L'atrabilioso

Reazioni


Quando la mia fisioterapista (calma, piano, non è che io abbia una "mia" fisioterapista, quella è una roba da campioni dello sport o chissà che altro, no: è solo che soffro di schiena e ho deciso di non fare più ricorso a punture e cortisoni - che, è vero, ti danno sollievo immediato - ma è anche vero che non risolvono un bel nulla se nel giro di un paio di settimane basta uno sforzino in più per ricascare dentro quel gorgo di fitte e dolori lancinanti col prevedibile corollario di madonne e cristi; insomma, ho provato ad affrontare il problema alla radice con qualcuno che se ne intende, cercando di sconfiggere la mia pigrizia e anche il mio scetticismo), dicevo, quando la mia fisioterapista mi fa sdraiare a faccia in giù e mi pianta i pollici nella schiena (pollici inopinatamente potenti se si pensa a quanto lei è minuta, ma insomma è anche un'atleta, una schermidrice di buon livello, pare, e lo dimostra) ecco, io lì sento un male cane ma rido, rido a crepapelle, è una reazione involontaria, non  posso farci niente, rido che non mi tengo proprio. Sento male e rido. Io stesso non me ne capacito. Le ho detto: immagino di essere l'unico che reagisce così. Ha ammesso che in effetti di solito urlano. Ecco, devo dire che li capisco. Quando ti conficcano nelle carni due pollici seriamente allenati, l'urlo di dolore è una reazione pienamente comprensibile. E invece niente, io rido come un matto.Non si è mai finito di conoscersi.