Chi l’ha detto che le cabine telefoniche sono destinate a sparire? Basta metterci qualche “optional” ed ecco che quel simbolo un po’ vintage della comunicazione anni 80 diventa un segno distintivo di innovazione. Ci crede la Telecom e il Comune di Torino che ieri hanno presentato la “cabina telefonica del futuro”. Montata davanti al Politecnico di Torino, dove sennò, dall’azienda torinese Ubi Connected, servirà per telefonare (solo con monetine però, in futuro anche con carta di credito), ma anche per navigare sul web con schermo touch, usufruire dei servizi offerti dalla città e ricaricare bici e scooter elettrici tramite sei colonnine. Il tutto in completa autonomia energetica visto che si alimenterà con un pannello fotovoltaico. Dite che i vandali la ridurranno in macerie la prima notte? Niente paura, diverse telecamere vigileranno sull’integrità della cabina e la tranquillità della zona.Se sarà questo il futuro delle cabine telefoniche è presto per dirlo. Telecom dice che entro l’anno saranno una decina, la prossima a Catania. La prima, box con struttura in metallo e ante e porte vetro, venne installata a Milano il 10 febbraio 1952. Alla fine degli anni 70 erano 33.000, andavano solo con i gettoni. Poi arrivarono le carte telefoniche che divennero oggetto di culto per migliaia di collezionisti. Furono i primi telefonini a trasformarle in oggetti da museo. Le postazioni telefoniche che resistono ancora oggi in Italia però sono addirittura 100.000, pronte a vivere una seconda vita per chi vive di nuove tecnologie ma anche per chi - alla rintracciabilità di un telefonino - preferisce l’anonimato di un telefono pubblico.
CHI L'HA DETTO CHE LE CABINE TELEFONICHE SCOMPARIRANNO. NON E' VERO NIENTE ECCO LE NUOVE CABINE DEL FUTURO
Chi l’ha detto che le cabine telefoniche sono destinate a sparire? Basta metterci qualche “optional” ed ecco che quel simbolo un po’ vintage della comunicazione anni 80 diventa un segno distintivo di innovazione. Ci crede la Telecom e il Comune di Torino che ieri hanno presentato la “cabina telefonica del futuro”. Montata davanti al Politecnico di Torino, dove sennò, dall’azienda torinese Ubi Connected, servirà per telefonare (solo con monetine però, in futuro anche con carta di credito), ma anche per navigare sul web con schermo touch, usufruire dei servizi offerti dalla città e ricaricare bici e scooter elettrici tramite sei colonnine. Il tutto in completa autonomia energetica visto che si alimenterà con un pannello fotovoltaico. Dite che i vandali la ridurranno in macerie la prima notte? Niente paura, diverse telecamere vigileranno sull’integrità della cabina e la tranquillità della zona.Se sarà questo il futuro delle cabine telefoniche è presto per dirlo. Telecom dice che entro l’anno saranno una decina, la prossima a Catania. La prima, box con struttura in metallo e ante e porte vetro, venne installata a Milano il 10 febbraio 1952. Alla fine degli anni 70 erano 33.000, andavano solo con i gettoni. Poi arrivarono le carte telefoniche che divennero oggetto di culto per migliaia di collezionisti. Furono i primi telefonini a trasformarle in oggetti da museo. Le postazioni telefoniche che resistono ancora oggi in Italia però sono addirittura 100.000, pronte a vivere una seconda vita per chi vive di nuove tecnologie ma anche per chi - alla rintracciabilità di un telefonino - preferisce l’anonimato di un telefono pubblico.