L'atrabilioso

Escher


Sono andato a Ferrara, al palazzo dei Diamanti, a vedere la mostra di Escher.Non ero convintissimo, prima di vederla. A dirla tutta, mi ero aggregato più per la compagnia, che per un sincero interesse personale. Mi ero fatto da solo - sbagliando - l'idea di un artista un po' narciso, più intento a mostrare quanto è bravo nel creare illusioni, piuttosto che a mettere anima nelle opere. Ora, in effetti qualcosa di questo c'è, ma solo in parte. Alla fine ho trovato in Escher una strana figura di giocherellone un po' serioso (nel senso di rigoroso, meticoloso) e assai geniale. In alcuni momenti sembra quasi un matematico prestato all'arte.Ma la vera sorpresa è stata l'installazione, davvero assai curata, e infarcita di giochini interattivi (tipo quello in foto) che attraevano più gli adulti dei bambini, me di sicuro. Non so quanto tempo ho passato nella magic room, una stanza in cui, nelle pareti riflettenti, venivano proiettate in caleidoscopio continuo svariati lavori del maestro, in perenne movimento. Passato il primo momento con effetto mal di mare, dopo un po' diventa una droga.E poi, vai a Ferrara a vedere Escher, e non ti vuoi fare la foto con la sfera riflettente? Voilà.Insomma, consigliatissima!Fino a luglio 2024.