeo. E per il cinema italiano, di mostrare una delle sue pietre più angolari ed espressive. Con l'occasione Istituto Luce Cinecittà ha digitalizzato 4 lungometraggi, con la supervisione di Beppe Lanci, grande direttore della fotografia e storico compagno di lavoro di Bellocchio: Diavolo in corpo, La condanna, Il Principe di Homburg, La balia.
Post n°14511 pubblicato il 05 Giugno 2018 da Ladridicinema
Angela Merkel e Wolfgang Schäuble «Scheitert Europa?», «L’Europa fallisce?» si chiede l’ex ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer nel suo libro, appena pubblicato, in Germania che è un durissimo atto di accusa contro le «politiche di euroegoismo» attuate dalla Cancelliera Angela Merkel e dal suo ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, la politica dell’«ognuno per sé», come la definisce l’ex leader dei verdi, politico-maratoneta, voce critica dell’attuale dirigenza tedesca. Fischer scrive che è «sorprendente» che la Germania abbia dimenticato la storica Conferenza di Londra del 1953, quando l’Europa le cancellò buona parte dei debiti di guerra. «Senza quel regalo - scrive l’ex ministro tedesco nel suo libro - non avremmo riconquistato la credibilità e l’accesso ai mercati. La Germania non si sarebbe ripresa e non avremmo avuto il miracolo economico». La cura di austerità imposta dalla coppia Merkel-Schaeuble, secondo l’ex ministro tedesco, è stata «devastante» perché ha imposto ai Paesi del Sud Europa «una deflazione dei salari e dei prezzi» impossibile da superare con il peso del rigore; «alla trappola della spirale dei debiti», che condanna questi Paesi a non uscire dalla crisi con il pretesto del risanamento dei conti. Fischer, in definitiva, accusa la Germania della signora Merkel e della sua grande coalizione di «euroegoismo» e di avere la memoria troppo corta. «Se la Bce non avesse seguito le decisioni di Draghi ma le obiezioni dei tedeschi a quest’ora l’euro non esisterebbe più. Il più grande pericolo per l’Europa - conclude il politico tedesco -attualmente è la Germania». Ma cosa si decise alla Conferenza di Londra del 1953? La prima della classe Germania è andata in default due volte durante il Novecento (nel 1923 e, di fatto, nel secondo dopoguerra). In quella conferenza internazionale le sono stati condonati i debiti di due guerre mondiali per darle la possibilità di ripartire. Tra i Paesi che decisero allora di non esigere il conto c’era l’Italia di De Gasperi, padre fondatore dell’Europa, e anche la povera e malandata Grecia, che pure subì enormi danni durante la seconda guerra mondiale da parte delle truppe tedeschi alle sue infrastrutture stradali, portuali e ai suoi impianti produttivi. L'ammontare del debito di guerra tedesco dopo il 1945 aveva raggiunto i 23 miliardi di dollari (di allora). Una cifra colossale che era pari al 100% del Pil tedesco. La Germania non avrebbe mai potuto pagare i debiti accumulati in due guerre. Guerre da essa stessa provocate. I sovietici pretesero e ottennero il pagamento dei danni di guerra fino all’ultimo centesimo. Mentre gli altri Paesi, europei e non, decisero di rinunciare a più di metà della somma dovuta da Berlino. Il 24 agosto 1953 ventuno Paesi (Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia), con un trattato firmato a Londra, le consentirono di dimezzare il debito del 50%, da 23 a 11,5 miliardi di dollari, dilazionato in 30 anni. In questo modo, la Germania poté evitare il default, che c’era di fatto. L’altro 50% avrebbe dovuto essere rimborsato dopo l'eventuale riunificazione delle due Germanie. Ma nel 1990 l’allora cancelliere Helmut Kohl si oppose alla rinegoziazione dell’accordo che avrebbe procurato un terzo default alla Germania. Anche questa volta Italia e Grecia acconsentirono di non esigere il dovuto. Nell’ottobre 2010 la Germania ha finito di rimborsare i debiti imposti dal trattato del 1953 con il pagamento dell'ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro. Senza l’accordo di Londra, la Germania avrebbe dovuto rimborsare debiti per altri 50 anni. Il resto della storia è noto. E’ scritto nei sacrifici imposti dalla rigida posizione tedesca ai Paesi del Sud Europa che da anni combattono con una crisi che sembra senza fine. Fischer non ha dubbi. E punta il dito contro la sua connazionale Merkel: «Né Schmidt e né Kohl avrebbero reagito in modo così indeciso, voltandosi dall’altra parte come ha fatto la cancelliera. Avrebbero anzi approfittato della impasse causata dalla crisi per fare un altro passo avanti verso l’integrazione europea. La Merkel così distrugge l’Europa».
Post n°14510 pubblicato il 05 Giugno 2018 da Ladridicinema
Loro 2 completa e amplia il discorso che Paolo Sorrentino ha cominciato con Loro 1, ovvero il racconto del Berlusconi privato aggiunto al Berlusconi pubblico che conosciamo meglio, che si vanno a intrecciare fra di loro. Un tentativo di andare a guardare sotto la maschera del potere, restituendo un pò di umanità al capo. Il privato il regista napoletano ce lo racconta in maniera inedita, ovvero affrontando la paura della vecchiaia, la fine della sua capacità di essere "venditore", la fine del matrimonio con Veronica, la paura della morte. Quest'ultima è affrontata attraverso questa ansia di eterna giovinezza, raccontata con tenerezza e comprensione, evitando di fare satira o andarci giù con la critica. Il pubblico, invece torna alla risalta con lo scontro tra Servillo e Ricci, Silvio vs Veronica; rappresentazione del Berlusconi pubblico che tratta o vorrebbe trattare lo stato come ha fatto con le sue aziende, dall'altro il Berlusconi ambizioso che fa di tutto per piacere e avere consensi, convinto di aver sempre ragione e di aver salvato il paese, che vuole piacere e essere amato: “Ma te che cosa ti aspettavi? Di poter essere l’uomo più ricco del Paese, fare il premier, e che anche tutti ti amassero alla follia?”. “Sì: io mi aspettavo proprio questo”. La sintesi dei due Berlusconi è la scena dei due Servillo. Una scena alquanto bizzarra, esaltante e straordinaria perchè sembra che Berlusconi si sia sdoppiato, ma l'altro è chiaramente Ennio Doris, fondatore di Mediolanum, a cui esprime la sua solitudine e la sua sofferenza per non essere più capace di fare dei progetti, con Ennio che prova a fargli capire che essendo venditori, sono loro a creare sogni e progetti e a far capire alla gente quello che vogliono, che poi è quello che vogliono loro. Una volta convinto, Berlusconi-Servillo per provare a se stesso di essere ancora lui e quindi iniziare a lavorare per tornare presidente del consiglio, telefona ad una casalinga e in poche battute la convince a comprare una cosa. Scena geniale grazie anche e soprattutto a Toni Servillo che appena che il monologo alza di tono, inizia a cambiare accento e a parlare con una forte cadenza napoletana, dimostrazione di come Berlusconi sia doppio. Questo è Loro 2, la doppiezza del personaggio Berlusconi, ma la psicologia con lui non esiste, non funziona e se la usi "non succede niente", perchè dietro alla maschera, c’è solo un’altra maschera, e poi un’altra e poi un’altra ancora. Loro 2 completa Loro 1 ed è chiaro che una posizione alla fine Sorrentino la prende così come un giudizio, con le scene del terremoto aquilano, o comunque nel rapporto privato con Veronica. Gli errori, la doppiezza, il comportamento clownesco, le malefatte. Tutto viene a galla. Se ne "Il divo", Sorrentino provò a dimistificare la figura di Andreotti, lasciando un personaggio ombroso, con Berlusconi distrugge il mito dell'uomo fatto da sè, con un uomo infelice che fa anche tristezza e semplicemente si rileva essere solamente il miglior venditore, che non si sa realmente come abbia iniziato. La decadenza di Silvio, del berlusconismo, di un paese che è stato innamorato di lui, come Veronica, che è la metafora del passato, di una donna che dice basta e che non la ce la fa, perchè non gli crede più. Voto finale: 4+ Voto complesso dei due film: 4+ Loro 2: Loro 2 è un film di genere biografico, drammatico del 2018, diretto da Paolo Sorrentino, con Toni Servillo e Elena Sofia Ricci. Uscita al cinema il 10 maggio 2018. Durata 100 minuti. Distribuito da Universal Pictures. - DATA USCITA: 10 maggio 2018
- GENERE: Biografico, Drammatico
- ANNO: 2018
- REGIA: Paolo Sorrentino
- ATTORI: Toni Servillo, Elena Sofia Ricci, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Euridice Axen, Fabrizio Bentivoglio, Roberto De Francesco, Dario Cantarelli, Anna Bonaiuto, Giovanni Esposito, Ugo Pagliai, Ricky Memphis, Duccio Camerini, Yann Gael, Alice Pagani, Caroline Tillette, Iaia Forte, Michela Cescon, Roberto Herlitzka
- PAESE: Italia
- DURATA: 100 Min
- DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
LORO 2 è la seconda parte del nuovo film di Paolo Sorrentino con protagonista Toni Servillo nei panni di Silvio Berlusconi.
In questa seconda parte la crisi tra Silvio e Veronica (Elena Sofia Ricci) si fa ancora più profonda, e Berlusconi, rispolverando le sue vecchie ma immutate doti di straordinario venditore, le utilizza per manovre politiche che condurranno alla caduta del governo della sinistra e al suo ritorno sulla poltrona di Presidente del Consiglio. Ma la sua passione per le giovani donne, e per le "cene eleganti" lo condurranno inevitabilmente verso il baratro, rompendo l'incantesimo dell'innamoramento col quale aveva conquistato la moglie e gli italiani. E la caduta di Silvio va di pari passo con quella di un paese ridotto in macerie.
La prima parte del film, LORO 1, al cinema dal 24 aprile 2018. Paolo Sorrentino, regista di Loro 2, su Silvio Berlusconi:
"Gli uomini di potere di generazioni precedenti a quella di Berlusconi erano altri misteri, perché erano inavvicinabili. Un tempo si parlava, si ricorderà, di disincarnazione del potere. Silvio Berlusconi, invece, è probabilmente il primo uomo di potere a essere un mistero avvicinabile. È sempre stato un infaticabile narratore di se stesso, valga come esempio sommo il fotoromanzo Una storia italiana che spedì a tutti gli italiani nel 2001, e anche per questa ragione è inevitabilmente diventato un simbolo. E un simbolo, a differenza di un comune essere umano, è una proprietà comune. E dunque, in questo senso, rappresenta anche una parte di tutti gli italiani." Dal Trailer Ufficiale del Film: Veronica (Elena Sofia Ricci): Silvio, ma non hai capito perché sono tornata? Sono tornata solo per dirti che chiudo il sipario della mia vita coniugale con te Da una scena del film Loro 2 "Torna presto" Mariano (Giovanni Esposito): Dottore! Io andrei... Silvio Berlusconi/Ennio (Toni Servillo): Ma dov'è che vai? Mariano: Come "dove"?! All'Isola dei Famosi! Silvio Berlusconi/Ennio: Con due valigie?! Ma lì non si può portare neanche uno spazzolino! Mariano: Vabbè, le ammacchio Silvio Berlusconi/Ennio: Cos'è c'hai là dentro? Mariano: Mozzarella, provola, la macchinetta del caffè... Silvio Berlusconi/Ennio: Torna presto Mariano: Se torno più tardi, è perché ho vinto! Silvio Berlusconi/Ennio: E-eh, allora torni presto Da una scena del film Loro 2 "Museo" Silvio Berlusconi/Ennio: Paolo, non avrebbe senso...un museo su di me Paolo Spagnolo (Dario Cantarelli): Non ancora, Dottore Silvio Berlusconi/Ennio: Sei tu Dio? Paolo Spagnolo: New York? Silvio Berlusconi/Ennio: No, Napoli
Post n°14509 pubblicato il 04 Giugno 2018 da Ladridicinema
Il film Solo: A Star Wars Story (guarda la video recensione) vince il weekend ma non può festeggiare: con i 240mila euro ottenuti ieri, riesce a superare i 3 milioni complessivi, arrivando a 3,2 milioni, ma è chiaro che non riuscirà ad incidere particolarmente nella classifica di fine anno. L'incasso finale previsto è sotto i 5 milioni di euro e, anche se l'Italia non è mai stato un mercato florido per il franchise di Star Wars, siamo su numeri piuttosto deludenti. Abbastanza bene Deadpool 2 (guarda la video recensione), che arriva vicino ai 6,5 milioni di euro complessivi, ma che non riuscirà a superare il dato del predecessore, che si fermò a 7,4 milioni. Dati interessanti, visto il periodo, per Dogman (guarda la video recensione) e La truffa dei Logan (guarda la video recensione), con quest'ultimo che sta crescendo lentamente grazie al passaparola. Il film di Garrone arriva a 2 milioni di euro mentre la commedia di Soderbergh supera i 300mila euro e si conferma la migliore new entry della settimana. Nella media (bassa) del periodo rientrano invece The Strangers - Prey at Night, Tuo, Simon (guarda la video recensione) e Lazzaro Felice (guarda la video recensione), con quest'ultimo che continua ad avere ottime medie per sala, ma incassi globalmente piuttosto bassi. Il film della Rohrwacher ha comunque ottenuto 150mila euro. Chiudono la classifica End of Justice - Nessuno è innocente, Show Dogs - Entriamo in scena e Avengers: Infinity War (guarda la video recensione), che salutano la top ten con 18,6 milioni di euro complessivi e 2,6 milioni di spettatori, rispettivamente miglior incasso e secondo dato in assoluto per presenze dopo Cattivissimo me 3 (guarda la video recensione) (che ha portato in sala 2,7 milioni di persone). Questa settimana arriva l'ultimo film capace di entrare nella top ten assoluta italiana di stagione: Jurassic World - Il regno distrutto, con ben due settimane di anticipo sulla programmazione USA.
|
Inviato da: Mr.Loto
il 28/03/2022 alle 11:57
Inviato da: Mr.Loto
il 15/10/2020 alle 16:34
Inviato da: RavvedutiIn2
il 13/11/2019 alle 16:33
Inviato da: surfinia60
il 11/07/2019 alle 16:27
Inviato da: Enrico Giammarco
il 02/04/2019 alle 14:45