L'atrabilioso

La mia venditrice di fragole


La mia venditrice di fragole è bella di una bellezza delicata, insolita, sospesa, non saprei nemmeno come dire, ma insomma per farvi capire sembra una di quelle figure femminili dipinte dal Botticelli. Ero lì, gliel'ho detto. "Posso dirle una cosa? Lei è...ecco...ha un'aria...come dire...botticelliana, sì, ha un aspetto botticelliano". Ho detto così, con un tono molto casuale.Lei stava mettendo il cestino di fragole in una busta, si è fermata un momento e ha alzato il viso, sbattendo appena le lunghe ciglia con aria interrogativa."Cosa?" ha detto.Ho pensato: forse sono stato troppo audace, meglio correggere il tiro: "Sì, ehm, mi scusi...comunque riportavo solo un commento femminile, l'ho sentito con queste orecchie da una sua cliente, l'ultima volta che sono stato qui". (Ed è la verità, lo giuro, non si tratta - solo - di paraculaggine. E comunque volevo manifestare il mio evidente distacco)."Mi fa piacere, ma...Botticelliana?...E...?" ha detto, interrompendosi nell'imbarazzo e sgranando gli occhi verdazzurri. Almeno, mi pare siano verdazzurri."Sì, nel senso di Botticelli" ho suggerito."...?""Botticelli. Sa, il pittore del Rinascimento...la Primavera, la Venere...il pittore insomma""Mai sentito" ha sorriso arricciando adorabilmente la boccuccia, che son poi dettagli che io noto appena, naturalmente "magari dopo vado su gùgol immagini, che adesso sono curiosa""Ecco, sì, poi mi dirà. Comunque, Botticelli o non Botticelli, le sue fragole sono le migliori della zona, si sappia!" ho commentato, freddissimo.Lei ha ringraziato facendo scuotere i ridenti riccioli castani. Almeno, credo. Che certe cose non le guardo neanche.Che sono di ghiaccio, io, e certe cose non le noto proprio.