Dunque. Dopo questo primo mese di convivenza con Icaro, è tempo di fare un primo, provvisorio bilancio.La prima cosa da dire è che Icaro piace tantissimo alle donne, che lo coprono di complimenti e baci. Si penserà che un cane non si interessi a questo genere di cose, ma allora perchè quando ha incontrato l'ultima educatrice, che con una voce piena di miele gli avrà detto dieci volte "Ma...ma tu sei uno STRAFIGO, Icaro, un vero STRAFIGO!", dicevo, perchè lui ha girato la testa verso di me con l'aria di chi ti sta dicendo "Ehi, sentito che roba, amico?".Sarà anche per questo che a me Icaro sembra un cane, come dire, felice? Scoppia di vita e di entusiasmo per qualunque cosa, con una particolare predilezione per i rotoli di carta igienica, le coperte, i calzini, le mutande, i burazzi, le ciabatte, le scarpe, i pupazzi (che dovrebbero essere le cose che lo occupano di più, ma probabilmente lui pensa "il mondo è così pieno di cose interessanti, perchè limitarsi ai pupazzi?"). A noi resta il compito dei recuperatori di oggetti a quel punto sbrindellati e umidicci. A volte, stremati, ci limitiamo ad osservare la casa, a quel punto trasformata in una terra di rovine. Se resta un po' di di energia, a volte ci limitiamo a un "No!", o "Metti giù!". Probabilmente lui pensa proprio di chiamarsi così. Me lo immagino che pensa "Che nome di merda che mi han dato, mettigiù. Non hanno fantasia".Poi, che altro? Ah, ecco: Icaro ha una incredibile velocità nell'addormentarsi e cominciare a russare sonoramente, per poi risvegliarsi ed essere iperattivo in meno di un secondo. Tutto questo desta in me la più profonda ammirazione.Socievole e affettuoso con chiunque, non ha nessun problema a farsi portare in giro anche da persone che ha appena incontrato (e che magari facendo questo ci danno una mano al mercato), ma non tollera in nessun modo di essere lasciato solo. La disperazione dei suoi guaiti, se anche lo lasci dieci minuti da solo per attraversare la strada e andare alla coop (dove NON può entrare) è ormai nota in tutto il quartiere, e spesso ci troviamo costretti a giustificarci con qualcuno che ci chiama al telefono: "No, ve lo assicuro, non lo stiamo torturando".Insomma, è un zinzello impegnativino, diciamo. Ma che bello che è.Del resto lui lo sa bene, che è uno strafigo.
A proposito di Icaro
Dunque. Dopo questo primo mese di convivenza con Icaro, è tempo di fare un primo, provvisorio bilancio.La prima cosa da dire è che Icaro piace tantissimo alle donne, che lo coprono di complimenti e baci. Si penserà che un cane non si interessi a questo genere di cose, ma allora perchè quando ha incontrato l'ultima educatrice, che con una voce piena di miele gli avrà detto dieci volte "Ma...ma tu sei uno STRAFIGO, Icaro, un vero STRAFIGO!", dicevo, perchè lui ha girato la testa verso di me con l'aria di chi ti sta dicendo "Ehi, sentito che roba, amico?".Sarà anche per questo che a me Icaro sembra un cane, come dire, felice? Scoppia di vita e di entusiasmo per qualunque cosa, con una particolare predilezione per i rotoli di carta igienica, le coperte, i calzini, le mutande, i burazzi, le ciabatte, le scarpe, i pupazzi (che dovrebbero essere le cose che lo occupano di più, ma probabilmente lui pensa "il mondo è così pieno di cose interessanti, perchè limitarsi ai pupazzi?"). A noi resta il compito dei recuperatori di oggetti a quel punto sbrindellati e umidicci. A volte, stremati, ci limitiamo ad osservare la casa, a quel punto trasformata in una terra di rovine. Se resta un po' di di energia, a volte ci limitiamo a un "No!", o "Metti giù!". Probabilmente lui pensa proprio di chiamarsi così. Me lo immagino che pensa "Che nome di merda che mi han dato, mettigiù. Non hanno fantasia".Poi, che altro? Ah, ecco: Icaro ha una incredibile velocità nell'addormentarsi e cominciare a russare sonoramente, per poi risvegliarsi ed essere iperattivo in meno di un secondo. Tutto questo desta in me la più profonda ammirazione.Socievole e affettuoso con chiunque, non ha nessun problema a farsi portare in giro anche da persone che ha appena incontrato (e che magari facendo questo ci danno una mano al mercato), ma non tollera in nessun modo di essere lasciato solo. La disperazione dei suoi guaiti, se anche lo lasci dieci minuti da solo per attraversare la strada e andare alla coop (dove NON può entrare) è ormai nota in tutto il quartiere, e spesso ci troviamo costretti a giustificarci con qualcuno che ci chiama al telefono: "No, ve lo assicuro, non lo stiamo torturando".Insomma, è un zinzello impegnativino, diciamo. Ma che bello che è.Del resto lui lo sa bene, che è uno strafigo.