L'atrabilioso

Self-tape (il sequel)


Beh, alla fine mi hanno preso. (Ne parlavo qualche post fa, si tratta di quel provino casalingo in cui discutevo animatamente con frigor, finestra e sedia). E' la prima volta dopo un provino fatto col self-tape, e quindi funziona, evviva.Certo, non è niente di che, un piccolo ruolo in un film, una scena in cui interpreto l'ingegnere capo di una casa motoristica delle nostre parti, pare. Però ci tengo a farla perchè il regista è uno in gamba. E' vero, è quasi più lo sbattimento che il gusto, come si dice qui, però il cinema secondo me non si rifiuta. Anche se stai via da casa tre giorni per un scena che durerà, mah? trenta secondi? Anche se si gira a Latina, neanche Roma (con rispetto), che un motodromo in Romagna non si trovava, figuriamoci. Anche (soprattutto) se sei pagato poco:"Lorè, nun me poi chiede de ppiù, me stai qua treggiorni, a sai la spesa che dovemo fà, er viaggio, l'arbergo? O voi sapè chi ce guadagna a 'stoggiro? O voi sapè chi cce guadagna?""Chi ci guadagna?""TRENITALIA, ce guadagna! Trenitalia, e l'arbergatore, Lorè!"Insomma secondo me vale la pena. In questi giorni mi sto preparando, soprattutto con gli accenti. Siccome questo ingegnere capo è romagnolo, mi sono fatto una scorpacciata di Giacobazzi, e soprattutto Cevoli. Per fortuna che Cevoli mi piace (Tullio Carmignanis, se passi di qui, perdonami). Sulla zeta ovviamente non ho problemi; sono gli accenti la cosa problematica, e certe aperture vocaliche che noi emiliani proprio non abbiamo.E qui fate una scoperta. Gli emiliani sono emiliani, e i romagnoli sono romagnoli. Due cose diverse. Due mondi diversi. Che a volte ci confondete, e non è bello. Sempre con rispetto.Bòn, vado a parlare col frigor, così, per stare in allenamento.A' suivre.