Sebbene sia sempre stato più che scettico sulla reincarnazione - per non dire dell'eterno ritorno (su quest'ultimo sono con Woody Allen: "Cosa? Questo vorrebbe dire rivedere un'altra volta Holiday on Ice!"), mi capita a volte di avere come la percezione di vite vissute in altre epoche, vite molto più interessanti e movimentate della mia.
So bene che mi espongo al ridicolo, ma ho la precisa sensazione di essere giunto un giorno a cavallo ad una bettola malfamata e avere colà avuto un alterco sfociato in rissa con certi brutti ceffi, di avere venduto cara la pelle tra un furor di sciabolate e di essere quasi certamente morto, riverso con la faccia su pozze di vino cattivo e sangue.
Stranamente la parte più vivida del ricordo è quella di quegli ultimi momenti.
So di avere agonizzato a lungo quasi senza dolore, anzi con la nostalgia nel sentire la vita che scivolava altrove, in quella topaia puzzolente ma col cielo azzurro fuori. Mi sembrava come di rivedere il prato di casa in Cornovaglia - non ho tratti da cornovagliese, ma tant'è, quello dovevo essere stato - e i panni stesi al sole (in Cornovaglia? sì, in Cornovaglia) e la mia donna che m'aspetta davanti a casa. E pensavo in quei momenti tra le risa di scherno di quegli sgherri che la mia vita era valsa la pena di essere vissuta, in giro sul mio cavallo per quell'Europa primordiale.
Quando mi fermo a pensare a 'ste cose non so se mi manca di più il senno o la libertà.
Inviato da: je_est_un_autre
il 07/11/2024 alle 07:27
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il 07/11/2024 alle 07:23
Inviato da: Estelle_k
il 06/11/2024 alle 13:10
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il 06/11/2024 alle 00:00
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il 05/11/2024 alle 08:09