L'atrabilioso

Tournée


Il mio collega non vuole più dormire con me, adesso vuole la stanza singola. Non mi offendo, anzi lo capisco. No, non è che io esali chissà quali miasmi notturni (non più di altri animali umani, almeno), nè tantomeno mi risulta di avere una russata atomica; è solo che raggiunta una certa età, la tournée non viene più vissuta come una gita scolastica: è semplicemente lavoro e la notte, rientrati in albergo, si desidera solo di andare a dormire in un ambiente confortevole, possibilmente soli e senza dover condividere il bagno con nessuno. E' naturale.Però a me in fondo la tournée piace ancora. E' l'occasione, ad esempio, di scoprire che Arcore esiste veramente ed è pure un paesuccio tutto sommato carino, dominato da una bella villa (no, non "quella" villa) che si chiama villa Borromeo, molto elegante e scenografica. In compenso abbiamo fatto una cialtronesca spedizione davanti all'iconico ingresso alla famosa villa di B., con tanto di fotografia finale piuttosto scema, coi carabinieri di guardia lì vicino che sbadigliavano e ci lasciavano fare.Ed è stata l'occasione per scoprire che a Cardano al Campo esiste un circolo cooperativo gestito con passione anche se poi allo spettacolo sono intervenuti quasi solo soci piuttosto attempati, mentre la gran parte dei giovani se ne stava allegramente appena fuori, al bar del circolo a gustare lo spritz - e meno male che alcuni tra loro sono entrati col bicchiere in  mano e si sono guardati "Casa del Popolo" fino alla fine e pare non se ne siano affatto pentiti ("Libero Spritz in Libero Teatro" è il mio nuovo motto).E ancora, è stato bello farlo a Moltrasio, in una vecchia Casa del popolo che sembra ferma agli anni 50 per attitudine scenografica, ma che poi meraviglia, al tramonto, quando dalla grande vetrata di fianco alla sala puoi vedere tante lucine accendersi, sulle rive del lago di Como.Insomma, doppia o singola che sia, per me è ancora bello.