L'atrabilioso

Piacevolezze dei viaggi in treno durante l'autunno


Io, se mi succede di dover andare a fare un provino lontano da casa, lo faccio solo nei giorni in cui Trenitalia decide di scioperare. E' così, ho fiuto.Cinque ore fermo alla stazione di Mestre mi hanno dato modo di rispolverare imprecazioni che non  ricordavo nemmeno più di conoscere, con una una sensazione di disagio crescente ogni volta che il tabellone elettronico presentava come partenti dei treni che poi risultavano CANCELLATI (così, un po' urlato) due minuti prima dell'ora fatale.(Quel disagio poi s'è manifestato in un modo che conosco bene, ovvero: io sudo molto, ed è per questo che parto sempre con lo zainetto pieno di magliette pronte alla bisogna. Venerdì ne avevo solo due: "eh, ormai l'estate è finita, figurati un po'". Infatti a metà mattina le avevo già consumate tutte e due. Così sono entrato in un negozio di cineserie, di quelli che vendono di tutto. La commessa voleva per forza vendermi una maglietta con su scritto AMO VENEZIA. "No no, bianca, o comunque senza scritte, la prego"."Ecco, vieni qui, dietlo ultimo scafale folse, ecco qui!""Sì, ma queste sono tutte triplaXL""Aspetta, adesso celco...qui, ecco, M, buona pel te, M""Non sarà piccola?""No, buona pel te, M"Infatti. Quando l'ho potuta provare, indossandola non senza un certo sforzo, mi sono trovato con su una maglietta che sarebbe andata bene per Cicciobello, o magari per Arturo).Insomma con la mia microtshirt sono arrivato un po' avventurosamente a Trieste, solamente tre ore dopo l'appuntamento previsto. Per fortuna sono stati gentili e comprensivi e mi hanno visionato lo stesso.Tornato con un treno a Mestre, era notte. Treni finiti.Ormai le imprecazioni mi uscivano direttamente in aramaico.Ho dormito in un albergo (molto pulito e tranquillo) gestito da un cinese anche quello, nella famigeratissima zona della stazione di Mestre, dopo aver mangiato nella pizzeria del cugino del proprietario dell'albergo: "Vai a mangiale in pizelia di mio cugino Michele, piza molto buooona".Insomma per un provino sono stato via ventisette ore e speso una cifra spropositata.Arturo può ben dire grazie a Trenitalia, per la sua maglietta nuova.