La Mia PaSSSione!!!

SnAtCh - Lo StRaPpo


Franky, Quattrodita, viene spedito da Anversa a New York per consegnare un diamante di ingente valore ad Avi, un boss mafioso. Fa una sosta a Londra per smerciare altre pietre di poco valore. Viene avvicinato da Boris, Lametta, e convinto a puntare su un incontro di boxe illegale. Si tratta di una trappola per poterlo rapinare. Intanto il Turco e Tommy stanno organizzando con Testarossa, il pericoloso boss locale, un incontro truccato. Quando Mickey O' Neil manda al tappeto un loro pugile lo convincono a prendere parte all'incontro. Deve andare giù alla quarta ripresa. Mickey accetta ma quando è sul ring non riesce a sottomettersi e vince. Cominciano i guai con Testarossa che però ha visto l'abilità di Mickey e lo arruola. Ma Avi, a New York non sta con le mani in mano. Viene a conoscenza del furto e parte, assistito da Pallottola, per vendicarsi. Film fumettistico di Ritchie che dimostra di essere qualcosa di più del "signor Madonna". Gag all'acido muriatico, un ritmo che ogni tanto accelera improvvisamente e, soprattutto, una miriade di personaggi che vanno e vengono ma che sono descritti con cura nel loro lato 'dark'. Siamo dalle parti di Trainspotting e di Fight Club. Qui si tratta di divertimento al vetriolo. Con un piccolo problema: c'è il rischio della ripetitività. Doppio registro narrativo tenuto sotto controllo dal regista/sceneggiatore il cui primo ciak, fuori campo, coincide con un casting originale, brioso e indovinato. Brad Pitt si rilassa nel ruolo dello zingaro-pugile irlandese, dall'idioma incomprensibile. Benicio Del Toro si "maschera" da rapinatore e tutti gli altri (molti arrivano dall'opera prima di Ritchie) abbracciano i ruoli con orgoglio e autoironia. Mentre il regista gioca con i dialoghi e con le inquadrature, i suoi attori, appena usciti dalla scuola dei duri, spietati, furbi, smaliziati e infantili, si lanciano, come maratoneti, nella pista disegnata per loro da un intreccio arzigogolato, straripante, fratto. La doppia velocità è l'unità di misura della forma narrativa. Il colpo di scena è la norma e non l'eccezione. La ronde dei balordi, feroci e ridicoli, vigliacchi e cialtroni, accelera e frena all'improvviso. Flash avanti e indietro, frame stop, ralenti, tagli vorticosi tonificano uno spiritoso e arguto talento visivo. La frenesia è il bioritmo cinematografico che coniuga il neopop e l'irresistibile sfrontatezza del cool