L'atrabilioso

Rimettersi in pari


E' sempre bene ripartire dai fondamentali. Tipo Dostoevskji. Ecco, visto che coi Karamazov ci ho provato non una ma ben due volte (ricominciando da capo e fermandomi in entrambe le occasioni verso pagina 500, vinto dalla complessità dei temi e dalla lunghezza dei patronimici) ho pensato di rifarmi guardando lo sceneggiato televisivo, risalente agli anni Sessanta e adesso disponibile su Raiplay. (Bella la parola "sceneggiato", eh?).Non so se l'avete mai visto, "I Fratelli Karamazov" televisivo. Ci sono dentro degli attori strepitosi, Corrado Pani, Umberto Orsini, Lea Massari (splendida), Salvo Randone, vabbè, una meraviglia proprio. (Faceva 15 milioni di spettatori, quello sceneggiato lì. Che cosa ci è successo nel frattempo?).Comunque quello che volevo dire è che i Karamazov hanno avuto la meglio su di me anche stavolta, si vede che son proprio portato. Non a pagina 500 ma alla fine della terza puntata, quella del Grande Inquisitore. Cioè, capiamoci, non è che uno può passare alla quarta puntata senza aver capito per bene la terza, no? Quindi per ora mi son fermato. L'ho riguardata due volte. Ce n'è dentro, dei concetti, in quella puntata lì.Il Grande Inquisitore. Non è semplice. Non è semplice per niente. Ma la sensazione è che dentro c'è tutto.Ho pensato che non voglio darmi per vinto. Guarderò la puntata una terza volta. E se necessario una quarta.Non c'è mica tanto da ridere. Je_est vs Karamazov, di solito perdo io ma venderò cara la pelle.