L'atrabilioso

Il coraggio di ascoltarsi


Poi a volte ripenso a quel che dico e mi chiedo: ma perchè?Del resto forse succede a chiunque: si comincia a parlare ma non si sa mica, parlando, dove si andrà a finire. Il rischio di dire fesserie è enorme. E infatti le diciamo, più o meno tutti.Per esempio l'altro giorno, parlando con gli allievi di cose come lo studio del personaggio eccetera, mi son ritrovato a dire: "...e poi lo volete sapere come si fa a diventare attori, dico attori per davvero? lo volete sapere sul serio? ebbene ve lo dirò, ecco qua: parlate da soli! Avete capito bene: parlate, rispondetevi, contestatevi, litigate, fate le voci, regalate dichiarazioni d'amore al cielo, minacciate di morte nemici impossibili, insomma inventate, fate quello che volete ma parlate-da-soli! Vi farà bene". Chissà perchè ho detto quella cosa: mi è venuto in mente che in effetti io, questa cosa di parlare da solo l'ho sempre fatto, anche quando lavoravo in fabbrica stavo sul muletto a scaricare i camion e non facevo che parlare da solo, e ho sempre provato un certo fastidio a sentire il luogo comune che vuole essere, questa, un'abitudine dei matti. Insomma non so perchè ma è una cosa che mi ha sempre in qualche modo riempito le giornate se non la vita. Ma in effetti a parte questo, la regola "parlate da soli così diventate bravi a recitare" non esiste proprio e non so perchè l'ho detta: un'intuizione, un travisamento, una sciocchezza pura e semplice? Chissà. Comunque lì mi sono fermato e i ragazzi mi hanno guardato attoniti, forse aspettandosi un commento finale del tipo "dai, scherzavo", e invece niente. Li guardavo serio serio come uno che ha regalato loro una perla segreta e preziosissima - tanto ormai la cosa l'avevo detta - e così si son portati a casa questo "insegnamento"; anzi addirittura il giorno dopo la Nadia, un'allieva anziana sempre sorridente, colta, attenta, un po' curva ma ironica e vivace ha scritto il consueto riassunto della lezione nel gruppo whatsapp (una cosa pensata a beneficio degli assenti) chiosando: "...e alla fine il regista je_est ci ha detto che dobbiamo PARLARE DA SOLI". Così, maiuscolo. Non solo non se l'era dimenticato ma lo considerava, credo, un consiglio della massima importanza. Me li immagino, adesso, che parlano da soli nelle loro case, mentre qualcuno nell'altra stanza ascolta questo che fa le vocine e s'incazza e piange e ride tutto da solo.Delle volte si comincia a parlare e non si sa dove si va a finire e magari si creano anche un po' di mostri, ma, e lo dico tra me e me, quest'immagine mi mette addosso una certa allegria.