L'atrabilioso

Non dir nulla


Anche non volendo, mi viene sempre da pensare: cosa scrivo oggi, che è domenica e io scrivo quasi sempre qualcosa, di domenica? Questo pensiero (assai stupido e banalotto, ne convengo), si porta dietro una preoccupazione del tipo "ma possibile che io non abbia niente da dire?", ed ecco, mi ha portato, questa considerazione, a dirmi (siccome anch'io come tutti, mi faccio delle domande sulle cose che viviamo): e se scrivessi una buona volta cosa penso della politica italiana in questo momento? (ed è solo un esempio, avrei potuto dire, cosa penso del clima, o della guerra) poi mi dico: ma chiccavolo se ne frega di cosa penso della crisi politica in atto (o d'altro)? Ed ecco la risposta: nessuno. Ma veramente nessuno, in fondo. E allora.E allora.E allora io dico questa cosa qua: forse bisogna un po' piantarla di dire cose.Forse diciamo troppo.Forse parliamo troppo.Forse, anzi di sicuro, c'è troppo casino.Dovremmo stare tutti un po' più zitti, magari. Lo sento, anche se non saprei spiegarlo meglio. Però perdonatemi, se lo dico.Perchè nel silenzio delle volte troviamo delle cose importanti. A me il teatro ad esempio (strano, no? visto che è il luogo delle parole, eppure) mi ha insegnato, tra diecimila altre cose, il valore del silenzio.Giuro, pesa tantissimo.E si impara, dal silenzio.