Cinerama

Un giorno di inusuale lucidità


Un giorno di ordinaria follia (Falling Down), USA 1993, regia di J. Schumacher, con M. Douglas, R. Duvall, B. Hershey, T. Weld, R. Ticotin.I giorni di licenza di un mio carissimo amico militare sono sempre delle buonissime occasioni per rivedere qualche film nelle serate di noia prettamente provinciale (oltre ai bivacchi in collina). La visione di Falling Down ci ha offerto l'opportunità di rivedere, per quanto mi riguarda, uno dei tre migliori film di Micheal Douglas, insieme a La guerra dei Roses (1989) e All'inseguimento della pietra verde (1984), e una storica interpretazione di Robert Duvall nei panni del detective Prendergast.
Un film politico, sporco, ironico e graffiante che lacera i tessuti della società americana fino a rivelarne il lato peggiore nascosto tra le inevitabili e indiscutibili magnificenze. L'affidamento in caso di separazione, l'inflazione, razzismo, la proprietà privata sono solo alcune delle tappe che William (Billy) "D-Fens" Foster toccherà nel suo viaggio fino a casa in preda a lucide analisi della condizione economico-sociale statunitense e del suo nuovo status da "obsoleto", obsoleto per l'economia, per sua moglie ma non per sua figlia, il vero scopo del suo viaggio e se vogliamo della sua "pazzia". Molte verità escono dalla bocca di Billy, ma proprio queste contribuiscono a renderlo "cattivo" agli occhi borghesi della massa convertita all'ineluttabile pazzia di un mondo che alla dignità e al rispetto dell'identità umana preferisce i dettami del dio dollaro. ...riportare i prezzi agli anni '60... oddio perchè è "solo" un film?