Cinerama

Alcune riflessioni su "Munich"...


Come era prevedibile data l'importanza e la delicatezza del tema toccato, il film di Spielberg ha generato reazioni differenti nelle aree del globo in cui è stato proiettato. Giudicato "profondamente antisionista", di essere "storicamente improbabile" ma anche "un immenso capolavoro", la pellicola ha raggiunto il suo scopo di comunicare emozioni, seppur contrastanti. Da qui la scelta del regista di non adottare l'usuale sovraesposizione mediatica, precedente all'uscita, per permettere al film di essere pienamente protagonista esclusivamente durante la proiezione. Spielberg, accusato di fare "lo struzzo", definisce il suo film come "una preghiera per la pace contro l'intransigenza", vera colpevole della sconfitta della ragione, considerandosi molto soddisfatto in quanto il film non demonizza né la parte israeliana né quella palestinese. Per far ciò bisogna rischiare, ed il rischio maggiore è l'eccessivo buonismo del "politicamente corretto", difetto maggiore del film rispetto ai "fatti storici". Risulta però difficile pensare ad una diversa alternativa per riuscire nell'intento di trasmettere l'importante ed irrinunciabile messaggio dell'inutilità universale della vendetta.leggi alcune critiche:il foglioMereghettiCharles Krauthammerpost collegati:il filmGolda Meir