Poi succede che si esce a cena tutti assieme. E ti ritrovi intrappolato.
“Tu! Tu! A capotavola!”
Grazie, grazie. Lo so, si aspettano aneddoti, storielle divertenti, curiosità, magari del gossip, come si dice adesso senza neanche vergognarsi. Io cerco di far funzionare il cervello, vado a setacciare tra le cose accadute più di recente: nulla. Mi sembro un disco rotto, da un mese vado ripetendo sempre le solite due stupidaggini, ma stasera arranco: non escono bene nemmeno quelle. Il resto è sabbia, mi sento un deserto.
Li guardo, e capisco. Massì, dietro ai sorrisi, alle pacche, agli ammiccamenti, adesso vedo tutto chiaro. In quei sorrisi c'è ironia, in quegli ammicchi diffidenza, in quelle parole uno snobismo che avrei pur dovuto prevedere, il tutto condito in una salsa intellettuale da chi peraltro non ne avrebbe nessun talento. Io annaffio anche troppo il mio deserto, e alla fine non mi tengo e glielo sputo in faccia. Cala il silenzio, colgo un’occhiata sorpresa, una bocca semiaperta, ma è solo un attimo. Correggo il tiro, rintraccio una battuta chissà dove, sfodero un sorriso: alziamo i bicchieri, amici miei! beviamo insieme, perché anch’io sono un codardo, esattamente come voi.
Ma io, almeno, non ho paura mai, di sporcarmi le mani.
Inviato da: je_est_un_autre
il 10/12/2024 alle 11:10
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il 08/12/2024 alle 21:45
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il 07/12/2024 alle 16:04
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il 07/12/2024 alle 14:33
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il 29/11/2024 alle 08:25