L'atrabilioso

Pillole per non far morire il blog (o per dargli il colpo di grazia, forse)/3


Appunto: le cose per cui vale la pena vivere.Beh, è una parola. Ce l'avevo, una cosa per cui valeva la pena vivere, solo qualche mattina fa, o forse era ieri? ed era così chiara, nella mia mente. Era strana, perchè non si trattava propriamente di "una cosa", ma piuttosto di un ricordo. Un ricordo di bambino, una passeggiata, forse in montagna, in un giorno di sole - ma il ricordo pur così nebuloso aveva come un sapore struggente di perfetta e irraggiungibile e irripetuta perfezione e felicità. Mi sono svegliato e ho pensato: devo scriverlo subito, ecco la cosa per cui valeva la pena vivere, poi non l'ho fatto e il ricordo s'è dissolto, così come fanno i sogni. Come il sogno di stanotte, che racconto prima che se ne vada del tutto. Era un sogno di teatro di quelli che faccio sempre io, incentrati su intoppi e impedimenti e vuoti di memoria. Ero in un teatro che assomigliava ad una prua di una nave addobbata come un albero di Natale, pieno di gente chiassosa. Nel sogno salivo sul palcoscenico e dicevo una cosa come: se non la piantate di fare casino non facciamo lo spettacolo. Metà del pubblico applaudiva convinto, l'altra metà protestava e rumoreggiava ancora di più. Così decidevo di entrare in sciopero e andavo ad avvertire i miei colleghi attori. Loro però si erano messi avanti coi lavori, perchè li trovavo tutti beatamente addormentati, nei camerini arredati come stanze da letto. E più o meno lì finiva il sogno, con una camminata perplessa e silenziosa nei corridoi del teatro, una camminata pensosa in una penombra malsicura.Ecco, ho divagato.Per rimediare la prossima volta forse metto i dischi per cui vale la pena vivere.