Vivere di luce e aria. É questo il bizzarro esperimento che la 65enne statunitense Navenna Shine sta portando a termine. La donna ha posizionato 8 telecamere in casa sua per mostrare come il cibo non sia indispensabile alla sopravvivenza ma sia la luce a dare il vero nutrimento al corpo così come alle piante.La donna dopo 32 giorni ha perso circa 20 chili e in un messaggio riporta: «Ho la sensazione che il mio corpo abbia raggiunto un punto in cui ha utilizzato tutti i suoi grassi immagazzinati e stia ora cercando in giro. Ho il sospetto che questo potrebbe essere il punto in cui si decide se sii è in grado di nutrirsi di luce, oppure il corpo continua a consumarsi in cerca di sostentamento».La donna ha annunciato di voler proseguire con il suo esperimento per almeno altri 3 mesi, ma una nutrizionista lancia l'allarme affermando che il cibo è basilare alla sopravvivenza umana.In passato ci sono state anche delle vittime di coloro che decidevano di nutrirsi di sola luce, per ultima, nel 2011, una donna svizzera.
UNA DONNA STATUNITENSE SI STA NUTRENDO SOLO DI LUCE E ARIA PERCHE' DICE: "IL CIBO NON E' INDISPENSABILE"
Vivere di luce e aria. É questo il bizzarro esperimento che la 65enne statunitense Navenna Shine sta portando a termine. La donna ha posizionato 8 telecamere in casa sua per mostrare come il cibo non sia indispensabile alla sopravvivenza ma sia la luce a dare il vero nutrimento al corpo così come alle piante.La donna dopo 32 giorni ha perso circa 20 chili e in un messaggio riporta: «Ho la sensazione che il mio corpo abbia raggiunto un punto in cui ha utilizzato tutti i suoi grassi immagazzinati e stia ora cercando in giro. Ho il sospetto che questo potrebbe essere il punto in cui si decide se sii è in grado di nutrirsi di luce, oppure il corpo continua a consumarsi in cerca di sostentamento».La donna ha annunciato di voler proseguire con il suo esperimento per almeno altri 3 mesi, ma una nutrizionista lancia l'allarme affermando che il cibo è basilare alla sopravvivenza umana.In passato ci sono state anche delle vittime di coloro che decidevano di nutrirsi di sola luce, per ultima, nel 2011, una donna svizzera.