Cinerama

Bill VS Bill, Bill perso o Bill rotto???


Dilemmi di una interpretazione.Partendo dal presupposto che entrambi i film in questione (Lost in traslation & Broken Flowers) sono entrati tra i miei preferiti, mi rimane difficile fare un commento (perchè a questo posso aspirare non di più) all'interpretazione di Bill Murray in entrambe le due opere.Nel primo caso, il Murray nipponico è più giovanile, ha ancora voglia di divertirsi, di mettersi in gioco anche a costo di essere pateticamente fuori luogo. In "Broken Flowers", lo troviamo battuto e sbattuto dalla sua stessa fama di playboy incallito, ostenta una finta sicurezza che gli dà l'aria di quello che "capisce le donne", ha bisogno di spinte, non sente il bisogno di alzarsi se non scosso a farlo. Entrambe le due versioni campano di un fittizio successo finanziario. Dove sorge allora il problema? In ambedue in casi, Bill deve portare in scena il tema della solitudine, di un fare a testate con una vita che non sembra appartenergli. A Tokyo trova rifugio nella bella Scarlet J., da Jarmusch si affida alla ormai celebre lettera rosa. Si può dunque, come ho letto in giro sul web, dire che si tratta di due film essenzialmente uguali e mal riusciti?In questi casi, le sensazioni che prevalgono sulle scene sono per lo più le stesse, l'attore è lo stesso, alcune scene sembrano addirittura assomigliarsi per certe inquadrature, sembra quasi di trovarsi in un fantomatico limbo tra i due film. Questo è forse un male? Se l'intensità e le emozioni fossero anch'esse sempre le stesse che ci offre Murray, direi proprio di no!