L'atrabilioso

Giusto un zinzello


Ve mò. Lo dicevo solo un paio di post fa che dietro quella gelida cortesia - sempre un zinzello rigida e militaresca - Zofiia dà sempre l'idea di nascondere un pugnale da qualche parte. D'accordo, io son sempre troppo sospettoso e in effetti si è visto che non nascondeva nessun pugnale; ma all'ennesimo tafferuglio acceso dal solito turbolento avventore, sapete cos'ha fatto Zofiia? Niente di che: semplicemente non ci ha pensato due volte e gli ha staccato un dito. A morsi.Io non c'ero. Ero a Lecce per una puntatina lavorativa in un Salento freddo e umido che neanche a dicembre. Quando sono tornato - pregustando il meritato riposo rappresentato per me dal solito tranquillo Velduzzo di Quingtian - ho trovato la saracinesca di Chinatown chiusa con un cartello che diceva "si riapre fra due settimane", e lì ho capito che qualcosa non andava. Non riuscivo ad immaginarmelo, Fedelico, dopo cinque anni di apertura ininterrotta, tirar giù la serranda e caricare le valigie in macchina per andare al mare. Le notizie sono comunque frammentarie. C'è chi dice che la storia del dito - data per vera nei crocchi di zdàure che sostano davanti ai banchetti del mercato - sia una bufala, affermando che i cinesi erano semplicemente "un po' stanchini" e così si son presi un periodo di riposo. Sia come sia, qui gli avventori storici sono disorientati. Acume è introvabile: pare sia stato visto aggirarsi sperduto nelle campagne più remote, Silvano è insolitamente taciturno, il mio amico marocchino Farid con cui parlo sempre del Bolonia e della Giuventus è fermo e incredulo davanti ai cancelli inopinatamente chiusi di Chinatown. Immobile, quasi raggelato, sembra chiedersi: è mai possibile?Comunque 'sti cinesi restano davvero misteriosi, è inutile nascondersi dietro un dito.