L'atrabilioso

La sola cosa buona


Era poi abbastanza prevedibile. Del resto cos'è che si sente dire? "prima o poi deve venire a tutti". Però io, lo confesso, in un angoletto di me pensavo: dai, forse me la scampo. Sè, buonanotte. E così eccomi qua, a far passar le ore ciondolando tra il divano, il letto, la cucina, apri il frigo chiudi il frigo, vai in terrazza torni dentro: sono diventato la quintessenza dell'apatia, dell'inazione assoluta. Fatico anche a leggere, ma per indolenza, mica per la malattia. Zero sintomi. Giusto due giorni di tosse che peraltro non legavo al covid perchè per il resto stavo benissimo; tosse poi beffardamente scomparsa un secondo dopo aver letto il responso positivo del tampone, con la tacca che tra l'altro si è colorata in due secondi netti, battendo tutti i record dell'Emilia-Romagna. E ora sono qui, ad aspettare che i secondi e i minuti sgocciolino via e loro lo fanno ma piano, piano, troppo piano, senza nemmeno la certezza che l'alba ancora lontana e che aspetto, sia un'alba luminosa. Meno male ho Spike. Se conoscete i cani sapete una cosa: sono degli animali miracolosi, riescono a farti sorridere anche quando non ne hai nessuna voglia e soprattutto senza bisogno di fare niente, semplicemente essendoci, o grattandosi un orecchio. Ecco, il mio cane. In queste ore, la sola cosa buona.