L'atrabilioso

A vlìva dìr un quèl (*)


(*): Volevo dire una cosa.Qui, il dialetto non lo parla quasi più nessuno. E' un peccato. A me piace il nostro dialetto. La dolciona parlata bolognese assume da queste parti sentori più bruschi, più secchi, con echi modenesi, e con la particolarità, proprio qui al natìo borgo, di declinare tutto in "e", cosa che ci rende peculiari ma anche oggetto di celia da parte degli abitanti dei paesi limitrofi - come più volte mi è capitato di constatare nelle mie domeniche pomeriggio alla bocciofìla (con l'accento sempre sulla seconda "i"), lontana dal borgo appena 5 chilometri, che linguisticamente però hanno il loro peso.Ma chissà se il santagatese lo parla ancora qualcuno, chissà se e quanto durerà. Viene un po' di malinconia a pensarci, ma del resto il mondo cambia. Solo che lo fa a una velocità pazzesca, non ci si sta dietro, come si dice qua. Penso a tutte queste cose con un affetto inedito nei confronti della mia lingua, proprio oggi, mentre mi ritrovo a dover studiare alcune battute in dialetto reggiano. No, è che devo girare due scene di un film, questa settimana, e questo regista ama utilizzare i dialetti del luogo dove si svolgono i fatti. Non la racconto per tirarmela, questa cosa del film, sono davvero due scenine e poi c'è da aspettarsi di tutto: già un'altra volta ho girato con questo regista e mi tagliò di netto la scena (con Maya Sansa, maledetto! e gliel'ho pure detto con lui, che son cose che non si fanno). E insomma mi hanno spedito il file audio di come si recitano queste parole e quindi ho questo sottofondo, proprio adesso mentre scrivo, e questa lingua reggiana, campagnola, rustica, nordica, con accenti quasi lombardi,  ha alle mie orecchie toni quasi barbari: provo a dire queste battute e mi si contorce la faccia, non è semplicissimo diventare conterraneo di Ligabue nel giro di tre giorni (Ligabue nel senso del pittore, che è la sua storia quella che si racconta nel film).Che poi la mia paura è che martedì arrivo sul set e mi metto a declinare tutto in "e".Vi faccio sapere.