L'atrabilioso

Se la Storia cammina sul tavolo


Quando, al terzo giorno di prove, mi hanno detto: "dovresti fare anche la parte del cane", ho immediatamente temuto certe sarcastiche osservazioni che a volte uniscono poco piacevolmente i cani e gli attori. Per fortuna non è successo niente, in fondo mi si vedeva di più mentre facevo il 1912, nel senso dell'anno, proprio.Che son poi questi i personaggi che può succedere di interpretare, se si partecipa ad una performance di arte concettuale - così pare si chiami - che al tempo stesso unisce teatro, danza e arte visiva senza essere precisamente nessuna di queste cose. Gli spettatori, seduti come tanti commensali attorno al lunghissimo tavolone - apparecchiato come per un banchetto - su cui recitavamo, devono essersi chiesti: ma che roba strana è mai questa? Almeno questo mi sembrava di vedere da lassù, e particolarmente perplessa pareva la faccia del Primo Cittadino (nientepopodimenochè) davanti al quale ho addirittura rotto un piatto con un pestone, come il copione prevedeva. Il sindaco è poi stato invitato a salire sul tavolo insieme ad altri notabili, tutti in lenta processione dietro ad una riproduzione dello Scolabottiglie di Duchamp, ben infarcito di rotoli di carta igienica (lo Scolabottiglie, non il sindaco).Che poi è vero che è difficile da capire, l'arte concettuale, ma certi artisti concettuali non si fanno mancare l'ironia. E un'arte che fa alzare dalla poltrona un sindaco per farlo camminare dietro dei rotoli di carta igienica secondo me è un'arte sana. Anche se non la si capisce.