Per nostalgia, solo per nostalgia, ho scritto altrove (capirai, chissà che mistero capire cos'è quell'"altrove") un post che dice così:"Non so bene perchè non ho mai abbandonato la piattaforma di Libero anche quando vedevo andarsene tutti, ma ci sarà ben qualche conclusione da trarre da questa mia insensata e demenziale resistenza, o forse da questa spropositata pigrizia. E' che non trovavo ragioni: andavo a curiosare dove se n'erano andati gli altri (specie quelli bravi, e ce n'erano) e li avevo visti approdare in siti che non mi sembravano in chissà qual misura più allettanti di quello da dove provenivamo. Era sempre la stessa storia: volevamo scrivere delle cose sperando che qualcuno ci leggesse. Sicuramente però avevano ragione loro, si erano accorti che tutto stava velocemente invecchiando e se l'erano data a gambe, laddove io in mezzo a tutta quella senescenza evidentemente ci sguazzavo. Adesso lo scenario è un po' da dopo-bomba, con blog fermi anche a dieci anni fa. Mi dico sempre che sono un sentimentale, ma qua si rasenta il patologico, devo ammetterlo. Però lasciate che ve lo dica, cari vecchi compagni di quelle avventurucole: è stato anche bello."Qualcuno si è riconosciuto. E mi ha fatto piacere.E' solo che la verità vera me l'ha scritta un amico in privato, e io la sapevo già, ma insomma: "Vedi, è che i blog non sono più di moda, e da un pezzo", aggiungendo però un pensiero agghiacciante, un pocolino scherzando ma poi chissà: "Adesso vanno di moda altre cose, ad esempio: mai pensato di fare l'influencer?". L'influencer. Una parola che solo a sentirla mi mette i brividi. E comunque non ne avrei la stoffa.Ma poi, davvero dobbiamo adeguarci al nuovo anche quando il nuovo è tanto terribile? No, non credo. Rimango dove sono. Anche questa cosa di Libero lo conferma.E' la riprova di un sospetto che da sempre si agita in me e che ho sempre cercato di nascondere, ma alla fine qui lo posso dire, e cioè che io, dentro di me, nel profondo di me stesso, l'ho sempre saputo, di essere un conservatore.Aiuto.
Una spropositata pigrizia
Per nostalgia, solo per nostalgia, ho scritto altrove (capirai, chissà che mistero capire cos'è quell'"altrove") un post che dice così:"Non so bene perchè non ho mai abbandonato la piattaforma di Libero anche quando vedevo andarsene tutti, ma ci sarà ben qualche conclusione da trarre da questa mia insensata e demenziale resistenza, o forse da questa spropositata pigrizia. E' che non trovavo ragioni: andavo a curiosare dove se n'erano andati gli altri (specie quelli bravi, e ce n'erano) e li avevo visti approdare in siti che non mi sembravano in chissà qual misura più allettanti di quello da dove provenivamo. Era sempre la stessa storia: volevamo scrivere delle cose sperando che qualcuno ci leggesse. Sicuramente però avevano ragione loro, si erano accorti che tutto stava velocemente invecchiando e se l'erano data a gambe, laddove io in mezzo a tutta quella senescenza evidentemente ci sguazzavo. Adesso lo scenario è un po' da dopo-bomba, con blog fermi anche a dieci anni fa. Mi dico sempre che sono un sentimentale, ma qua si rasenta il patologico, devo ammetterlo. Però lasciate che ve lo dica, cari vecchi compagni di quelle avventurucole: è stato anche bello."Qualcuno si è riconosciuto. E mi ha fatto piacere.E' solo che la verità vera me l'ha scritta un amico in privato, e io la sapevo già, ma insomma: "Vedi, è che i blog non sono più di moda, e da un pezzo", aggiungendo però un pensiero agghiacciante, un pocolino scherzando ma poi chissà: "Adesso vanno di moda altre cose, ad esempio: mai pensato di fare l'influencer?". L'influencer. Una parola che solo a sentirla mi mette i brividi. E comunque non ne avrei la stoffa.Ma poi, davvero dobbiamo adeguarci al nuovo anche quando il nuovo è tanto terribile? No, non credo. Rimango dove sono. Anche questa cosa di Libero lo conferma.E' la riprova di un sospetto che da sempre si agita in me e che ho sempre cercato di nascondere, ma alla fine qui lo posso dire, e cioè che io, dentro di me, nel profondo di me stesso, l'ho sempre saputo, di essere un conservatore.Aiuto.