Sto male al pensiero che sia rinchiuso in carcere. Non voglio che Antonio resti ancora lì dentro. Lo so che non si è reso conto di quello che mi ha fatto e voglio tornare con lui». Sono queste le parole che Rosaria Aprea, la ragazza massacrata dal convivente a Macerata Campania, ha detto in un'intervista al Corriere.it. «Sono certa che si è pentito», aggiunge, «vorrei potergli dire da vicino: mi manchi tanto, vorrei tornare a passare le nostre serate assieme sul divano della tavernetta».La ragazza si è anche lasciata fotografare per dimostrare di non aver subito percosse, tesi per lei avvalorata dal fatto di non avere segni o medicazioni sul volto, sulle braccia, sulla testa. La giovane fu però operta d'urgenza per gravi lesioni alla milza e un'emorragia interna.LE PRECEDENTI DICHIARAZIONI Parole le sue che lasciano scioccano, soprattutto perchè giorni fa sosteneva l'esatto contrario. «No, non ci torno assieme. Non lo odio, provo rabbia. Però lo so che adesso è finita». Lei stessa lo aveva denunciato appena arrivata al pronto soccorso accompagnata dalla madre, perché lui, dopo averla presa a calci se n'era andato. Ora sostiene di averlo fatto in «momenti di semi-incoscienza», dice di amarlo e di voler tornare a casa con lui e il loro bambino.RITORNO A CASA Per Rosaria Aprea si profila il ritorno a casa. Le sue condizioni migliorano e i medici del «Trauma center» dell'ospedale «Sant'Anna e San Sebastiano» di Caserta, reparto in cui è ricoverata dal 12 maggio in seguito a un pestaggio, presto la dimetteranno. La convalescenza sarà ancora lunga, dovrà ritrovare la serenità e l'equilibro psicologico, ma la affronterà tra le mura di casa, in via Petrarca, a Macerata Campania.
ROSARIA, LA MISS PICCHIATA DAL CONVIVENTE TORNA A CASA DALL'OSPEDALE E DICE: "AMO ANTONIO, LO PERDONO.
Sto male al pensiero che sia rinchiuso in carcere. Non voglio che Antonio resti ancora lì dentro. Lo so che non si è reso conto di quello che mi ha fatto e voglio tornare con lui». Sono queste le parole che Rosaria Aprea, la ragazza massacrata dal convivente a Macerata Campania, ha detto in un'intervista al Corriere.it. «Sono certa che si è pentito», aggiunge, «vorrei potergli dire da vicino: mi manchi tanto, vorrei tornare a passare le nostre serate assieme sul divano della tavernetta».La ragazza si è anche lasciata fotografare per dimostrare di non aver subito percosse, tesi per lei avvalorata dal fatto di non avere segni o medicazioni sul volto, sulle braccia, sulla testa. La giovane fu però operta d'urgenza per gravi lesioni alla milza e un'emorragia interna.LE PRECEDENTI DICHIARAZIONI Parole le sue che lasciano scioccano, soprattutto perchè giorni fa sosteneva l'esatto contrario. «No, non ci torno assieme. Non lo odio, provo rabbia. Però lo so che adesso è finita». Lei stessa lo aveva denunciato appena arrivata al pronto soccorso accompagnata dalla madre, perché lui, dopo averla presa a calci se n'era andato. Ora sostiene di averlo fatto in «momenti di semi-incoscienza», dice di amarlo e di voler tornare a casa con lui e il loro bambino.RITORNO A CASA Per Rosaria Aprea si profila il ritorno a casa. Le sue condizioni migliorano e i medici del «Trauma center» dell'ospedale «Sant'Anna e San Sebastiano» di Caserta, reparto in cui è ricoverata dal 12 maggio in seguito a un pestaggio, presto la dimetteranno. La convalescenza sarà ancora lunga, dovrà ritrovare la serenità e l'equilibro psicologico, ma la affronterà tra le mura di casa, in via Petrarca, a Macerata Campania.