L'atrabilioso

E finalmente


E finalmente si parte, la Sardegna mi aspetta. Tra il mercato da gennaio a giugno e le ultime belle e tormentate vicissitudini teatrali, mi sento un po' provato: la vacanza mi farà bene.Cose da tenere a mente:- anche se nel traghetto ci hai già passato otto ore (se otto ore vi sembran poche) non è che se intravvedi la costa (neanche fossi la vedetta di Colombo) ti devi buttare subito nelle scale che conducono al piano dove sono le automobili: si forma sempre un tappo e nella calura sudaticcia (e pericolosuccia visti i tempi) potresti doverci stare anche un'ora e mezza. Resta su e aspetta sui divani. Olbia non scappa da nessuna parte. Stessa cosa per il ritorno.- ammettilo che sono mesi che hai in mente di vedere le chiese del Logudoro. Ricordati che non sei da solo e quest'ossessione per le chiese è una roba solo tua. Non insistere. Gioca d'astuzia. Tappa a Castelsardo, visita alla bella cittadina e poi, quasi senza farti accorgere, devia a destra. "Ehi, cos'è quella? Una chiesa? Toh!". Fidati. Santa Trinità di Saccargia non è così lontana. - non dimenticare il porceddu, che ogni anno te lo appunti e poi non lo hai mai assaggiato nemmeno una volta.E sempre sia omaggiata, e magari protetta, quella terra stupenda e torturata.A voi tutti che passate di qua, un caro saluto. A presto.