L'atrabilioso

Il mio gatto


Il mio gatto, in questi giorni, somiglia a un topo arcigno e arruffato. Non sarebbe felice di questo paragone, lo so.Sta tutto storto, ingobbito, con una cresta cattiva. Il muso è sempre quello. Bello in modo sorprendente. Il resto segna evidentemente le sofferenze di questi giorni e settimane e mesi. Non si siede mai del tutto e non sta in piedi mai del tutto. Sta lì a metà.Non so se sta proprio male. Bene, no. Certo, non si contorce, non si lamenta in modo evidente. Ma bene, non sta. Non sappiamo più che cosa fargli.Oggi mi ha visto scendere ed entrare nella sua stanza: era come sempre nella cesta. Mi ha salutato con un MEEOW che non ho saputo decifrare.Gli ho portato un po' di ragù. L'avevo preparato nel pomeriggio.Gliel'ho messo in un piattino del Museo Van Gogh - è un gatto raffinato.E' saltato su con un vigore che non gli ricordavo da tempo.Ha apprezzato. Ha fatto anche le fusa.Era felice lui (mi sembrava), ero felice anch'io. E basta. Per oggi è già qualcosa.