L'atrabilioso

Asteroidi/2


Il cinema è una faccenda strana. Per far sì che poi sullo schermo la cosa si veda dritta, quasi sempre la devi girare storta. Per esempio io nel film sono uno che gioca spesso alle slot-machines. Quando abbiamo cominciato a girare la scena, che cosa ho fatto? Mi ci sono seduto davanti, normalmente.No. Non va bene."Lorenzo, avvicinati di più alla macchinetta""Così?""Di più...di più...ancora più vicino, un po' più a sinistra, più vicino...ancora...perfetto!"Ecco. A quel punto io e la macchinetta eravamo una cosa sola, praticamente stavamo consumando un coito, ma per l'operatore era perfetto. Nella scena tanto per cambiare stavo sgridando mio figlio, che naturalmente era lì di fianco. Altrettanto naturalmente, per parlare con lui, lo guardavo dritto negli occhi.No, troppo comoda."Lorenzo, non guardare Nicolas...guarda più a sinistra...di meno...più in alto...più in basso...ecco, lì! Trova un punto di riferimento e guarda sempre in quella posizione"Chissà quant'è credibile un papà che mentre s'incazza con suo figlio guarda con ostinata determinazione una piccola caccolina sulla parete. Ma se qualcuno di voi avrà un giorno la bontà di dare un'occhiata al film, ci vedrà belli dritti, almeno spero.E sicuramente nessuno di voi si farà domande sulla qualità del vino che trangugio tutto il tempo, nel film. Beh, sappiatelo: non era il mio amato Velduzzo di Quingtian, nè un comune frizzantino. Era tè. Tè al limone. Tiepido, però. Ne ho bevuto delle secchiate, perchè a inizio scena il bicchiere era pieno e a fine scena dovevo averlo vuotato, e tra campi e controcampi quella decina di ciak li avremo girati. Insomma è tutto finto però poi alla fine tutto sembra più vero del vero. E questo per me è un mezzo miracolo. Beh, chi ci ha pensato per primo qualche numero ce l'aveva.à suivre...