Cinerama

"Non è una maledizione".


"Wampyr", "Martin", Usa 1978, regia di George A. Romero, con John Amplas, Lincoln Maazel, Christine Forrest, Tom Savini, Elyane Nadeau, Roger Caine.Convinto che sia un vampiro, il vecchio cugino di Martin lo accoglie in casa per potergli salvare l'anima o, se necessario, per distruggerlo.Purtroppo la versione italiana soffre dei numerosi taglia e cuci della censura e un pò la trama ne risente. Nonostante ciò "Martin" o "Wampyr" rimane una delle opere migliori del maestro, dissacrante e fuori dagli schemi classici dei film sui vampiri. Nessun aglio, nessun crocifisso possono fermare Martin, ma il giovane è veramente un vampiro? o è vittima, oltre che della sua pazzia, della morbosa convinzione del cugino, dell'ennesima caccia alle streghe? Il ragazzo non ci aiuta a capire, anzi fa del tutto per sconvolgere i nostri pensieri nell'oblio delle sue personalità maledette. Così come i flashback in bianco e nero cercano, intervallati in numerose scene, di portare le lancette del tempo più indietro di quanto realmente dovrebbero. Contribuiscono nel rendere l'atmosfera ancor più bizzarra in contrapposizione a ciò che viene definita la "vita normale", le frenetiche musiche degli immortali "Goblin".