L'atrabilioso

"Non si adiri". Post natalizio.


"Però non si adiri", mi ha detto.Era la trentesima addetta del callcenter di Tiscali che contattavo, e con le altre ventinove non ero venuto a capo del problema. Ho cominciato con la addetta 1, la regina di tutti i problemi. Mi era sembrata convincente, ma c'era un piccolo intoppo. L'ho scoperto tardi. Ho richiamato e mi ha risposto la numero 2. Che mi ha detto: deve contattare la 3. Ho contattato la 3; mi ha detto, aspetti, la metto in contatto con la 4. E' caduta la linea. Ho richiamato, c'era l'addetta 5, che non capiva; mi ha detto, la metto in contatto con la 6. Ho atteso, ed è partita l'intervista registrata "Gentile cliente, è contento del servizio?". "Eh, da matti" ho risposto io. Finita l'intervista speravo arrivasse la numero 6 invece no: è caduta la linea. Poi la 7, la 8, la 9. Uguale. Una mattina intera. Accenti sardi, perfettamente italiani, stranieri, indefinibili. E quella musichetta nell'attesa. Che quando comincia pensi: non è neanche orrenda, poteva andare peggio. Poi alla fine maledici tutte le musichette telefoniche del mondo e invochi i Christian Death obbligatori nei callcenter.Poi arriva lei, la numero 30.Capisce che non sono dell'umore, e infatti dopo un po' dice "Non si adiri". Non si adiri. Ho apprezzato. Cioè, subito mi era venuto da rispondere "Di solito non mi adiro, per cose come questa. Mi incazzo proprio", poi però mi è venuta fuori l'anima natalizia e ho detto: ok, non mi adiro se non vuole, ma come la mettiamo qua?Lei ha risposto: Non si preoccupi, le passo la numero 31.Io, sfinito, ho detto ok.E' partita l'intervista. Ho detto: siete meravigliosi. Poi è caduta la linea. Lì, ho pianto.Che emozioni, ragazzi.