L'atrabilioso

Oh là là


C'è un modo di dire, quasi un aforisma, che ho sempre trovato divertente e arguto: "I francesi sono degli italiani di cattivo umore". Ora, tornando a Parigi dopo venticinque anni, più o meno, mi viene da dire che l'espressione andrebbe rivista, perchè l'arguzia resta, ma mi sembra ormai molto poco azzeccata.In breve: quelli di cattivo umore siamo noi. Quelli che hanno sempre da recriminare su tutto, quelli maleducati, quelli bercianti, quelli rancorosi siamo noi.Ora, io sarò anche di parte (e del resto la sensazione di un singolo è forzatamente parziale), ma ho trovato i francesi molto gentili anche quando ti chiedono di "appoggiare le chiappe su quel divano" come mi sono sentito dire dal cassiere di un piccolo teatro che ci chiedeva di attendere un momento prima di poterci trovare un posto e staccare il biglietto. Tanto per dire, non ho visto da nessuna parte, come a Parigi, gli autisti degli autobus salutare con un sorriso tutti i passeggeri mentre salgono su. Non so, forse era solo il clima delle feste, però questo è quel che ho visto. Oddìo, naturalmente non è che io viva in un mondo parallelo o inesistente: anch'io ho visto un'umanità degradata, al di sotto della miseria, affollare certi angoli più o meno nascosti della città; e so bene che Parigi è grande e non c'è solo il XIII arrondissement o l'Ile de la Cité: però questo è quel che ho visto.Insomma al di là degli abbaini, della Senna che scorre lenta, dei contrafforti maestosi di Notre Dame, al di là degli "Oh!" di sorpresa che escono anche se non vuoi quando alle sei del pomeriggio la Tour si accende e sfavilla, al di là di tutto questo, è la città nel suo insieme che mi ha sorpreso. Una cortesia asciutta che ti fa stare bene.E poi viva Parigi anche per un'altra cosa: se l'ultimo dell'anno alle 22.45 non  hai ancora idea di dove mangerai non c'è da preoccuparsi: c'è una via piena di ristoranti coreani e giapponesi e cinesi dove puoi mangiare più che discretamente a 20 euro. E alle Tuilieries, allo scoccare della mezzanotte, qualche coppia si metterà a ballare un valzerino su note che sentono solo loro.C'era bisogno, di una vacanza così.Buon anno a tutti.