L'atrabilioso

Invettiva


Un bel giorno, si fa per dire, è arrivato facebook e ha scombinato le carte. Prima, se eri ignorante, se non sapevi le cose, avevi però quel giusto pudore che ti consigliava di star zitto. Oppure ci pensavano gli altri a ridimensionarti: un po' come quella cosa che diceva Umberto Eco (ovviamente molto meglio di come faccio io, ma vado a memoria): prima di facebook c'era il bar, si è tutti lì a cazzeggiare e magari a qualcuno scappa di dire una puttanata, e lì che succede? succede che tutti si girano e zittiscono l'improvvido avventore, che se la cava con un rimbrotto e magari una risatella di scherno e tutto torna come prima; poi appunto, è arrivato fb.E le cose sono cambiate. Più sei ignorante e più hai diritto di parola, pare. E hai pure un tuo pubblico. Ma non è finita qui. Perchè ci sono i tronfi. I tronfi. Che son  più numerosi di quanto avresti mai potuto ipotizzare. I tronfi non vedono l'ora di propinarti le loro sentenze su tutto, in particolare sulla situazione politica, sbandierando ovunque idee aberranti in un italiano zoppicante (e più zoppica più è considerato, in questa trista era demenziale). Sono sicuro che qualche tronfio lo conoscete anche voi, è una tipologia assai diffusa. Il mio tronfio ha un cranio piuttosto tarchiato, probabilmente pieno solo di osso. In questi giorni - che resteranno scolpiti per sempre nella sua memoria, giorni splendidi da raccontare un giorno ai nipotini - dal suo profilo fb, come nulla fosse, ha dispensato consigli severi a Mattarella, ha spiegato il pensiero (?) di Salvini, ci ha chiarito le idee sulla costituzione e ha esultato per la formazione del "miglior governo degli ultimi vent'anni".Ecco, forse è il momento di dirglielo, che ci stiamo rompendo le balle non solo delle sue immonde parole ma anche dei nostri stessi modi gentili, forse è il momento di dirglielo a muso duro che la sua voce non è indispensabile ma solo fastidiosa, che è odiosa questa sua mancanza di dubbi, questa sua onnipresenza, questa vanagloria, questa ostentazione del suo nulla.Ma ci avete mai provato, a parlare ad un cranio pieno di osso?